di Giacomo Termine
Il sindaco di Grosseto ha pubblicato un video in cui solleva e denuncia i problemi sanitari in provincia di Grosseto. Ha detto: ci sono pochi medici e l’eccessivo carico di lavoro determina difficoltà tra medici e pazienti in particolare in estate, con tempi di attesa al pronto soccorso troppo lunghi e prospettive della sanità grossetana grigie. Su qualsiasi cosa l’individuazione delle carenze è semplice, bisognerebbe anche dare valore alle capacità espresse in questa condizione dal personale e la qualità sanitaria che comunque esprimono le nostre strutture nonostante le difficoltà del presente.
Il sindaco guarda il dito e non la luna
Detto questo aderisco pienamente alla denuncia e condivido i problemi sollevati. Ma verso chi è diretta la giaculatoria? Il sindaco guarda il suo dito e non la luna. Guarda la direzione sanitaria e la Regione e non il Governo. Le scelte organizzative sanitarie sono di competenza delle regioni ma il sindaco dovrebbe sapere che appena insediatosi il governo Meloni ha tagliato i fondi alla sanità dopo che già erano decisamente carenti. La luna sono i finanziamenti nazionali che non ci sono, le regole assurde per il reclutamento dei professionisti e una sanità (poco) finanziata calcolata solo sul numero dei residenti. Chiunque ha governato in questi anni non ha mai risolto queste problematiche.
Sono con te, dunque, Anton Francesco, costruiamo un fronte comune per rivendicare al Governo un incremento delle risorse per la sanità, per porre al centro la tutela della salute come priorità. Andiamo dalla Meloni, presidente del Consiglio, o da Schillaci, ministro della Sanità, a rivendicare più risorse, più medici, più attenzione verso le aree rurali. È dal Governo che può ripartire un rilancio reale, avremo al nostro fianco la regione. Altrimenti l’uscita sarà il solito intervento spot che non produce nulla per la sanità maremmana.
Segretario provinciale del Pd