Psicologa, insegnante e donna di destra: addio a Vera Rossi Gimignani | MaremmaOggi Skip to content

Psicologa, insegnante e donna di destra: addio a Vera Rossi Gimignani

Se n’è andata Vera Rossi Gimignani, moglie dell’avvocato Franco Gimignani, scomparso nel 1972 e madre della giornalista Cristina. Avrebbe compiuto 88 anni fra 4 giorni
Vera Rossi Gimignani, a destra con la figlia Cristina
Vera Rossi Gimignani, a destra con la figlia Cristina

GROSSETO. Se n’è andata Vera Rossi Gimignani, moglie dell’avvocato Franco Gimignani, scomparso nel 1972 e madre della giornalista Cristina. Avrebbe compiuto 88 anni fra 4 giorni.

I funerali si sono tenuti questa mattina, mercoledì 3 luglio, al cimitero di Sterpeto.

L’orazione funebre è stata tenuta dalla figlia Cristina Gimignani e dal giornalista Giancarlo Capecchi.

Quel viaggio con Almirante e l’amicizia con Matteoli e Gasparri

Così Cristina Gimignani racconta sua madre.

«Il funerale di mia madre stamani a Sterpeto si è svolto come lei avrebbe voluto: con gli amici di sempre, i parenti e il gagliardetto del 1947, anno della fondazione della federazione dell’Msi, dove mio padre giovanissimo s’iscrisse».

«Mamma ha insegnato tutta la vita alle scuole medie, ai corsi di aggiornamento per docenti ed era psicologa alle terme di Chianciano».

«Nata a Castiglione d’Orcia il 7 luglio 1936, perché mia nonna voleva partorire nella sua casa d’origine, dopo pochi mesi è venuta subito a Grosseto, perché i miei nonni erano proprietari dell’albergo ristorante Milano in corso Carducci, chiuso nel 1976. Siamo entrambe cresciute in una cucina, il mio nonno Guelfo era uno dei ristoratori più noti in una Grosseto che viveva dentro le Mura».

«Donna paziente come altri mai, quando nell’ottobre del 1961, si sposò con mio padre, all’epoca braccio destro dell’onorevole fiorentino Arturo Michelini, segretario dell’Msi, al matrimonio intervenne tutto il comitato centrale, da Giorgio Almirante, a Ernesto De Marzio e tutti i parlamentari dell’epoca».

«Peccato che durante il viaggio di nozze, la prima tappa fu Roma e mamma si dovette sorbire tutto il viaggio con Almirante, che parlava di politica con mio padre. Mamma è stata una leonessa, quando è morto mio padre nel 1972, si è subito messa a lavorare, in un mondo dove essere la vedova di un missino, non era una passeggiata di salute. Quando fecero le perquisizioni del ‘76, aveva il terrore che venissero anche da noi, ma siamo state risparmiate».

Prima a Grosseto, poi a Roma

«Poiché mio padre, che è stato il primo coordinatore regionale della storia dell’Msi, doveva entrare in società nello studio legale di Giovanni Leone, quando morì, mamma si trovò di fronte alla possibilità di andare a Roma, dove avrebbe potuto rifarsi una vita. Ha invece scelto di restare a Grosseto, temendo per me: in quegli anni, Roma era una polveriera e non voleva correre il rischio che in seguito potessi finire in qualche ambiente estremista».

«A Roma, c’è venuta dopo, quando mi sono trasferita io. E si è trovata benissimo negli ambienti della destra romana, condividendo gli amici, da Altero Matteoli, amico da sempre di mio padre, Maurizio Gasparri, con cui rideva e scherzava e che è stato molto dispiaciuto per la sua scomparsa, Fabio Rampelli, il vice presidente della Camera, che mi è stato vicino con il gruppo della Vecchia Colle Oppio, fino al senatore Domenico Gramazio e il Cis, il centro studi sociali».

Appassionata di tango

«Appassionata di tango, mamma frequentava la scuola di tango Blue mono, i cui maestri fondatori e proprietari, Tania e Luigi Bisello, sono stati per noi amici insostituibili».

«Ma soprattutto, mia madre era una vera signora e così vorrei che venisse ricordata».

«I miei genitori mi hanno insegnato l’impegno politico e l’amore per questa comunità, che stamani al cimitero di Sterpeto era presente».

«Desidero ringraziare quanti mi sono stati vicini in queste tristi giornate, in un angosciante anno di lacrime e disperazione. Dai medici del Misericordia che l’hanno curata con amore e dedizione, Mauro Breggia e Andrea Montagnani, agli amici e i parenti tutti. Alle esequie hanno partecipato il caporedattore centrale di GRparlamento, Danilo Cretara, il vice sindaco Bruno Ceccherini, l’on Mario Lolini, l’assessore Luca Agresti». 

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