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Questo Grifone è un’illusione senza radici

Il Grifone si è fermato a Orvieto. Cinque allenatori in tre stagioni, ma il risultato non è cambiato. Pur con una rosa lunghissima
Gigi Consonni, allenatore del Grosseto
Luigi Consonni, allenatore del Grifone

GROSSETO. Il Grifone si è fermato a Orvieto, prima di ritorno. Eppure a Siena, ultima di andata, sotto la torre del Mangia aveva toccato l’apice di una rincorsa straordinaria firmando l’ottava sinfonia consecutiva, mentre in Umbria ha iniziato una picchiata rovinosa sul piano sportivo e dell’immagine.

Un disastro inaspettato, un ritorno alle origini buie del campionato, un buco nero dentro il quale sono ruzzolati errori, scarsa visione calcistica, un pizzico di presunzione, insieme a quelle sfumature che accompagnano e erigono il mondo del calcio. Gradazioni non banali, tali da vanificare tutti gli sforzi economici protesi al progetto dichiarato all’inizio: entrare nel professionismo.

Cinque allenatori, una processione di giocatori

Nella stagione 22/23 la nuova società eredita e conferma Liguori in panchina. Il finale di campionato è affidato Cretaz, l’obbiettivo è la salvezza conquistata il 14 maggio nello spareggio col Terranuova Traiana grazie al nullo per 0-0.

La ripartenza poggia su pilastri sicuri. Vitaliano Bonuccelli è il nuovo tecnico, la rosa si arricchisce di Riccobono, Giustarini e Rinaldini. Premesse sicure, il popolo apprezza, le aspettative si alzano. Ecco le sfumature. Bonuccelli non incide, la squadra non si accende come promesso, i nuovi nomi stentano a entrare in sintonia con la maglia. Per dare una scossa si decide di svoltare. Arriva Malotti insieme a un comportamento diametralmente opposto a Bonuccelli.

La scarica permette di entrare e vincere i playoff, che restano solo una fatica in più. In estate Malotti decide di restare formulando una serie di richieste tutte accettate dal club. Nemmeno la lunga squalifica del mister non riesce a variare la rotta segnata, la rosa viene sconvolta da nuovi arrivi.

Malotti resta in carica 6 turni portando in dote 7 punti, le figuracce di Livorno (5-2) e Terranuova (3-2), che è l’ultima goccia, quella definitiva. Francesco Lamioni sceglie Luigi Consonni, quinto allenatore della gestione Lamioni – Vetrini. Lo spogliatoio è depresso, la squadra in balia di qualsiasi avversario, il popolo resta sconcertato. Consonni ha la bacchetta magica, dopo due nulli a reti bianche il Grifone va nello spazio. Sono 8 le vittorie consecutive. Il 2025 riporta tutti con i piedi in terra, anzi sotto terra.

Un esame di coscienza

Il presente dice che qualcosa non ha mai funzionato a dovere nei cardini della società. Le aspettative non hanno trovato riscontri positivi nella costruzione, gestione e lungimiranza del sodalizio. Cinque allenatori in meno di tre anni sono una esagerazione, una lista di giocatori lunga come un treno merci non è comprensibile fino in fondo.

La produttività dei giocatori è legata molto all’atmosfera interna della società, che dovrebbe lavorare per spianare l’ambiente e dar vita ad un gruppo omogeneo. Invece ha saputo generare parole come “disastro”, “vergogna” e “chiediamo scusa ai tifosi” dal netto sapore di sconfitta.

In realtà questo Grifone è senza radici, finto, privo di identità, di basi e amore per la maglia.

Nella Juniores giocano dei giovani meritevoli della prima squadra ma sono stati dimenticati per motivi inestricabili. Tra il popolo circola un avvilente malumore e una delusione cocente come lava, un disincanto profondo visto che tifosi storici e sinceri scrivono sui social di dissertare lo Zecchini. Un punto questo da brividi su cui la società dovrà meditare con auto critica limpida senza assolvere nessuno. Le responsabilità vanno chiarite, anche usando il bisturi.

Juniores nazionali U19

Fezzanese – Grosseto 3 – 1 (2-1) giocata il 3-3-2025
FEZZANESE: Agolli, Galloro, Guglielmi, Ferrari, Corrado, Redubei, B. Corrado, Costa, Perez, Fiori, Cristodaro. A disposizione: Semeraro, Codeglia, Menghini, Menini, Carli, Scotto, Iocori, Mazzei, Agotan. Allenatore: Giulio Ponte.
GROSSETO: Lampret, Mori, Corallini, Shenaj, Mussio, Morello, Colledan, Violante, Montemaggiore, Vettori, Gnazale. A disposizione: Stefani, Cioni, Turbante, Bojinov, Amoroso, Fommei, Guadagnoli. Allenatore: Domenico Terracciano.
ARBITRO: Luca Ugolini di La Spezia; 1° assistente Lorenzo Gelo di La Spezia, 2° assistente Christian Di Brango di La Spezia.
RETI: 7′ Violante, 11′ Fiori (rig.), 18′ Fiori (rig.); 30′ st Fiori.
NOTE: ammoniti Corrado, Mori, Colledan, Cioni. Calci d’angolo 1-6. Recupero 1′ + 5′.
I giovani biancorossi cadono in casa della capolista Fezzanese (3-1). Partenza valida del Grifone subito in rete con Violante al 7′. La reazione della Fezzanese si coagula al minuto 11 con il rigore, probabilmente inesistente, trasformato da Fiore, il quale si ripete dal dischetto al 18′. Nella ripresa i biancorossi cercano il pareggio ma alla mezz’ora Fiore firma la sua personale tripletta. I ragazzi di mister Terracciano mantengono la quinta posizione in classifica valida per andare ai playoff.
Risultati 21ª giornata
Fezzanese – Grosseto 3-1
Ghiviborgo – Tau Calcio Altopascio 0-8
Pistoiese – Livorno 0-1
Prato – Pontedera 3-0
Seravezza Pozzi Calcio – Zenith Prato 4-0
Tuttocuoio – Figline 1-3
Riposa: Follonicagavorrano
Classifica
Livorno 43
Fezzanese 39
Tau Calcio Altopascio 35
Pistoiese 33
Grosseto 29
Seravezza Pozzi Calcio 28
Figline 25
Follonicagavorrano 23
Prato 21
Zenith Prato 17
Ghiviborgo 7
Tuttocuoio 1
Fuori classifica: Pontedera

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  • Collaboratore di MaremmaOggi. Ho viaggiato sulla carta stampata, ho parlato alla radio e alla televisione. Ora ho la fortuna e il privilegio di scrivere online su maremmaoggi.net. Come lavagna uso il cielo. Maremma Oggi il giornale on line della Maremma Toscana - #UniciComeLaMaremma

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