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Resta per ore sulla torre per il green pass del figlio

La donna non riusciva da giorni ad avere la certificazione verde per il ragazzo: i carabinieri hanno sbloccato la situazione
Una foto dell’intervento congiunto alla torre di pompaggio in località Torre Roma a Gavorrano

GAVORRANO. Alle 11 di martedì 25 gennaio, una donna è salita su una torre di pompaggio acqua, in località Torre Roma a Gavorrano, in segno di protesta. La donna chiedeva che fosse emesso il green pass per suo figlio, un ragazzo autistico.

Una foto dell'inervento congiunto alla torre di pompaggio
Una foto dell’intervento alla torre di pompaggio

Il figlio della donna, un ragazzo autistico e guarito dal Covid dal 13 gennaio, non aveva ancora ricevuto la certificazione, probabilmente per un problema di tipo burocratico.  In questo modo però – senza il green pass – non gli era possibile compiere molte azioni quotidiane fuori casa.

Sul posto sono intervenuti i carabinieri della stazione di Gavorrano, il personale della polizia municipale, i vigili del fuoco e i sanitari del 118.

La donna è rimasta sulla torre per ore, assistita e sorvegliata a vista. I militari hanno interessato del problema l’Asl per trovare una soluzione il più presto possibile.

L’arrivo del green pass

Nel primo pomeriggio, finalmente, è arrivata la certificazione. Poco prima delle 15 il green pass è stato consegnato alla donna, che è così scesa dalla torre.

La conferma della Asl

«Comprendiamo l’apprensione e il disorientamento che hanno mosso la signora a una dimostrazione così forte – afferma il direttore generale della Asl Toscana sud est, Antonio D’Urso – e siamo sinceramente dispiaciuti del disagio che lei e suo figlio si sono trovati a vivere. Ci siamo attivati immediatamente per una verifica del caso, dalla quale è emerso un corretto iter di presa in carico e gestione da parte del servizio di Igiene pubblica della Asl Toscana sud est. La comunicazione di guarigione da Covid e quindi di fine quarantena è stata notificata al sistema regionale nei tempi previsti dalla normativa, il giorno 13 gennaio scorso. A tale comunicazione avrebbe dovuto seguire la riattivazione del green pass, che invece non è avvenuta verosimilmente per un problema tecnico-informatico successivo nella trasmissione delle informazioni al Ministero della Salute, deputato allo ‘sblocco’ del green pass. Dopo l’accertamento, per fugare ogni dubbio e fornire comunque una soluzione alla signora, abbiamo nuovamente inviato la comunicazione di fine guarigione e abbiamo appurato che il green pass del ragazzo è stato riattivato. Sebbene ogni attore svolga correttamente la propria funzione, dato il volume estremamente considerevole di dati che il sistema elabora ogni giorno, è possibile che a volte qualcosa non vada come previsto».

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