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Schettino rinuncia alla semilibertà

Il comandante della Costa Concordia ha deciso di ritirare la richiesta. L’avvocata Francesca Carnicelli ha assunto la difesa: «Non c’erano più le condizioni lavorative, valuteremo più avanti»
L’avvocata Francesca Carnicelli e il comandante Francesco Schettino

GROSSETO. Le strade dell’ex comandante della Costa Concordia Francesco Schettino e quelle di Grosseto si incrociano di nuovo. Martedì 8 aprile, al tribunale di Sorveglianza di Roma, si è celebrata l’udienza per decidere sulla richiesta di semilibertà presentata dall’ex comandante di Meta di Sorrento, tuttora detenuto nel carcere di Rebibbia per il naufragio della Concordia.

Schettino era difeso dall’avvocata grossetana Francesca Carnicelli. Che, d’accordo con il suo assistito, ha deciso di revocare la richiesta di semilibertà dell’ex comandante.

L’avvocata Carnicelli: «Venute meno le condizioni lavorative»

Condannato a 16 anni di carcere per il naufragio della Costa Concordia, il 13 gennaio 2012, l’ex comandante  ha già scontato più della metà della pena. Schettino avrebbe dovuto andare a lavorare per la Fabbrica di San Pietro dove si sarebbe dovuto occupare della digitalizzazione del patrimonio culturale.

«Le condizioni lavorative sono venute meno – spiega l’avvocata Francesca Carnicelli – quindi abbiamo deciso di rinunciare». La richiesta di semilibertà potrà essere presentata quando ci saranno condizioni adeguate. 

 

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  • Redattrice di MaremmaOggi. Da bambina avevo un sogno, quello di soddisfare la mia curiosità. E l'ho realizzato facendo questo lavoro, quello della cronista, sulle pagine di MaremmaOggi Maremma Oggi il giornale on line della Maremma Toscana - #UniciComeLaMaremma

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