Predazioni nel Parco della Maremma: «Presto nuove recinzioni» | MaremmaOggi Skip to content

Predazioni nel Parco della Maremma: «Presto nuove recinzioni»

Il presidente Rusci: «Vicini all’azienda e pronti ad approntare tutte le misure necessarie per scongiurare altre aggressioni, ma non occorre agire come sceriffi»
Il presidente del Parco della Maremma Simone Rusci (foto Francesca Benelli)

ALBERESE. Il presidente del Parco regionale della Maremma esprime solidarietà per il grave attacco registrato nell’azienda agricola dei fratelli Serra, dove sono state predate 28 pecore, sette sono state ferite, altrettante sono disperse insieme a un cane.

«Per attuare nuove modalità di gestione vanno definiti strumenti con l’aiuto delle autorità scientifiche e venatorie – dice il presidente del Parco – e la conoscenza del numero e dei comportamenti dei lupi presenti sul territorio è fondamentale. Pronti per realizzare interventi immediati e a disposizione della comunità scientifica i nostri dati». 

In arrivo nuove recinzioni

«La recente predazione è un attacco grave e importante e siamo vicini agli allevatori e alle aziende che subiscono questo tipo di aggressioni che, chiaramente, hanno una rilevanza economica ma anche psicologica rispetto a un’attività che è sempre più difficile da portare avanti, per il prezzo del latte, per le condizioni internazionali, non ultimi i dazi imposti dagli Stati uniti sui prodotti del Made in Italy, che andranno ad avere ripercussioni anche su quelli caseari – spiega Rusci – Abbiamo parlato con l’allevatore coinvolto in questo grave episodio e siamo pronti a realizzare altre recinzioni e ad approntare tutte le misure necessarie per scongiurare altre aggressioni».  

Gestire la presenza del lupo nell’area del parco

«All’interno del Parco – prosegue Rusci – sono installate delle recinzioni e mettiamo in atto sistemi di supporto e monitoraggio, anche per le imprese che hanno aderito al progetto Difesattiva e che ricorrono all’impiego di cani da guardiania; inoltre lavoriamo a progetti di conoscenza del numero e del comportamento dei lupi presenti sul territorio: si tratta di azioni fondamentali, non solo per l’interesse scientifico, ma anche per la messa a punto di sistemi di difesa più adeguati e incisivi possibile per la salvaguardia delle aziende di allevamento».

L’incremento della popolazione del lupo impone a chi gestisce il Parco alcune riflessioni, non tanto per le aree tutelate, come lo stesso Parco, dove a fronte dei 9mila ettari di estensione, oltre 7mila sono dedicati completamente ad area naturale e quindi i conflitti legati alla compresenza tra lupi e attività umane sono più sfumati, ma per le zone dove ci sono attività economiche e umane e dove, gli atteggiamenti “confidenti” del lupo verso queste realtà, devono imporci una riflessione necessaria per trovare soluzioni concrete.

«È fondamentale che nella programmazione di nuove modalità di gestione della presenza di lupi, le decisioni non siano prese a seguito di episodi come questo, dove entra in gioco, oltre al danno economico, anche l’emotività – dice il presidente del parco – perché si tratta di programmi complessi da attuare, che devono essere supportati da un quadro conoscitivo e operativo molto serio. Non occorre agire come sceriffi né dare il via a rappresaglie, ma utilizzare strumenti di gestione attuati in modo organico e con l’aiuto delle autorità scientifiche e venatorie. Ovviamente, il Parco della Maremma è pronto per mettere a disposizione della comunità scientifica i dati raccolti e le conoscenze acquisite e per sostenere il dibattito necessario alla messa punto di nuove strategie di gestione del problema». 

Autore

  • nasce dall'idea di Guido Fiorini e Francesca Gori Notizie in tempo reale, turismo, economia, sport, enogastronomia, ambiente, informazione MaremmaOggi il giornale on line della Maremma Toscana - #UniciComeLaMaremma

    Visualizza tutti gli articoli

Riproduzione riservata ©

Condividi su

Articoli correlati

Ultimi articoli

Consigliati

Zone