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Schlein e Bindi streghe di Halloween, bufera su Vasellini

Elly Schlein e Rosy Bindi come le streghe di Halloween, in un post sul profilo Instagram del consigliere di maggioranza Andrea Vasellini. La replica del consigliere
Andrea Vasellini e la storia pubblicata su Instargram
Andrea Vasellini e la storia pubblicata su Instargram

GROSSETO. C’è cascato un’altra volta. Il centrodestra alla guida della città, anche per Halloween, scivola sul body shaming.  

Andrea Vasellini, consigliere comunale di maggioranza, capogruppo della lista civica Vivarelli Colonna sindaco, ha postato una storia su Instagram con gli auguri di “Buon Halloween” su una foto di Elly Schlein insieme a Rosy Bindi

Un’immagine che ridicolizza le due politiche, scherzando sul loro aspetto fisico. 

La storia del consigliere comunale Andrea Vasellini

La storia del consigliere comunale Vasellini

L’allievo ha superato il maestro

In principio era stato proprio Vivarelli Colonna a lanciare la moda, prendendo pesantemente in giro la neoletta segretaria del Pd Elly Schlein, a marzo 2023, con un post su facebook. I commenti sessisti del primo cittadino avevano fatto il giro del web ed erano finiti su tutta la stampa nazionale, scatenando una bufera mediatica e politica, seguita da una profusione di inutili scuse.

Ora è l’allievo Andrea Vasellini, che rilancia. E, per superare il maestro, raddoppia. Schlein e Bindi, ritratte come le streghe di halloween, quelle che fanno paura ai bambini. E non è una questione politica, ci fosse stata Giorgia Meloni al posto delle due esponenti del Pd, sarebbe stato lo stesso. 

Se il post lo avesse fatto un cittadino comune, sarebbe stato semplicemente di cattivo gusto, irrispettoso di due figure che rappresentano le istituzioni. Il fatto che arrivi da un esponente di quelle stesse Istituzioni, dovrebbe far riflettere sul livello di chi è stato mandato ad amministrare la città.

A marzo, dopo il post del sindaco contro Schlein, non si fece sentire la voce delle donne della maggioranza, chiamate in causa per questo dal consigliere di minoranza Carlo De Martis (Grosseto città aperta)

Questa volta, ci auguriamo che almeno l’assessora alle Pari opportunità (e alla gentilezza) e la presidente della Commissione comunale per le pari opportunità, prendano le distanze da questa forma di “misoginia politica” che sembra affliggere gli uomini della maggioranza.

Il senatore dem Losacco: «Ingiurie scandalose»

«Le scandalose ingiurie sessiste nei confronti di Elly Schlein e di Rosi Bindi da parte del consigliere comunale di Grosseto Andrea Vasellini, eletto in una lista del centrodestra, sono inaccettabili e vanno fermamente respinte e condannate con forza».

Lo scrive in una nota il senatore dem, Alberto Losacco.

«Pubblicare una foto di Bindi e Schlein con scritto buon halloween non è solo un gesto volgare, ma la spia di un’intollerabile cultura sessista. Del resto – nota Losacco – tutto questo avviene in una città in cui il sindaco di centrodestra, all’elezione di Elly Schlein a segretaria del Pd, si è reso anche lui, a sua volta, protagonista di una serie di post dello stesso tenore. Fa specie che, anche a livello locale, ci siano persone che concepiscono la lotta politica in un modo che, lungi dall’essere comico, è solo stupido», conclude il senatore Dem.

«Sessismo, Vasellini si dimetta»

Sulla vicenda arriva anche un comunicato firmato da Collettivo Kairos, la federazione GD Grosseto, le Donne Democratiche, la federazione PD Grosseto, Sinistra Italiana, Associazione Tocca a Noi.

Ecco il testo:

«Chiediamo pubblicamente le dimissioni del consigliere comunale Andrea Vasellini, in quanto il suo comportamento, che potrebbe erroneamente apparire come di poco conto, quasi buffo, è chiaramente inadatto al ruolo che svolge e ha nettamente superato il limite della decenza».

«Riteniamo doveroso fare alcune considerazioni: il sessismo sistemico è il potere che gli uomini, coscientemente o meno coscientemente, esercitano per mantenere un ruolo egemone all’interno della società e per salvaguardare i loro privilegi. Alla sua base è presente l’oggettificazione e la concezione del corpo femminile come di dominio pubblico».

«Infatti, parliamo della volontà di controllare i corpi femminili, di giudicare l’uso che ne viene fatto in base a quanto esso sia concorde con le aspettative degli uomini. Il problema è che ogni volta che un uomo dice ad una donna cosa può o non può fare con il proprio corpo, come quest’ultimo dovrebbe o non dovrebbe essere, sta disconoscendo la proprietà di quel corpo a quella stessa donna, spogliandola della sua autonomia». 

«Ritroviamo lo stesso meccanismo anche nelle parole del sindaco di Grosseto Vivarelli Colonna, quando afferma di voler “riaprire un dibattito” riguardante il diritto all’aborto; un dibattito di cui non c’è alcun bisogno, che non può e non deve essere riaperto, tantomeno da un uomo». 

«Quando Vivarelli Colonna commenta l’elezione della segretaria del PD Elly Schlein, dicendo “Ma per 2 euro chi volevate Belen”, stava traducendo la sua disapprovazione di un corpo in mancanza di rispetto».

