GAVORRANO. La chiamano riorganizzazione di solito, ma ha una caratteristica: quando hai riorganizzato, ci sono meno addetti di prima. Quindi si tagliano servizi e persone, ma chiamarli tagli è meno elegante. Così a Gavorrano non ci sono più gli infermieri e la pediatra da domani, 1° marzo, se ne va.
E il Comune, giunta, sindaco, assessori, non ci stanno. Anche perché non sono stati avvertiti.
Quindi hanno scritto una dura lettera.
Pediatra che lavorava anche per il Comune di Scarlino, tanto che anche la sindaca Francesca Travison protesta.
«Niente infermieri, la pediatra va via: e nessuno ce l’ha detto»
«Con il presente comunicato – si legge -, il sindaco, la giunta e i consiglieri della maggioranza che governa Gavorrano esprimono il loro profondo disappunto per la situazione dei servizi sanitari del nostro territorio».
«Aver appreso dai cittadini che dal primo marzo la pediatra che copriva la zona più popolosa del Comune avrebbe lasciato la sua condotta senza essere stati avvisati ufficialmente dalle strutture della Asl sud-est è da considerarsi quantomeno una mancanza grave sul piano istituzionale e mancanza di rispetto verso la cittadinanza».
«Ci sarebbe piaciuto essere informati per comunicarlo ai cittadini, magari dando notizia della sostituzione che vogliamo sia la più rapida possibile e che non si ripeta quanto avvenuto nel passato quando si è atteso un anno per avere a disposizione un nuovo pediatra»
«Da quattro infermieri a un’Oss che viene ogni tanto»
«Vorremmo fare presente – proseguono – anche la situazione attuale del Distretto sanitario per quanto concerne la presenza del personale infermieristico».
«Negli ultimi anni si è passati dalla presenza di quattro infermiere che portavano avanti egregiamente tutti i servizi compresi quelli domiciliari alla totale assenza di infermieri destinati al distretto di Gavorrano».
«Anno dopo anno il numero si è sempre più ridotto fino allo zero attuale se non per una presenza saltuaria e per quella di un’Oss che pur svolgendo molto bene il suo ruolo non può sostituire le infermiere».
«Gavorrano non è un comune di secondo piano pensiamo che la permanenza di un Distretto sanitario voglia dire servizi efficienti e territorialmente validi. In questo modo non ha senso in quanto non corrisponde ai piani territoriali che parlano di medicina e servizi vicini ai cittadini».
«Vogliamo ricordare infine che anche il servizio svolto dal logopedista è scoperto da oltre un anno. Sollecitiamo, quindi, la Asl ad intervenire rapidamente per colmare le molte lacune aperte nella sanità gavorranese».
Travison: «La dottoressa va via e non ci viene comunicato»
L’Amministrazione comunale ha ricevuto alcune segnalazioni da parte dei cittadini in merito alla pediatra di base che, a quanto pare, lascia il suo posto dal primo marzo.
«Anche questa volta, come già accaduto al momento del pensionamento di uno dei medici di base di Scarlino – racconta la sindaca Francesca Travison –, l’azienda sanitaria non ha comunicato al Comune la decisione della pediatra di base di lasciare il suo posto per trasferirsi altrove».
«A quanto ci viene raccontato, ad oggi non ci sono sostituti per coprire quel ruolo nel nostro territorio: ciò significa che per adesso le famiglie scarlinesi non sapranno a chi rivolgersi in caso di necessità. Se ciò corrispondesse al vero sarebbe veramente grave: assistiamo al continuo ridimensionamento dei servizi sanitari territoriali, la nostra area è in perenne stato d’emergenza, una situazione che veramente non riusciamo a comprendere».
«La sanità toscana fino a pochi anni fa era all’apice in Italia per qualità e offerta dei servizi e oggi, ogni giorno, leggiamo notizie che ci fanno preoccupare e che purtroppo ricadono sui nostri concittadini, costretti spesso a rivolgersi a strutture private per avere risposte sulla loro salute. E non si ha nemmeno la sensibilità di avvertire chi amministra i territori di ciò che accade, lasciando che siano i cittadini a darci le notizie, per altro allarmanti».
«Adesso basta, chiediamo maggiore rispetto e soprattutto servizi adeguati alle richieste e alle necessità dei nostri concittadini».
La direttrice di zona, Barbi: «Mancano i pediatri. Gli infermieri li stiamo sostituendo»
Questa la replica della direttrice di zona, dottoressa Tania Barbi.
«In riferimento alla comunicazione dell’amministrazione di Gavorrano inviata in data odierna ai media locali, la direzione della zona Colline Metallifere-Amiata grossetana e Grossetana precisa che la nota carenza di pediatri di libera scelta non ha permesso di coprire le sedi lasciate vacanti dai professionisti che a vario titolo hanno cessato la loro attività in alcune zone».
«Sono ancora in atto le procedure per sostituire il pediatra che ha lasciato il Comune di Gavorrano; al momento a Gavorrano e Giuncarico il servizio è garantito dalla presenza di un pediatra una volta alla settimana».
«Si ribadisce che la comunicazione ai cittadini della cessazione del professionista di Gavorrano e della necessità di effettuare una nuova scelta del pediatra è stata assicurata attraverso la pubblicazione sul sito pubblico della Asl Toscana sud est (QUI IL LINK) e tramite invio di sms ai familiari degli assistiti».
«Per quanto riguarda invece il personale infermieristico chiamato in causa nella stessa nota, la direzione zonale fa sapere che sono in corso le procedure per sostituire i professionisti dimessi per pensionamento».
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