ALBERESE. Poteva consumarsi una tragedia, domenica 18 agosto, alla sagra di Alberese. Ma la fortuna ha voluto che a tavola, con una decina di amici, ci fosse una dottoressa dell’ospedale Misericordia che, quando ha sentito i volontari della sagra chiedere se ci fosse un medico, si è alzata e si è precipitata ad aiutare una donna che stava soffocando.
Un boccone le stava ostruendo le vie aeree: la cinquantenne era già cianotica e l’ambulanza, chiamata immediatamente dai volontari della sagra, probabilmente non sarebbe arrivata in tempo.
Rischia di soffocare a causa di un boccone
La cinquantenne stava cenando alla sagra di Alberese con alcuni amici, quando un boccone le è andato di traverso. Non riusciva a tossire, non riusciva a farlo uscire. Uno dei volontari della sagra, appena si è accorto cosa stesse succedendo si è precipitato ad aiutare la donna. Ma anche il suo intervento è stato vano.
Per questo i volontari della sagra hanno cominciato a passare tra i tavoli chiedendo se ci fosse un medico. Seduta insieme a un gruppo di amici c’era la dottoressa Loredana Schittone, che lavora nel reparto di Anestesia e rianimazione del Misericordia. Era insieme a un’amica infermiera. Le due donne si sono precipitate immediatamente per aiutare la cinquantenne, che era già cianotica. Probabilmente, non ce l’avrebbe fatta ad aspettare l’intervento dell’ambulanza.
La dottoressa Schittone ha praticato la manovra di Heimlich alla cinquantenne che finalmente ha sputato il boccone. Poi è rimasta con lei, per tranquillizzarla e per accertarsi che la donna stesse bene.
Accolte con un applauso
Per lunghi minuti, il vocio della sagra si è interrotto. Le tantissime persone che erano ad Alberese, alla Festa della carne maremmana, sono rimaste con il fiato sospeso finché hanno visto che la cinquantenne era ormai fuori pericolo.
Mentre la dottoressa, insieme all’amica infermiera, tornavano al tavolo dove le aspettavano i loro amici, alla sagra è scoppiato un fragoroso applauso.
La cinquantenne non ha avuto bisogno di essere accompagnata all’ospedale. Passato qualche minuto, è andata al tavolo dove la dottoressa e l’infermiera stavano cenando, per ringraziarle. Era visibilmente commossa: la dottoressa le aveva appena salvato la vita.
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Redattrice di MaremmaOggi. Da bambina avevo un sogno, quello di soddisfare la mia curiosità. E l'ho realizzato facendo questo lavoro, quello della cronista, sulle pagine di MaremmaOggi Maremma Oggi il giornale on line della Maremma Toscana - #UniciComeLaMaremma
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