GROSSETO. Sempre più persone hanno lasciato la Maremma a partire dal 2014: è quello che emerge dal “Rendiconto sociale provinciale 2023”, a cura dell’Inps di Grosseto. Sono soprattutto i giovani, ragazzi e ragazze dai 18 ai 39 anni, a decidere di andarsene. In particolare, nel 2022 sono 163 i giovani che hanno lasciato la provincia. Un trend che dal 2014 non ha fatto altro che aumentare: nel 2013, 192 persone, di tutte le fasce d’età sono emigrate, mentre nel 2019 il totale è di 375.
Il rendiconto è un dato che fa comprendere la situazione economica e sociale della provincia di Grosseto, che può dare delle linee guida per la soluzione di alcune problematiche.
«Il rendiconto sociale è un documento – spiega Ivano Viola, presidente del Comitato provinciale Inps di Grosseto – che illustra, confrontandolo con l’anno precedente, il panorama sociodemografico, l’andamento del mercato del lavoro, degli ammortizzatori sociali, delle pensioni, delle prestazioni assistenziali, le entrate contributive riscosse, le ispezioni svolte, le relazioni con l’utenza e il contenzioso amministrativo e giudiziario».
Il lavoro e l’aumento demografico
Entrando più nel dettaglio, dal punto di vista demografico emerge dal rapporto Inps come, nel 2023, la popolazione della provincia di Grosseto sia cresciuta di 317 unità rispetto all’anno precedente, raggiungendo la cifra di 216.290 abitanti (di cui 111.068 femmine e 105.222 maschi), grazie all’apporto immigratorio. «Prosegue il cosiddetto “inverno demografico” – spiega Viola – ovvero il trend negativo, in linea con l’andamento nazionale, nel saldo tra nascite e decessi. In crescita anche l’età media della popolazione, più alta rispetto al dato regionale e nazionale».
Anche il mercato del lavoro è cresciuto nel 2023: il tasso di occupazione è salito al 69,3%. Ma è aumentato anche il tasso di inattività, che nel 2023 era al 26,3%.
«Si osserva un saldo netto occupazionale positivo, dovuto ad un numero maggiore di assunzioni rispetto alle cessazioni. Rispetto all’anno precedente, si assiste a una diminuzione delle assunzioni a tempo indeterminato e determinato – sottolinea Gianni Niccolini, direttore provinciale dell’Inps di Grosseto – Ad ogni modo è possibile osservare un aumento del tasso di occupazione, in linea con la media regionale e leggermente al di sopra della media nazionale, che è del 61,5%, e del tasso di inattività, che nel 2022 era del 26,3%; in Toscana è del 26,7% e in Italia del 33,3%. Il tasso di disoccupazione è al 5,6%, una riduzione leggermente al di sopra della media regionale, ma inferiore rispetto al dato nazionale».
Il livello delle retribuzioni medie settimanali, secondo l’ultimo dato disponibile che è relativo al 2022, è inferiore rispetto alla tendenza regionale e nazionale, con conseguente ricaduta sull’importo medio delle pensioni, attestandosi attorno ai 487,8 euro, contro la media regionale di 537,1 euro e quella nazionale di 562,6.
Le pensioni d’invalidità e la Naspi
La provincia di Grosseto ha segnato un aumento del 5% delle riscossioni per entrate contributive, in linea con quanto risulta a livello regionale e relativamente alla vigilanza documentale le irregolarità riscontrate risultano pari a 363, ovvero a circa il 77% del totale delle verifiche documentali effettuate, i rapporti di lavoro fittizi, pari a 36, risultano invece essere circa l’8%.
Analizzando i numeri sugli ammortizzatori sociali si riscontra un lieve aumento dei beneficiari per cessazione di rapporto di lavoro, dovuto soprattutto ad un aumento delle domande accolte di Naspi rispetto all’anno precedente. L’istituto eroga il beneficio entro 30 giorni per circa il 97% delle domande accolte e circa il 95% delle domande è definito entro 15 giorni dalla presentazione. Un dato molto performante, secondo Niccolini, rispetto alle media regionale e nazionale, che si attestano, rispettivamente, sul 96% e sul 91%.
Per quanto riguarda la cassa integrazione ordinaria, le cui domande sono aumentate nel 2023, sono dimezzati i tempi medi di attraversamento da domanda ad autorizzazione, passando da 20 giorni a 10 giorni, un dato inferiore rispetto sia alla media regionale che alla media nazionale.
Nel triennio 2020-2023 il numero delle pensioni di invalidità, vecchia e superstiti erogate presenta un andamento tendenzialmente crescente fino al 2022 e l’importo medio mensile delle Ivs liquidate è più basso rispetto alla media regionale e in linea con il trend nazionale. Nel 2023 in provincia di Grosseto sono state erogate circa 71mila pensioni Ivs, con i tempi di accoglimento delle pensioni nelle gestioni pubbliche e private, che non superano i 30 giorni.
La funzione del rendiconto
I dati messi a disposizione servono per leggere la realtà e anche a calibrare le mosse future. Report fondamentali per avere una fotografia della provincia negli ultimi anni. Dati che anche il centro studi della Camera di commercio mette a disposizione.
«I numeri dimostrano che siamo, con un gioco di parole, certi dell’incertezza. Una consapevolezza che dobbiamo sfruttare a vantaggio dell’economia e della tenuta sociale del territorio – dice Riccardo Breda, presidente della Camera di commercio della Maremma e del Tirreno – Servono progettualità e azioni specifiche condivise anche per migliorare gli aspetti positivi. Quelli come la crescita registrata nell’occupazione, ad esempio, o il fatto che le nostre imprese, per la maggior parte, agiscono nel rispetto delle norme, come certifica la regolarità contributiva».
«I dati raccolti in questo rapporto sociale – sottolinea Niccolini – mostrano un quadro complesso, caratterizzato da sfide e opportunità, che saranno, ci auguriamo, strumento utile per tutte le istituzioni che operano sul territorio. Il documento evidenzia come, nell’esercizio appena trascorso, abbiamo consolidato un percorso di ottimizzazione dei servizi istituzionali, che si traduce anche in risposte performanti per i cittadini».
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