San Vincenzo, Riccucci: «Maggioranza coesa, non mi dimetto» | MaremmaOggi Skip to content

San Vincenzo, Riccucci: «Maggioranza coesa, non mi dimetto»

Dopo la mozione di sfiducia dell’opposizione, Paolo Riccucci, replica: «Niente di concreto del documento. Abbiamo numeri solidi per andare avanti»
Una veduta di San Vincenzo e il sindaco Paolo Riccucci
Una veduta di San Vincenzo e il sindaco Paolo Riccucci

SAN VINCENZO. Non ha nessuna intenzione di dimettersi, Paolo Riccucci, sindaco di San Vincenzo e punto di riferimento di quell’Officina che governa il paese dal 2021. Le ultime dimissioni, peraltro non le prime in questi anni, non scalfiscono – dice – la compattezza e la tenuta della maggioranza. Quindi si va avanti con il progetto, nonostante la mozione di sfiducia firmata da 5 consiglieri di opposizione.

Andrà in consiglio il 15 marzo. Ma l’impressione è che l’opposizione, più che puntare veramente alle dimissioni del sindaco, abbia voluto alzare l’attenzione sui malumori che ci sono in maggioranza.

Malumori che, il sindaco, nega con forza.

Paolo Riccucci: «La maggioranza è coesa e determinata»

«La maggioranza è coesa, sempre più determinata a traguardare gli obiettivi di mandato – scrive il sindaco in una nota -. E non ci saranno dimissioni a cui assistere nel prossimo consiglio comunale, tanto meno dopo la mozione di sfiducia presentata dai cinque gruppi consiliari di opposizione».

Così il sindaco di San Vincenzo, Paolo Riccucci, interviene a seguito dell’atto presentato nei giorni scorsi dalle forze di opposizione, sottolineando che non ci sarà nessun passo indietro.

«I motivi sono molto semplici – ha aggiunto -: la maggioranza dei consiglieri sostiene questa Amministrazione, non ci sono i numeri per sfiduciare il sindaco e sono invece evidenti quelli che consentono di continuare a governare San Vincenzo».

Riccucci: «Pensino loro ad unirsi»

«Leggendo poi la mozione e avendo ascoltato in consiglio comunale le parole delle opposizioni – ha proseguito il sindaco – alcune riflessioni sono doverose. La prima sui numeri. A Cruschelli, Lera, Cecchini, Cosimi e Galligani piace infatti molto sottolineare come la maggioranza amministri con il 27% dei voti contro il 72% dei nostri compatti e preoccupati oppositori».

«Ricordo loro che alle elezioni, Galligani esclusa, hanno ottenuto ben meno del 27% e che se vogliono candidarsi ad amministrare, vista la grande unità che hanno adesso, devono fare quello che non sono riusciti in campagna elettorale, unirsi».

«Passo poi alla preoccupazione dei consiglieri in merito alle sorti di San Vincenzo. Nella mozione si citano molte cose fatte che secondo i consiglieri erano da non fare, nulla di nuovo, sono 3 anni che ci viene detto cosa non si deve fare e cosa è meglio non fare, senza peraltro mai proporre alternative utili e fattibili, per il bene di San Vincenzo. Viene da pensare alla voglia di proporsi come alternativa ad amministrare, più che alla preoccupazione per San Vincenzo».

Un patrimonio di lavoro portato avanti in tre anni

«Fingiamo per un attimo che si decidesse di accogliere la mozione – ha aggiunto il sindaco -. Come minimo dovremmo anche far finta che sarebbe una buona idea far rinunciare i sanvincenzini a tutto quello che in tre anni è stato messo in campo, di cui molto già portato a casa e molto altro che a breve si chiuderà».

«E dovremmo fingere che a ridosso di una stagione in preparazione sarebbe meglio avere un commissariamento, oppure che l’odio e la frustrazione che girano sui social sono una cosa normale da seguire e cavalcare anche da parte di chi fa politica. E soprattutto – ha evidenziato il sindaco dovremmo fingere che c’è una coalizione di opposizioni compatta pronta a governare con idee e contenuti sani e buoni per San Vincenzo elaborati in questi tre anni».

Nulla di concreto in questo documento

«Credo – ha proseguito – che al di là della provocazione dell’atto dovuto non c’è nulla di concreto in questo documento, credo che la politica si debba applicare molto di più in dibattiti, anche duri, sui contenuti, e che debba aiutare i cittadini a capire come funziona la macchina amministrativa, senza spargere bugie su social e attraverso messaggistica per compensare le difficoltà a strutturare proposte nell’interesse di San Vincenzo».

«Sono certo – ha concluso – che alcuni consiglieri d’opposizione abbiano a cuore il paese e non si muovano solo per raccogliere like a suon di slogan populisti carichi di odio e frustrazione, come sono sicuro che, chi si candida per governare il paese, abbia buone intenzioni e che anche alcune posizioni che paiono più distanti se non conciliabili possono essere avvicinate. Sembra però che piaccia più la polemica sterile del confronto su contenuti e idee».

Autore

  • nasce dall'idea di Guido Fiorini e Francesca Gori Notizie in tempo reale, turismo, economia, sport, enogastronomia, ambiente, informazione MaremmaOggi il giornale on line della Maremma Toscana - #UniciComeLaMaremma

    Visualizza tutti gli articoli

Riproduzione riservata ©

Condividi su