GROSSETO. Pare impossibile, ma anche in Maremma, nel corso dell’anno scorso, 45 aziende (lavoro autonomo o imprese), hanno portato avanti la propria attività senza pagare un euro di tasse. Perché del tutto sconosciuti al fisco. Senza neppure la partita Iva. «Pagare moneta, vedere cammello» recita un adagio, con la moneta rigorosamente in contanti. Finché ti va bene è tutto guadagnato, ma i furbetti sono stati scoperti dalla Guardia di finanza. E ora avranno meno occasione di fare i furbetti.
Nel 2023 e nei primi cinque mesi del 2024 la Guardia di finanza di Grosseto ha eseguito 951 interventi ispettivi e 347 indagini per contrastare gli illeciti economico-finanziari e le infiltrazioni della criminalità nell’economia: un impegno a “tutto campo” a tutela di famiglie e imprese, destinato ad intensificarsi ulteriormente per garantire la corretta destinazione delle risorse del Pnrr.
Gli evasori totali e il contrasto alle frodi
Le attività ispettive hanno consentito di individuare 45 evasori totali, ossia esercenti attività d’impresa o di lavoro autonomo completamente sconosciuti al fisco e 23 lavoratori in “nero” o irregolari.
Scoperti, inoltre, 4 casi di evasione fiscale internazionale, principalmente riconducibili ad esterovestizioni (la fittizia localizzazione della residenza fiscale di una persona fisica o di una società in un Paese estero con trattamento fiscale più vantaggioso, ndr) di persone fisiche e giuridiche e all’illecita detenzione di capitali oltreconfine.
I soggetti denunciati per reati tributari sono stati 70. All’esito di indagini delegate dall’autorità giudiziaria, sono stati inoltre cautelati e segnalati all’Agenzia delle entrate crediti d’imposta agevolativi in materia edilizia ed energetica inesistenti o ad elevato rischio fiscale, nonché sequestrati beni costituenti profitto dell’evasione e delle frodi fiscali, per un valore di 9,7 milioni di euro.
Sono state avanzate 10 proposte di cessazione della partita Iva e di cancellazione dalla banca dati Vies, nei confronti di soggetti economici connotati da profili di pericolosità fiscale.
La tutela della spesa pubblica e il Pnrr
L’attività della Guardia di finanza nel comparto della tutela della spesa pubblica è orientata a vigilare sul corretto utilizzo delle risorse dell’Unione europea e nazionali, per la realizzazione di interventi a sostegno di imprese e famiglie.
Le direttive impartite mirano, in via prioritaria, al presidio dei progetti e degli investimenti finanziati con risorse del Pnrr. Sono stati eseguiti 65 interventi orientati a verificare la spettanza a cittadini e imprese di crediti d’imposta, di contributi e finanziamenti, oltreché la corretta esecuzione delle opere e dei servizi oggetto di appalti pubblici, per oltre 6,2 milioni di euro.
Attenzione è prestata anche alla tutela di altre risorse dell’Unione europea, tra cui i contributi finanziari pubblici percepiti indebitamente ovvero in assenza dei presupposti giuridici legittimanti la loro erogazione da parte degli Enti locali, dello Stato e dell’UE.
In materia di fondi strutturali e spese dirette sono stati riscontrati contributi per oltre 13,2 milioni di euro, accertando frodi per circa 12,9 milioni di euro e denunciando 6 responsabili.
Sul fronte della spesa pubblica nazionale, nello stesso periodo, sono stati effettuati 43 interventi in tema di reddito di cittadinanza e di nuove misure di inclusione e di supporto per la formazione e il lavoro.
Crescente è la collaborazione sul territorio con la Procura europea, con la quale sono state sviluppate 3 indagini che hanno portato alla denuncia di 11 responsabili e all’inoltro di proposte di sequestro preventivo per circa 1,2 milioni euro.
L’azione del Corpo nel contrasto ai fenomeni corruttivi e agli altri delitti contro la Pubblica Amministrazione, svolta facendo leva sulle peculiari potestà investigative che connotano la polizia economico-finanziaria e sviluppando indagini strutturate, di natura tecnica, finanziaria e patrimoniale, volte a ricostruire le regie criminali e il ruolo dei soggetti coinvolti, ha portato alla denuncia di 2 soggetti e al sequestro di disponibilità per 130 mila euro.
Il contrasto della criminalità organizzata ed economico finanziaria
Nell’attività di contrasto alla criminalità organizzata ed economico-finanziaria, l’azione del Corpo mira a bloccare le infiltrazioni criminali nell’economia legale e, contemporaneamente, a tutelare il libero mercato e il rispetto delle regole della sana concorrenza.
