Pronto soccorso in tilt, più di 100 accessi in un giorno | MaremmaOggi Skip to content

Pronto soccorso in tilt, più di 100 accessi in un giorno

L’allarme della presidente dell’Ordine dei medici chirurghi e odontoiatri di Grosseto, Paola Pasqualini: «Croniche criticità della sanità maremmana» 
Il pronto soccorso dell'ospedale Misericordia di Grosseto
L’ingresso al pronto soccorso

GROSSETO. «L’ultimo caso di sovraffollamento del Pronto soccorso del Misericordia è l’ennesima dimostrazione dell’incapacità del nostro sistema sanitario a prendere in carico nel modo corretto le esigenze degli utenti. Il sottodimensionamento dei posti letto del presidio ospedaliero Misericordia, soprattutto dell’area Medica ma non solo, provoca disagi. A tutto svantaggio di chi ha a che fare con patologie gravi».

Boom di accessi nel weekend

La presidente dell’Ordine dei medici chirurghi e odontoiatri della provincia di Grosseto, Paola Pasqualini, interviene in merito alla situazione di sovraffollamento che si è verificata nello scorso week-end al pronto soccorso dell’ospedale Misericordia di Grosseto, dove in un solo giorno è stato registrato l’accesso di oltre un centinaio di persone nel reparto di Emergenza urgenza. 

Paola Pasqualini, presidente dell’Ordine dei medici

«Ricordo inoltre – prosegue la presidente Pasqualini – che circa il 15-16% degli accessi arriva dalla periferia, dove pure vi sono strutture che potrebbero essere in grado di gestire casi minori o riprendere in carico le situazioni stabilizzate. Il punto di partenza è una situazione che vede un’oggettiva carenza di personale e di posti letto, conseguenza naturale dei tetti di spesa alla sanità e del blocco delle assunzioni, le cui conseguenze si fanno sentire anche nella nostra provincia. In questa situazione non possiamo far altro che tornare a chiedere una riforma strutturale, ormai non più rimandabile».

Se il presidio ospedaliero, e dunque il pronto soccorso, deve essere considerato come il riferimento per l’emergenza e per le patologie acute, «allora è più che mai necessario creare un sistema sul territorio e negli ospedali di prossimità che possa ridurre il sovraccarico del Pronto soccorso – dice ancora Pasqualini – dove il personale sta dando il massimo cercando di risolvere ogni problematica. Alla base di tutto resta comunque da superare la tendenza a valutare il sistema sanitario solo come un insieme di costi e non come un valore volto ad assicurare i bisogni di salute delle persone».

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