GROSSETO. I cartelli sono apparsi stamani, mercoledì 6 novembre, all’improvviso. In via Saffi.
Accompagnati da una serie di avvisi e da una lunga fettuccia rossa.
Dopo la rimozione degli arredi interni, infatti, iniziano domani, 7 novembre, i lavori di demolizione della parte dell’ex ospedale dove c’era, fino a qualche mese fa, l’ufficio anagrafe.
Qui sorgeranno abitazioni per giovani coppie, finanziate con il Pinqua, il programma innovativo nazionale per la qualità dell’abitare che, nei progetti del Comune ridisegnerà la città. Anche l’area di piazza della Palma sarà rifatta con gli stessi finanziamenti.
Fin qui tutto bene.
Il cantiere sul lato dell’ex anagrafe prenderà posto, così sarà lasciato solo lo spazio per passare con la macchina, sul lato della siepe.
Il divieto con rimozione inizia più o meno al giardino dell’Archeologia e termina dopo la cabina dell’Enel.
La rimozione è prevista dalle 24 del 6/11.
Nessuno è stato avvertito, messi solo i cartelli
Il problema è che, tolti i cartelli piazzati stamani, nessuno è stato avvertito.
Così i residenti, che già impazziscono perché con l’altro cantiere aperto in città da maggio, in piazza Martiri d’Istia e piazza della Palma, non trovano parcheggio, arrangiandosi come possono e cercando di scansare le multe, che in questo periodo arrivano quasi ogni giorno, si trovano con il rischio di vedersi portare via la macchina.
Senza peraltro sapere dove metterla.
Alla fine i residenti dentro alle Mura dovranno parcheggiare fuori dalle Mura.
Chi fa la spesa e ha sacchetti pesanti, chi ha figli e passeggino, chi ha anziani, al massimo potrà scaricare “i problemi”, poi andare a parcheggiare fuori e tornare a casa.
Con 3500 permessi e circa 400 posti, in effetti, trovare un equilibrio non pare semplice. Va detto che è in corso una revisione, per capire se ce ne siano, e ce ne sono tanti, in mano a chi non ne ha più diritto.
Vedremo se la giunta avrà la forza politica di togliere privilegi acquisiti, operazione assai più complessa che mandare i vigilini a fare le multe. Anche dove le macchine non danno alcun fastidio.
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Direttore di MaremmaOggi. Dopo 30 anni di carta stampata ho capito che il presente (e il futuro) è nel digitale. Credo in MaremmaOggi come strumento per dare informazione di qualità. Maremma Oggi il giornale on line della Maremma Toscana - #UniciComeLaMaremma
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