GROSSETO. Dal sorriso alla tragedia di rischiare di perdere la vita a causa di un batterio. Al risveglio, senza più le braccia, prima, né le gambe poi. Alla rinascita, quella che oggi le persone che la conoscono e che le vogliono bene, vorrebbero regalarle attraverso una raccolta di fondi che è partita per sostenerla.
Per lei, una donna che non ha ancora compiuto 40 anni, mamma di un bambino di 7 anni, che lavorava in una scuola e studiava all’Università per diventare insegnante, si sta mobilitando tutta la provincia. Perché ora che è fuori pericolo, piano piano, potrà tornare a vivere.
Le amputano gli arti a causa di un batterio
Affetta da una malattia autoimmune, la donna era rimasta senza la milza a 11 anni. E da allora, il rischio di infezioni batteriche è sempre stato uno dei pericoli da evitare. Lo scorso novembre, però, ha contratto lo streptococco, che le ha creato un gravissimo problema immunitario.
Il suo organismo, per combattere l’infezione e salvare gli organi vitali, ha smesso di irrorare le braccia e le gambe. Una sera, arrivata a casa, il suo compagno si è accorto che il colore della sua pelle era cambiato e che aveva la febbre altissima e l’ha portata all’ospedale. Pochi giorni dopo, i suoi arti erano mummificati: lei era stata ricoverata in terapia intensiva dov’è stata tenuta venti giorni in coma per evitare che l’infezione la uccidesse.
Trasferita all’ospedale di Bologna, alla quarantenne sono state amputate le braccia e le gambe, oltre a parte del naso che le sarà ricostruito.
È un cammino lento, doloroso e difficile quello che la quarantenne dovrà affrontare ora. Gli arti le sono stati amputati sotto ai gomiti e sotto alle ginocchia e questo le permetterà, una volta guarite le ferite degli innesti, di poter indossare delle protesi per tornare a condurre una vita il più normale possibile. Protesi come quelle della campionessa paralimpica Bebe Vio.
La provincia si mobilita per la quarantenne
Protesi, quelle che vengono realizzate nel centro di Budrio, e che sono molto costose. Così come lo sono le terapie di riabilitazione che serviranno alla quarantenne per tornare a camminare e ad utilizzare le braccia.
A lanciare la raccolta fondi è intanto la Confraternita della Misericordia di San Sigismondo di Cinigiano: sull’Iban IT56Y0885172230000000239053, si può donare per aiutare la quarantenne a riprendere in mano la sua vita. «Oggi vi chiediamo di fermarvi un attimo e di unirvi a noi per aiutare una nostra concittadina di Grosseto, compagna di un caro ragazzo di Arcille e mamma di un bambino di 7 anni – dicono dalla Confraternita – Poco prima di Natale, una terribile infezione batterica l’ha travolta, stravolgendo la sua esistenza: per sopravvivere ha perso tutti e quattro gli arti. Una tragedia inimmaginabile, che l’ha privata della sua indipendenza e ha gettato la sua famiglia in un dolore immenso. Ma questa non è la fine della sua storia. Con il nostro aiuto, può ricominciare. A maggio compirà 40 anni, e vogliamo che questo compleanno segni una rinascita, non una resa. Ora ha bisogno di tutto il supporto possibile per affrontare il lungo percorso di cure, riabilitazione e adattamento alla nuova vita. Un piccolo gesto può fare una grande differenza. Ognuno di noi può aiutarla a guardare avanti con speranza».
Il 5 aprile invece, le mamme dei compagni di scuola del figlio della quarantenne, hanno deciso di organizzare un mercatino alla Fondazione Il Sole. Piccoli oggetti donati dai negozianti, giochi per bambini e chi più ne ha più ne metta: il ricavato sarà donato tutto alla quarantenne.
La speranza di tutti è che con un piccolo gesto di solidarietà la donna possa tornare alla sua vita: una vita piena dell’amore dei suoi familiari e dei tanti amici che le vogliono bene.
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Redattrice di MaremmaOggi. Da bambina avevo un sogno, quello di soddisfare la mia curiosità. E l'ho realizzato facendo questo lavoro, quello della cronista, sulle pagine di MaremmaOggi Maremma Oggi il giornale on line della Maremma Toscana - #UniciComeLaMaremma
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