GIUNCARICO. Un impianto agrivoltaico su oltre 100 ettari di territorio, all’uscita di Giuncarico, di cui 86 recintati e destinati ad accogliere oltre 70mila moduli agrivoltaici, quindi rialzati da terra: la società Grenergy Rinnovabili 13 Srl, parte del gruppo Grenergy Renovables SA, attivo nel campo delle energie rinnovabili, per lo sviluppo, la costruzione e la gestione di impianti a fonti rinnovabili, ha incaricato la società Bioma Technology Srl per la progettazione della componente tecnologica e agro-ambientale dell’impianto agrivoltaico “GR Gavorrano”.
L’area identificata per l’installazione dell’impianto è localizzata nel Comune di Gavorrano, in provincia di Grosseto. Il progetto prevede la realizzazione di un impianto agrivoltaico installato a terra, con perpetuazione dell’uso agricolo delle superfici, atto a garantire una produzione di circa 77,607153 GWh/anno. L’intervento proposto si svilupperà su tre lotti differenti e non confinanti, denominati “lotto 1”, “lotto 2” e “lotto 3”.
![I tre lotti dell'impianto agrivoltaico](https://www.maremmaoggi.net/wp-content/uploads/2025/02/agrivoltaico-giuncarico-maremma-oggi.jpg)
Il progetto interessa anche i territori comunali di Roccastrada e Grosseto, in quanto l’impianto sarà collegato alla Rete di Trasmissione Nazionale (RTN) in alta tensione a 132 kV, tramite la realizzazione di un cavidotto interrato su viabilità esistente (per una lunghezza stimata pari a 15,65 chilometri).
«Ad impianto realizzato- si legge nello studio di impatto ambientale -, all’interno della superficie recintata, sarà mantenuta – con pratiche agronomiche migliorative – la destinazione agricola dei terreni, attraverso la rotazione colturale di specie selezionate ad hoc su una superficie complessiva di 70,51 ha. È inoltre prevista la creazione di fasce di mitigazione arboreo arbustivo (5,32 ha) e prative (14,49 ha) popolate con specie appartenenti agli ecosistemi regionali disposte lungo la recinzione, ad eccezione delle porzioni già mitigate dalla vegetazione esistente».
Brogi e Piras: «Questi impianti trasformano la Maremma»
Il coordinatore della sezione Alta Maremma di Nuovo Orizzonte Civico Daniele Brogi ed il vice Lorenzo Piras intervengono sull’impianto su cui si è già espresso in maniera contraria il Comune di Gavorrano.
«Ci uniamo nelle battaglie contro i mega impianti eolici e fotovoltaici che rischiano di trasformare la Maremma a livello paesaggistico, ma non solo. La previsione di un grande impianto agrivoltaico, denominato GR Gavorrano diviso su tre lotti distinti, uno da oltre 43 ettari e altri due da circa venti, per una potenza complessiva di oltre 44 MWp che sorgerà tra lo svincolo di Giuncarico e la zona di Castellaccia ci preoccupa e non poco».
«L’impianto – affermano Brogi, che è consigliere comunale di minoranza a Massa Marittima, e Piras, consigliere di maggioranza a Roccastrada- situato nel Comune di Gavorrano, prevede opere di connessione nei comuni di Roccastrada e di Grosseto. Crediamo che così tanti ettari di specchi solari vadano ad alterare il paesaggio caratteristico del nostro territorio con un impatto visivo non indifferente. Così come ha già espresso dal nostro collega di movimento ed ex sindaco di Magliano Diego Cinelli prima di prevedere grandi ed impattanti impianti, sarebbe opportuno prevedere incentivi per quelli domestici o per il mini eolico, che darebbero già risposte importanti in termine di risparmio alle famiglie o alle aziende».
Piras: «Cosa si può coltivare sotto agli specchi?»
Lorenzo Piras, che è imprenditore agricolo, riflette anche sull’agrivoltaico, collegandosi alla posizione di Coldiretti.
«Sicuramente l’agrivoltaico è meno impattante del fotovoltaico a terra – afferma- ma mi domando che cosa possa essere coltivato sotto gli specchi solari. Probabilmente poco. Dei due è più facile che si possa far pascolare qualche gregge, ma poco di più. Comunque questo non risolverebbe la questione paesaggistica. Il rischio è che, a fronte di offerte vantaggiose, e con la crisi del settore qualche imprenditore agricolo possa cedere alla tentazione di vendere o affittare terreni. Che cosa accadrà quando però l’impianto finirà di produrre? Chi procederà alle bonifiche? -domanda l’esponente di Nuovo Orizzonte Civico – Quei terreni torneranno coltivabili? Certe riflessioni vanno fatte prima e non dopo, quando il danno è stato fatto».
«Secondo me certi impianti dovrebbero essere consentiti solo agli imprenditori agricoli iscritti Iap (imprenditore agricolo primario) e dimensionati al fabbisogno delle proprie aziende con una piccola tolleranza maggiorativa rispetto alla prospettiva di crescita. Di fatto l’agricoltura resta primaria e non si fanno guadagni attraverso il fotovoltaico».
La conclusione di Brogi e Piras è dunque chiaro.
«Crediamo – concludono- che serva una battaglia comune a difesa della Maremma, al di là delle posizioni partitiche, con una battaglia comune e di territorio».
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Direttore di MaremmaOggi. Dopo 30 anni di carta stampata ho capito che il presente (e il futuro) è nel digitale. Credo in MaremmaOggi come strumento per dare informazione di qualità. Maremma Oggi il giornale on line della Maremma Toscana - #UniciComeLaMaremma
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