CASTIGLIONE DELLA PESCAIA. Una telefonata che annuncia un grave incidente stradale al figlio, reo di aver investito una donna con un bambino, e che servono soldi per evitare la galera. L’anziana madre non ci pensa un attimo e consegna tutto quello che in casa, contanti e gioielli a un presunto carabiniere.
A Castiglione della Pescaia nel fine settimana è tornata ad agire la banda della truffa (casi simili sono già avvenuti in passato), con una tecnica ormai collaudata, che non lascia scampo a chi magari e avanti con l’età e non riesce a riflettere su quanto sta accadendo.
Come agiscono i truffatori
Dopo una fase di preparazione e l’individuazione della vittima giusta, trovati i contatti telefonici, in particolare un numero di casa, scatta la truffa che si svolge in pochi minuti.
Il figlio della donna era uscito da casa da poco, quando il telefono ha cominciato a squillare nell’abitazione. La donna ha risposto: l’interlocutore si è quindi qualificato come un appartenente alle forze dell’ordine, in questo caso ai carabinieri, spiegando con toni perentori che il figlio aveva fatto un incidente stradale in una località vicina. Un brutto incidente nel quale erano rimaste coinvolte persone con bambini.
Servono soldi per scongiurare un arresto e gravi conseguenze. Nel giro di pochi minuti è arrivato a casa della donna un complice, che si è presentato come carabiniere. Sono passati solo pochissimi minuti tra la telefonata e lo squillo del campanello. O meglio, la telefonata non era nemmeno finita, per tenere la linea occupata.
L’anziana madre, presa dal panico, ha fatto quello che ha potuto e ha consegnato i risparmi che aveva in casa. Soldi che però – ha spiegato il truffatore – non sarebbero bastati per evitare la galera al figlio, facendosi così consegnare anche i gioielli.
Pochi minuti e l’atto è compiuto. Non c’è stato il tempo di riflettere e su questo giocano gli architetti della truffa.
Alla donna, ripresasi dallo spavento e accertato che non era successo nessun incidente al figlio, non è rimasto altro che sporgere denuncia, questa volta ai veri carabinieri.
Proprio le forze dell’ordine mettono in guardia da simili telefonate e anzi invitano tutti a chiamare direttamente la caserma più vicina e informare di quanto sta accadendo.
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