GROSSETO. La soffiata che era arrivata alla squadra mobile della polizia era giusta: in un appartamento al secondo piano di una palazzina in via Roma, una coppia aveva allestito una centrale dello spaccio. In casa, quando fu perquisita, lo scorso 22 febbraio, i poliziotti trovarono più di un etto e mezzo tra cocaina e hashish, soldi in contanti, materiale per il confezionamento, un bilancino di precisione.
Ma il sequestro della droga e l’arresto dei due, una donna grossetana di 32 anni e il suo compagno, un marocchino di 31 anni, Ayoub El Aqqad, non era stata un’operazione semplice.
La donna fermata dagli agenti aveva dato in escandescenze in mezzo alla strada. Aveva per la mano i suoi due figli, di 4 e 6 anni. Il suo compagno invece, quando i poliziotti avevano sfondato la porta per entrare nell’appartamento, aveva cercato di scappare dalla finestra. Peccato che l’appartamento fosse al secondo piano e che El Aqqad abbia rischiato di cadere nel vuoto da un’altezza di 10 metri.
Fermata mentre porta i figli a scuola
La squadra mobile, la mattina del 22 febbraio, si era piazzata davanti alla porta dell’abitazione della coppia. La donna, intorno alle 8, era uscita da casa per accompagnare i figli a scuola. Gli agenti le si erano avvicinati e l’avevano fermata poco lontano per controllarla e per farsi dare le chiavi dell’appartamento dove sapevano che la coppia aveva allestito una centrale dello spaccio.
Di fronte ai poliziotti in borghese però, la trentaduenne si era messa a gridare e inveire, spaventando anche i suoi figli e richiamando l’attenzione i alcuni operai edili che stavano lavorando su un cantiere e che non avevano capito che si trattava di un controllo di polizia.
Pochi minuti dopo erano arrivati altri due equipaggi della mobile e della volante. Salita sull’auto di servizio con i suoi figli, li aveva accompagnati a scuola. Poi, in questura, i poliziotti l’avevano perquisita. Addosso non aveva nulla.
Sfondano la porta, spacciatore tenta di scappare dalla finestra
La donna, difesa dall’avvocato Roberto Cerboni, era stata arrestata per spaccio. Ha patteggiato una pena di due anni e 10 mesi di reclusione e 14.000 euro di multa.
Il suo compagno invece, una volta visti entrare i poliziotti dal portone del palazzo, si era chiuso dentro all’appartamento a chiave.
Gli agenti della squadra mobile avevano buttato giù la porta per entrare e avevano visto l’uomo uscire dalla finestra, nel tentativo di calarsi giù. L’appartamento, però, era al secondo piano: gli agenti lo avevano subito afferrato per evitare che precipitasse da un’altezza di 10 metri.
Per un quarto d’ora l’uomo era rimasto a penzoloni nel vuoto, appoggiato solo per metà sul motore di un condizionatore. Aveva anche cercato di far mollare la presa a un poliziotto, mordendolo a una mano più volte. Ma il suo tentativo di fuga, non era riuscito. Alla fine, è stato tirato dentro all’appartamento e arrestato.
Nell’abitazione della coppia c’erano più di un etto e mezzo di droga. Difeso dall’avvocato Gabriele Romanello di Roma, il 31enne è stato condannato dalla giudice Cecilia Balsamo a 5 anni e due mesi di reclusione e a una multa di 36.677 euro oltre al pagamento delle spese processuali e di custodia cautelare in carcere.
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Redattrice di MaremmaOggi. Da bambina avevo un sogno, quello di soddisfare la mia curiosità. E l'ho realizzato facendo questo lavoro, quello della cronista, sulle pagine di MaremmaOggi Maremma Oggi il giornale on line della Maremma Toscana - #UniciComeLaMaremma
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