«Nel suo ribadire costantemente di non essere antiabortista, nel voler presentare la sua persona come non sessista e non misogina, ponendosi in tal modo fuori dalla questione di genere, si racchiude il nocciolo della famosa frase “Not all men”, che purtroppo è solo retorica. Nessun ragazzo o uomo può dire di non aver mai fatto battute sessiste o di non averle sentite fare ad altri senza ridere con leggerezza; nessun ragazzo o uomo può dire di non aver mai pensato o detto: “se l’è cercata”, “guarda come era vestita”».

«”Stai zitta, a cuccia!”»

«Venerdì in piazza, il consigliere comunale Andrea Vasellini ha richiamato al silenzio in modo aggressivo, sia verbalmente sia gestualmente, una delle manifestanti dicendole: “Stai zitta, a cuccia!“».

«Egli ha poi continuato a mimare il segno del silenzio con fare intimidatorio, oltre che strafottente. Il comportamento irrispettoso del consigliere Vasellini è continuato sui social, dove, in risposta ad un post critico pubblicato da un membro del collettivo Kairos, ha pubblicato ed inviato la foto di una cuccia per cani al ragazzo, dimostrando di non rendersi conto della gravità del gesto che ha compiuto in piazza».

Il post di Vasellini
Il post di Vasellini

«Oltre a ciò, il consigliere Vasellini ha dato prova del suo sessismo postando una foto di Elly Schlein e di Rosy Bindi con scritto “Buon Halloween”. A tal proposito, giova ricordare l’articolo 54 della Costituzione: “[…] I cittadini cui sono affidate funzioni pubbliche hanno il dovere di adempierle con disciplina ed onore […]”.  Anche nell’episodio avvenuto in piazza si tratta di un chiaro esempio del sessismo sistemico di cui abbiamo parlato, in cui emerge come in tale ottica la donna debba stare al suo posto, non si debba permettere di dissentire e, nel caso in cui lo facesse, debba essere “rimessa al suo posto”». 

«Ebbene, queste sono le colpe del sindaco Vivarelli Colonna e del consigliere Vasellini, le quali assumono una particolare rilevanza in quanto rappresentano un’istituzione che hanno fin troppo svilito».

Collettivo Kairos, la federazione GD Grosseto, le Donne Democratiche, la federazione PD Grosseto, Sinistra Italiana, Ass. Tocca a Noi

La replica di Andrea Vasellini: «Aggredito in piazza. Mi hanno detto “fascista schifoso”»

Il consigliere Andrea Vasellini replica alle accuse.

«Le accuse le rimando al mittente – scrive -. I vari collettivi di sinistra (per inciso erano più le sigle delle associazioni che i manifestanti in piazza ) dimostrano la solita falsità e doppia morale tipica di certa sinistra».

«Sono stato attaccato verbalmente e fisicamente perché facevo un video della piazza. Dapprima un gruppo di manifestanti mi mandava a quel paese. Poi hanno iniziato con chiamarmi fascista schifoso fascista di m.. e altri insulti che non possono riportarsi qui».

«Ho il video in cui ciò avviene ed era presente la Digos che è intervenuta. Sono stato spintonato e addirittura uno dei ragazzi amico degli organizzatori mi si è lanciato addosso attraversando la piazza venendomi a un cm dal viso minacciandomi fisicamente e verbalmente tanto che è stato trascinato via a forza da uno degli organizzatori».

«Mentre urlava istericamente, l’organizzatore è intervenuto, non so come si chiami, ma pure lui ha inveito dicendo che “avevo rotto il ..”
questo è il livello bassissimo della manifestazione».

«Mi hanno impedito di parlare»

«Adesso fanno le vittime quando oltre ad aggredirmi verbalmente e fisicamente mi hanno impedito di parlare. Addirittura non volevano che mi girassi e li guardassi .. paura del mio sguardo? Tutto l’evento è stato all’insegna della menzogna. Non sono antiabortista e ero presente per sostenere il sindaco e difendere la verità da chi in quella piazza ha fatto una mera speculazione ideologica».

«Nessuno era informato sul contenuto della proposta e non hanno nemmeno dato possibilità di replica. Il sessismo e l’aborto non c’entrano nulla, sono solo pretesti usati dagli organizzatori per creare i presupposti di uno scontro volto a delegittimare il sindaco e me».

«La cuccia? Nessun passo indietro»

«L’immagine della cuccia? Non faccio nessun passo indietro. Il livello di chi mi ha attaccato con accuse infamanti sui social è talmente basso rispetto al mio che non posso stare perderci tempo e a esprimere ragionamenti. il mio interlocutore è prevenuto e cerca solo un pretesto di scontro. Tanto vale fare uno sfottò ironico».

«Bindi e Schlein? Foto non modificata, sorridono»

«Il post sulla Bindi e Schlein con la scritta buon Halloween? La foto non è modificata, sono loro due che sorridono, dovevè il sessismo ? Non c’è una caricatura della realtà, può sembrare ironica ma tutto sta agli occhi di chi guarda e francamente non mi interessa del giùdizio di chi si è dimostrato fazioso».

«Queste polemiche arrivano da chi nei miei confronti e in quelli del sindaco si è dimostrato avere una doppia morale, una vera e propria sensibilità ad orologeria».

«Mi batterò sempre per le mie idee e per tutti coloro che pur non presenti in piazza, silenziosi erano con me in questa lotta per la verità e  per il bene».

Autore

  • Redattrice di MaremmaOggi. Laurea in Lettere moderne, giornalista dal 1995. Dopo 20 anni di ufficio stampa e altre esperienze nel campo dell’informazione, sono tornata alle "origini" prima sulla carta stampata, poi sulle pagine di MaremmaOggi. Maremma Oggi il giornale on line della Maremma Toscana - #UniciComeLaMaremma

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