FOLLONICA. La squadra campione in carica della Coppa Italia è costretta ad esordire a porte chiuse. Domenica pomeriggio il FolGav di Marco Bonura affronterà l’Orvietana che la scorsa settimana nel preliminare ha battuto il Grosseto. Acausa dei lavori di ristrutturazione al Malservisi-Matteini la partita è stata spostata all’Aldo Nicoletti, il Capannino a Follonica, alle 15.
Peccato però che i tifosi non potranno assistere alla sfida: in tre anni il Comune di Follonica non ha ancora predisposto la realizzazione delle tribune, e di fatto l’impianto è inagibile.
Una situazione insostenibile: quando può capitare di dover lasciare il proprio impianto di gioco per qualsiasi motivo, non ci sono di fatto alternative.
Quella della ristrutturazione del Nicoletti (il centro sportivo del FolGav per gli allenamenti settimanali) è una questione che si trascina da tempo e che ormai è diventata cronica per le mancanze di tempistica nei lavori promessi. I costi nel tempo, causa la crisi sono aumentati, con l’amministrazione che ha paventato la possibilità di diminuire l’ampiezza della tribuna prevista. Ma la mancanza di certezza sui lavori non va di pari passo con quello che sono i tempi moderni.
E una società come il FolGav, con tutto il settore giovanile che si è creata, rimane al palo.
Incredibile dunque, che la squadra che solo un paio di mesi fa ha vinto per la prima volta la Coppa Italia di serie D, sia costretta ad esordire senza nemmeno un tifoso.
Intanto i lavori al Malservisi-Matteini proseguono: saranno sicuramente finiti per la prima di campionato, quando i biancorossoblù, domenica 4 settembre, ospiteranno il Tau Altopascio.
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