In materia di riciclaggio e autoriciclaggio sono stati eseguiti 10 interventi, che hanno portato alla denuncia di 88 persone e alla ricostruzione di operazioni illecite per oltre 2,6 milioni di euro. Sono stati investigati oltre 134 flussi finanziari sospetti generati dagli operatori del sistema di prevenzione antiriciclaggio.
In materia di reati fallimentari e del codice della crisi d’impresa, sono stati denunciati 13 soggetti all’Autorità Giudiziaria in relazione a un “valore di distrazioni accertate” di 2,4 milioni di euro. Eseguiti sequestri preventivi per 44 mila euro e proposti per il sequestro ulteriori 330 mila euro.
In applicazione della normativa antimafia, sono stati sottoposti ad accertamenti patrimoniali 31 soggetti. Sono stati eseguiti, poi, 867 accertamenti a seguito di richieste pervenute dai Prefetti della Repubblica, riferiti alle verifiche funzionali al rilascio della documentazione antimafia.
Sequestrata cocaina, eroina e hashish
Nel periodo in esame, i reparti del Corpo hanno sequestrato, in Provincia, oltre 2 chilogrammi di sostanze stupefacenti, in prevalenza costituite da cocaina (504 gr.), hashish (1,34 Kg) e eroina (289 gr.), denunciando all’A.G. 88 soggetti (di cui 13 in stato di arresto) e segnalandone 112 ai Prefetti.
Il contrasto ai traffici illeciti, in generale, viene assicurato anche nell’ambito del Servizio “117”, oggetto di recenti interventi in campo operativo, addestrativo e tecnico-logistico, finalizzati a incrementare la prontezza operativa e l’efficacia d’intervento delle pattuglie sul territorio, a riscontro delle segnalazioni del cittadino.
Sul versante della tutela del mercato dei beni e dei servizi, sono stati eseguiti 47 interventi, che hanno portato al sequestro di 140 mila prodotti contraffatti, con falsa indicazione del made in Italy, non sicuri.
L’ordine e la sicurezza pubblica
Nel quadro della più ampia missione di concorso alla sicurezza interna ed esterna del Paese, la Guardia di finanza assicura un’ampia azione di contrasto ai traffici illeciti di stupefacenti, rifiuti, armi ed esseri umani, spesso di dimensioni internazionali.
Il controllo del territorio, del mare e dello spazio aereo sovrastante è assicurato da un dispositivo d’intervento unitario, che integra tra loro le componenti territoriali, investigative, aeronavali e speciali del Corpo. In questo contesto, assume particolare rilevanza l’attività svolta dalla GdF a mare in materia di lotta ai fenomeni di illegalità economico-finanziaria, cui si aggiunge il contrasto dei traffici illeciti.
La combinazione fra terra e mare costituisce, dunque, una leva irrinunciabile per consentire al Corpo il pieno assolvimento delle sue missioni istituzionali, permettendo, inoltre, di realizzare un immediato raccordo con l’autorità giudiziaria.
La sicurezza in mare
Nel settore della sicurezza del mare, la Guardia di Finanza rinnova anche per la corrente stagione estiva, secondo una modalità operativa avviata già lo scorso anno, un’attività finalizzata a realizzare un più efficace mantenimento dell’ordine pubblico e un maggiore livello di sicurezza percepita da parte della collettività e degli utenti del mare, attraverso il rischieramento temporaneo di unità navali presso le località a più alta vocazione e densità turistica che insistono nelle circoscrizioni dei reparti operativi aeronavali.
La progettualità è stata inquadrata nell’ambito del più ampio potenziamento dei servizi di vigilanza estivi che il ministero dell’Interno attua a supporto degli uffici/reparti delle forze dell’ordine operanti nelle principali località balneari.
Tale iniziativa consentirà di assicurare una maggiore vicinanza all’utenza del mare e lacustre, anche nelle località di maggiore pregio e richiamo turistico che non ospitano un reparto navale del Corpo, contribuendo a rafforzare il concetto di “sicurezza percepita”.
Nel 2023 la Guardia di Finanza di Grosseto ha impiegato complessive 145 giornate/uomo in servizi di ordine pubblico in occasione di manifestazioni, eventi sportivi e altri eventi. Tale impegno, che sta continuando anche nel 2024, ha portato ad un impiego complessivo di 231 giornate/uomo in servizi di ordine pubblico.
Al numero di pubblica utilità “117” sono pervenute 148 segnalazioni. La Guardia di finanza di Grosseto ha assicurato in concorso con le altre forze di polizia, coordinate dalla locale Prefettura, l’attuazione delle misure di controllo del territorio, impiegando 2.105 pattuglie procedendo al controllo su strada di oltre 290 veicoli e 508 persone.
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