CAMPIGLIA MARITTIMA. Domenica 13 aprile, dalle ore 16, piazza del Mercato si trasformerà in un palcoscenico di creatività, dove professionalità e femminilità si incontreranno per dare vita ai sogni in un progetto che guarda al futuro dell’artigianato della Val di Cornia.
Suvereto, Piombino e Campiglia si uniscono per dare vita a Giornata su misura, un evento pensato per celebrare l’artigianalità autentica e l’identità del territorio, ma anche per lanciare ufficialmente la nascita di una rete di artigiani della Val di Cornia.
L’obiettivo è quello di promuovere e valorizzare le attività di vicinato, per dare risalto all’importanza del prodotto fatto a mano, che prende vita da un’improvvisa idea dell’artista e si concretizza in oggetto finito.
Dare spazio ai sogni e concretizzarli, portarli nel mondo reale per tornare a vedere con gli occhi colmi di quella speranza tipica del bambino, che nell’assaporare un semplice gelato, chiude gli occhi e, immerso nell’esplosione del gusto, immagina… colori, luoghi, emozioni.
Dall’ape alla gelateria

La fantasia nella realtà di tutti i giorni, questo è ciò che Gianna Gentili, con i suoi abiti dai colori sgargianti e fuori dal tempo, ha voluto portare nel borgo di Campiglia Marittima. Ma come tutte le cose, anche il suo progetto ha avuto bisogno del sostegno di chi in lei ha creduto. L’unione, si sa, porta al successo, ed è per questo che Gianna, per questo evento, ha agito in sinergia con Sara Rabà, l’artista di Piombino, che ha trovato nella moda la sua forma espressiva più diretta.
«La gelateria nel borgo l’ho aperta l’anno scorso – racconta Gianna Gentili -. Dopo tanti anni a giro con l’apino vintage, ho sentito che era il momento giusto per dare anche un luogo stabile ai miei gelati e ai miei sogni. E proprio lì daremo vita alla Giornata su misura. I clienti, oltre il gelato, mi chiedono da tempo dei miei abiti in stile Happy Days anni ’50 e ’60, con fiocchi, pois e gonne a ruota. Così ho pensato: perché non dare vita ad un evento che racconti non solo il gusto, ma anche lo stile e la bellezza del lavoro degli artigiani? Però da sola non sarebbe stato lo stesso. Mi mancava una compagna di viaggio. Cercavo qualcuno che sapesse però non solo cucire gli abiti, ma i sogni. E poi ho incontrato Sara…».
Sinergia tutta al femminile

Si dice che dietro un grande uomo ci sia una grande donna, e dietro una grande donna ci sia soltanto se stessa e il suo coraggio.
Questa volta, dietro una grande donna ci sono altre quattro meravigliose donne che insieme hanno creato l’associazione Opificio dei Talenti, nata da un’idea che Sara Rabà aveva in mente di realizzare da un po’ di tempo. E così, dall’incontro con Sofia Caponi e Caterina Baragatti, entrambe di Suvereto, Noemi Brunelli di Campiglia e Cristina Sozzi di Piombino, hanno creato insieme una rete tutta al femminile, per mettere insieme la loro passione e le loro idee e professionalità con l’intento di far risaltare la qualità delle attività di artigianato.
«Quando Gianna mi ha parlato della sua idea – conferma Sara Rabà – ho sentito che era il momento giusto. Da tempo mi impegno anche per creare una rete di artigiani nella Val di Cornia: persone che come me credono che il prodotto fatto a mano sia un valore e una risposta concreta per il nostro territorio».
Come nasce un’idea
«Ciò che mi ispira – racconta – quando creo un capo sono le emozioni che provo in quel momento. In base a quel che sento l’abito prende forma. Il tessuto, poi, è sicuramente un’altra grande fonte d’ispirazione perché con le mani morbide, vengo a contatto con la stoffa naturale, calda, liscia o corposa e tutto ciò mi porta alla mente immagini di donne a cui penso per realizzare i prodotti».
«Oltre a me, Sofia ha un laboratorio dove crea upcycling, Caterina realizza cappelli ed accessori a uncinetto, Noemi costruisce elementi d’arredo mentre Cristina fa borse in tessuto. Quello che vorremmo fare con la nostra associazione è trovare un luogo, dove poterci unire, creare e collaborare insieme, ma anche fare corsi, workshop ed eventi».
Giornata su misura sarà, dunque, un evento volto alla presentazione del lavoro degli artigiani, dove i visitatori potranno toccare con mano gli strumenti del mestiere, gli allestimenti, gli oggetti fatti a mano, le macchine da cucire e molto altro ancora.
Ci saranno anche le modelle, vere e di ogni età e forma, che indosseranno abiti pensati per esaltare le bellezze dei loro corpi:
«Perché la moda – afferma Gianna– quella vera è su misura, come la vita».
Un futuro su misura per tutti
La speranza di Gianna Gentili e del progetto di questa associazione è che da Campiglia nasca un modello itinerante che si estenda anche ai territori limitrofi, grazie al potenziale che la Val di Cornia possiede:
«Il turismo cresce – continua Gianna -ma spesso si dimentica cosa ci rende davvero unici. Le mani, le idee, la passione di chi, ogni giorno, lavora nei laboratori, tra stoffe, cuoio, legno, aghi, e colori. Con Made in Tuscany, sostenuti dalla Regione Toscana, vogliamo creare contenitori diffusi in cui non si venda solo il prodotto dell’artigianato, ma con quell’oggetto si racconti, si mostri e si insegni tutto ciò che c’è dietro. La rete che immaginiamo è una risposta concreta alla crisi, ma anche un atto d’amore verso la nostra terra».
«Giornata su misura è solo l’inizio – conclude – un pomeriggio per emozionarsi insieme. Perché ogni mestiere racconta una storia, e ogni storia merita un posto nella nostra comunità. Perché da Campiglia, con un filo alla volta, possiamo cucire insieme un futuro su misura per tutti».
Ticciati: «Un ponte tra passato e futuro dell’artigianato»
Il commercio relativo alle attività di vicinato è di fondamentale importanza non solo per quanto riguarda l’economia del paese ma perché proprio le piccole botteghe sono l’anima che rende viva una città. Luoghi di incontro, motivi per fare una passeggiata nel borgo o semplicemente acquistare un oggetto un po’ particolare.
«Le attività artigianali sono di fondamentale importanza – afferma la sindaca di Campiglia Marittima Alberta Ticciati – non solo per la valorizzazione dell’identità di un territorio, in cui la storia delle botteghe artigiane è sempre stata sinonimo di unicità e prestigio, ma anche per una nuova cultura di ritorno alla tradizione, di attenzione alla qualità del prodotto e, non ultimo, per perseguire la sostenibilità ambientale, grazie all’uso di materie prime a chilometro zero e all’assenza di emissioni inquinanti».
«Il valore aggiunto, in questo caso – continua la sindaca – è anche l’iniziativa imprenditoriale femminile, che ha dato vita a questa associazione unendo i talenti di tre borghi tra i più belli d’Italia (Campiglia, Suvereto e Populonia), presentando una proposta inedita e capace di rappresentare un ponte tra il passato e il futuro dell’artigianato locale, oltre che di incentivare il turismo lento nei nostri meravigliosi paesi».
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Collaboratrice di MaremmaOggi.Nel giornalismo non esistono sabati né domeniche, non c'è orario e neppure luogo. C'è passione, c'è talento. Il mio lavoro è il mio sorriso. Da sempre curiosa, amo il sapere: più apprendo più vorrei conoscere. Determinata o testarda? Dipende. Vivo di sogni e li realizzo tutti.
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