ABBADIA SAN SALVATORE. Negli anni ’60, il Monte Amiata sembrava destinato a diventare un’esclusiva oasi di artisti e celebrità.
All’epoca, la ditta edile incaricata per la costruzione delle villette, era quella di Marcello Pizzetti, a Piancastagnaio.
In quegli anni costruì la maggior parte delle abitazioni presenti tra la faggeta del Monte Amiata, una tra queste, era quella di Mina.
Una villetta su misura, ma vissuta poco
Mina affidò alla ditta edile, la realizzazione della villetta su misura. Viene definita tutt’oggi una casa d’artista, realizzata principalmente in legno e pietra. Una scelta stilistica costruttiva, ma che accomunava la maggior parte delle villette della zona.
In quel periodo Mina era nel pieno della sua ascesa artistica, una delle voci più amate d’Italia. Forse cercava un rifugio lontano dai riflettori dove ritrovare la tranquillità e ispirazione artistica. Tuttavia il legame con quella casa non durò a lungo, poco dopo il termine della costruzione, l’artista vi soggiornò poche volte. Infatti la decisione fu quella di venderla a degli acquirenti del Nord Italia.
Da quel momento l’abitazione ha avuto svariati proprietari, fino ad oggi, quando è tornata sul mercato.
Il villaggio dei VIP, un progetto incompiuto
Il progetto delle villette non era solo un’iniziativa edilizia, l’idea era quella di creare un villaggio esclusivo dove i residenti potevano usufruire di punti di ristoro e attività sportive, una tra queste era la realizzazione di un campo da tennis.
Purtroppo, questa proposta non andò in porto perché l’amministrazione comunale – Abbadia San Salvatore – di quel periodo la respinse.
Le residenze presenti in quella zona hanno visto altri personaggi di spicco oltre a Mina, tra i quali i registi Silverio Blasi e Daniele D’Anza, l’attore Luigi Vannucchi e il giornalista Paolo Cavallina.
Loro trascorsero molto più tempo nelle villette del Monte Amiata, ma negli anni successivi, quando il progetto non si concretizzò, decisero anche loro di vendere le proprie abitazioni.
