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Scarlino piange il suo Balbo

Lo storico ristoratore Maestrini aveva il locale nella centralissima piazza Garibaldi: il ricordo commosso dell’ex sindaco Bizzarri
Balbo Maestrini

SCARLINO. Si è spento a Scarlino Alfio Balbo Maestrini, 94 anni, storico ristoratore con il suo locale che ha tenuto fino ad una decina d’anni fa in piazza Garibaldi.

Il ricordo dell’ex sindaco Maurizio Bizzarri: «Uomo carismatico»

«Per molti lustri quel nome è stato sinonimo di buona cucina, garanzia di cibo genuino e caratteristico: per “le occasioni buone” – ricorda Bizzarri – andare a mangiare al ristorante da Balbo era un vero must. Famose le tartine con i fegatini che hanno preso il suo nome “crostini di Balbo”, insieme ad altri piatti squisiti come il piccione arrosto, i tortelli, le pappardelle alla lepre o il latte alla portoghese, ideati dalle sue cuoche storiche Graduina e Giorgiana. Un luogo cult, frequentato da una clientela locale e turistica con nomi famosi dello spettacolo, dello sport e della politica provenienti dall’allora più di oggi rinomata Punta Ala».

Nel suo ristorante si andava a vedere la televisione

«L’uomo Balbo era un personaggio carismatico – ricorda ancora Bizzarri – in paese un po’ invidiato per quell’ostentazione di ricchezza, ma ammirato come uno che si è fatto da solo. Umile ristoratore di una locanda casereccia in piazza Garibaldi nella quale gli scarlinesi si ritrovavano a guardare la Tv (quando ancora non era nelle case), capì nei primi anni ‘70 che era il momento di azzardare e fece costruire da Severino un nuovo e moderno ristorante all’ingresso del borgo posizione vista mare, che per decenni ha tenuto alto il nome di Scarlino. Quando il martedì, giorno di chiusura del locale andava al circolino a giocare a biliardo, era un’attrazione per grandi e piccini. Allora in paese c’era più gente: i bar erano frequentati e l’appuntamento al biliardo era un evento seguito dal pubblico assiepato intorno alla stanza, in un’aurea cornice di fumo di sigarette che faceva puzzare gli abiti per giorni. Ero bambino ma ricordo quel rito con meraviglia. Balbo entrava come sempre elegante che avesse un vestito buono o i panni da caccia (altra sua grande passione) impeccabile, con il foulard di seta al collo. Per prima cosa offriva da bere a tutti scherzando con gli amici Vetulio, Raschino il barbiere, Renato, Sabatino, Paolino lungo, Renzo Cappelli, il Mannari (quando c’era) e Pietrino suo braccio destro. Poi incaciava la stecca personale, tirava su il polsino della camicia e aprendo la manona sul panno verde per fare il ponte, metteva in evidenza con nonchalance un grosso anello e un Rolex tutti d’oro, dando inizio alla sfida tra gli sfottò e le risate dei presenti. Da buon ristoratore era anche gran mangiatore. Rinomate le merende alla Porcareccia da Mario il postino insieme a suo fratello Enio, un altro grande Mario Barberini, Mario Riva, Venanzio, Ugo il sorcio, insomma gli amici di una vita. Momenti tramandati ai posteri nelle foto esposte al circolo o dagli aneddoti raccontati dai fortunati presenti».

Balbo Maestrini da giovane dietro al bancone

«Fino a qualche anno fa ormai anziano in pensione, con il bastone, Balbo continuava ad andare ogni pomeriggio a fare la partita a carte. Poi l’età e gli acciacchi lo hanno costretto a casa – l’ultimo pensiero di Bizzarri – dalla quale usciva di rado nelle giornate di sole con l’amata moglie Soria, e un cagnolino che abbaiava a tutti e non temeva nessuno, un minuto chihuahua che sembrava un alano per il carattere e la personalità non poteva essere altrimenti. Ciao Balbo»

Balbo Maestrini nel suo locale

L’omaggio della sindaca Francesca Travison: «Ha dato lustro a tutta la comunità»

«Balbo non è stato solo un grande uomo di cucina – scrive la sindaca – ma un vero e proprio ambasciatore di Scarlino. Con il suo ristorante, con la sua visione e con una passione fuori dal comune, ha saputo portare il nome del nostro paese ben oltre i confini della Maremma. La sua cucina, apprezzatissima da tutti, era fatta di autenticità, eleganza e amore per la tradizione.

Ma Balbo era molto di più. Era una persona unica, dallo stile inconfondibile, elegante nei modi e nelle idee, profondamente legato alla sua terra. Il suo sorriso, la sua accoglienza, il suo saper fare hanno contribuito a rendere Scarlino un punto di riferimento, un luogo in cui si veniva anche solo per sedersi a tavola da lui.

Oggi lo salutiamo con affetto e riconoscenza. E a nome di tutta l’amministrazione comunale e della cittadinanza, esprimo il più sincero cordoglio alla famiglia. Balbo resterà per sempre parte della nostra storia».

 

Autore

  • Giornalista di MaremmaOggi. Ho iniziato a scrivere a 17 anni in un quotidiano. E da allora non mi sono mai fermato, collaborando con molte testate: sport, cronaca, politica, l’importante è esagerare! Maremma Oggi il giornale on line della Maremma Toscana - #UniciComeLaMaremma

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