di Ginevra Fatarella
CAPALBIO. Gli agricoltori italiani tornano in piazza a un anno dalle prime proteste. Il 28 gennaio è in programma una nuova mobilitazione nazionale, per chiedere risposte concrete alle istituzioni e un cambiamento radicale nelle politiche agricole.
A un anno dalle prime proteste, le richieste presentate al ministro dell’agricoltura Francesco Lollobrigida non hanno trovato riscontro, spingendo gli agricoltori a organizzare nuove manifestazioni.
Torna la protesta dei trattori
La mobilitazione inizia a Capalbio, dove i trattori sfileranno per richiamare l’attenzione sulle difficoltà che affliggono l’agricoltura italiana e come le aree interne soffrano di abbandono, spopolamento e carenza di infrastrutture.
Tra le principali preoccupazioni degli agricoltori, ci sono il piano Mattei, che mira a rafforzare la cooperazione economica con l’Africa, ma solleva dubbi sulla possibile concorrenza sleale per gli agricoltori italiani, l’accordo fra l’Unione europea e Mercosur, ancora in fase di ratifica. Accordo che promette vantaggi per l’industria europea, ma rischia di penalizzare l’agricoltura italiana, esponendola a una competizione con prodotti sudamericani a basso costo e standard meno stringenti.
Infine, l’agrifotovoltaico, che rappresenta una svolta per la transizione energetica, ma senza una regolamentazione adeguata potrebbe danneggiare il paesaggio e sottrarre terreni preziosi all’agricoltura.
Le richieste degli agricoltori
Gli agricoltori chiedono alcuni interventi per garantire la sopravvivenza del settore. Tra le priorità emerge la necessità di un prezzo equo per i prodotti agricoli, che tenga conto dei reali costi di produzione e assicuri una giusta remunerazione per i produttori. La liberalizzazione dei centri di servizio, per favorire anche i privati che hanno investito in competenze e in risorse.
Trattori in marcia sulle colline e a Capalbio
I primi trattori a partire sono quelli degli agricoltori delle Colline dell’Albegna, coordinati da Fabio Mecarozzi, già promotore delle proteste dell’anno scorso. Alle 9.30 un gruppo di trattori si ritroverà alla rotonda di Pitigliano mentre un altro gruppo, in partenza da Sorano, si troverà a quella che porta verso San Quirico. I due gruppi si riuniranno alle 14.30 e resteranno in presidio fino alle 17,30.
La manifestazione di Capalbio è in programma dal 28 gennaio al 3 febbraio, dopo gli agricoltori si sposteranno verso Roma. Il giorno 29 gennaio sarà quello del corteo che da Capalbio si sposta verso Grosseto, per poi ritornare nuovamente a Capalbio.
Sono Luca Giacomelli e Salvatore Fais, a chiamare a raccolta gli agricoltori che da Capalbio raggiungeranno Grosseto per poi spostarsi di nuovo verso il sud della Maremma, fino a Orbetello dove porteranno la loro solidarietà ai pescatori della laguna.
Gli agricoltori si raduneranno martedì 28 gennaio alle 8 sull’Aurelia, subito dopo il Consorzio agrario, dove verranno montate le tende.
Intorno alle 9 i trattoria partiranno da Capalbio per raggiungere piazza Barzanti intorno alle 13.30. Nel pomeriggio, alle 15, una delegazione incontrerà la prefetta Paola Berardino. Poi, la colonna di trattori farà ritorno a Capalbio.
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