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Scarica le pecore uccise davanti al Comune

Gli allevatori sono disperati, le predazioni continuano anche con le greggi sorvegliate da uomini, uno di loro stamani ha minacciato il suicidio
Una foto delle pecore uccise davanti al municipio di Manciano

MANCIANO. Tutti dovevano vedere, tutti devono rendersene conto. Questo l’intento degli allevatori che stamani 1° giugno hanno portato le loro pecore davanti al Comune di Manciano.

Le pecore dell’allevamento Masala, vittime di una predazione trovate uccise nella prima mattina di oggi, sono state portate davanti al comune in un estremo atto di disperazione. «Ci sono anche dei video – racconta Simone Masala – che mostrano i nostri operai insieme alle pecore mentre le guidano al campo e le sorvegliano: i predatori vengono lì e le aggrediscono uguale!»

Questo per Masala è l’ultimo atto di una situazione divenuta sempre più insostenibile: «Le pecore sono custodite – racconta – anche con le persone, e non riescono a sopravvivere. Di notte non mangiano, di giorno neanche. Sono costrette a morire di fame: è finita. Il problema è oramai da tempo anche il pascolamento diurno. Non è più possibile continuare così, veramente».

Una foto di due predatori avvistati nella zona

Alcuni video documenterebbero che i predatori non si fanno particolari scrupoli a farsi vedere anche durante le attività agricole svolte giornalmente: «Amici- dice Masala – mi hanno mostrato alcuni video di persone che fanno il fieno mentre i lupi, o ibridi che siano, sono lì davanti, gli avvistamenti sono sempre più numerosi».

Danni agli allevatori, ma anche alla filiera

Le difficoltà degli allevatori si ripercuoteranno con molte probabilità anche sulla filiera, come fa notare Masala: «Anche il caseificio di Manciano avrà difficoltà. Lo abbiamo chiamato e sono in forte crisi di latte. Le pecore non partoriranno. Di conseguenza niente latte. Il formaggio non ci sarà. Che pecorino dop faremo senza latte?»

Altre soluzioni sperimentali in campo, non sembrano efficaci a risolvere. il problema: «Confrontandomi con i primi intervenuti qui in piazza, abbiamo sentito di altre soluzioni “antilupo” che parlano di mettere collari alle pecore che emettono ultrasuoni, scoraggerebbero i predatori. Dovranno essere installati ad una porzione del gregge. Siamo sicuri che funzionino?»

Sul posto sono accorsi carabinieri, istituzioni e associazioni di categoria come Coldiretti e Cia.

Masala non sa come poter continuare, e ricorda che le predazioni sono continue: «Ieri me ne avevano uccise 3, l’altro ieri 2. Gli attacchi sono giornalieri. Pure con gli operai assieme alle pecore, è impossibile continuare. Ultimamente molte pecore da latte sono state vendute da molti, mi chiedo a settembre come faranno i caseifici, saranno in forte deficit di latte, la filiera rischia di essere compromessa»

L’impotenza delle amministrazioni

Valeria Bruni, assessora al Comune di Manciano, è tra le prime ad essere accorse in piazza dopo che le pecore uccise sono state messe davanti all’entrata del palazzo del municipio. «Da allevatrice conosco fin troppo bene il problema. Gli allevatori sono disperati, davanti all’aumento dei costi e a questi danni continui, non riusciranno a mantenere in piedi la zootecnia. Sarà la crisi più profonda».

Valeria Bruni

«Quando un territorio perde questo genere di presidi produttivi – prosegue Bruni – perde anche forza lavoro, e manutenzione del territorio. Stamani siamo arrivati al punto che uno di loro quasi si voleva suicidare stamani. Noi come istituzioni non riusciamo ad aiutarli come si dovrebbe, ci sentiamo impotenti. Da allevatrice sono davvero vicina al loro sentimento e tutti i giorni vivo la stessa cosa»

«All’assessora regionale Saccardi ho mandato un video, girato 5 giorni fa, di alcuni lupi che si aggiravano tranquillamente nel campo vicino ad un trattore mentre stava raccogliendo il fieno, come se niente fosse. Erano le 13 e mentre stava facendo le rotoballe, i predatori erano lì, senza paura di niente, una roba inverosimile. Potrebbero anche essere gli stessi che hanno colpito questo gregge di Masala, e che hanno riaggredito il brando l’altro giorno. Non lo so che cosa sono, ibridi, lupi o altro. Ma rimane il fatto che la situazione è sempre più insostenibile. Manciano e Sorano con i loro caseifici sono a rischio concreto di chiusura.

«Se la politica non trova soluzioni vere – conclude Bruni -possiamo fare tutti i progetti sperimentali che propongono. Ho visto tante passerelle in campagna elettorale, ma se non si capisce la disperazione delle persone e il lavoro vero che c’è dietro a mondi come l’agricoltura e l’allevamento, sarà sempre tutto inutile».

Autore

  • Nato a Grosseto, pare abbia scelto quasi da subito di fare l’astronauta, poi qualcosa deve essere cambiato. Pallino fisso, invece, è sempre rimasto quello della scrittura. In redazione mi hanno offerto una sedia che a volte assomiglia all’Apollo 11. Qui scrivo, e scopro. Maremma Oggi il giornale on line della Maremma Toscana - #UniciComeLaMaremma

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