Ridimensionamento scolastico, Rosini: «Su Grosseto forte rischio» | MaremmaOggi Skip to content

Ridimensionamento scolastico, Rosini: «Su Grosseto forte rischio»

Il consigliere Pd chiede all’amministrazione di impegnarsi concretamente verso una misura che rischia di mettere in gioco non solo i posti di lavoro
Stefano Rosini, scuola comune di Grosseto
Sullo sfondo il municipio, nel riquadro Stefano Rosini, consigliere Pd al Comune di Grosseto

GROSSETO. Il consigliere Stefano Rosini, è preoccupato per il futuro ridimensionamento di scuole e personale scolastico in città. E chiede un impegno concreto all’amministrazione comunale.

«Un ridimensionamento è stato previsto dalla legge di bilancio del governo Meloni – dice Rosini – si usa la scusa della riformulazione del Pnrr ma nel prossimo triennio verrà ridotto l’8,8% delle sedi esistenti – dice Rosini – ci saranno pesanti perdite di organico tra il personale Ata con un aumento della complessità organizzativa: le aree più fragili saranno ulteriormente penalizzate. Ci saranno meno Dsga (le figure a capo degli ata) e docenti».

Rosini: «Così si demoliscono anche i piccoli centri»

Come denunciato anche dai sindacati, il dimensionamento scolastico avrà come conseguenza principale l’accorpamento e la chiusura di quegli istituti scolastici in cui sono iscritti meno di 900/1000 studenti.

Come evidenzia Rosini nelle sue motivazioni, le scuole con un meno di 950 studenti nel territorio di Gìrosseto sono 21 su 31 (CPIA escluso – elaborazione dei dati forniti da Flc Cgil Grosseto, sull’anno scolastico 2023/24). E nel Comune di Grosseto le scuole con un numero inferiore a 1000 sono 4 su 12, di cui 3 istituti comprensivi su 6. «Facendo la media con un coefficiente tra 900 e 1000 risulterebbero per il nostro territorio provinciale 27 scuole su 31, si avrebbe una riduzione di 4 istituti» dice Rosini.

La geografia del nostro territorio è caratterizzata da una densità abitativa molto bassa, da varie aree montane e da un’alta percentuale di piccole strutture che spesso garantiscono un presidio culturale e sociale dei piccoli o piccolissimi centri. «L’accorpamento degli istituti scolastici non rappresenta una soluzione ottimale per assicurare una didattica di qualità e un servizio adeguato alle studentesse e agli studenti – dice Rosini – Andrà a creare ulteriori disagi e inefficienze, andando a costituire istituti con numero di alunni ben superiore a 1000, ferendo ulteriormente quei territori già in ginocchio, come le aree interne, colpite duramente dalla dispersione scolastica e dallo spopolamento».

La richiesta all’amministrazione

Rosini, dai banchi dell’amministrazione, chiede un impegno serio. Chiedendo che la sua richiesta sia parte dell’ordine del giorno al prossimo consiglio comunale.

La dua proposta impegna il sindaco, la giunta comunale e l’assessore alla pubblica istruzione fondamentalmente su due punti:

  1. Ad adottare tempestivamente tutte le iniziative necessarie per modificare le nuove disposizioni che individuano i parametri per la definizione dei piani di dimensionamento degli istituti di ogni ordine e grado;
  2. A mettere in atto tutte le azioni utili per ottenere le deroghe necessarie a salvaguardare gli istituiti scolastici del nostro territorio a partire dal comune di Grosseto fino alla Provincia, presìdi sociali e culturali irrinunciabili, per garantirne la sopravvivenza in tutto il territorio regionale.

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