TALAMONE. Venerdì 20 settembre alle ore 11 è previsto un incontro tra il Comune di Orbetello e i rappresentanti del Consorzio Il Molo di Talamone, che raggruppa i soggetti privati e le società sportive dilettantistiche operanti nell’approdo della Maremma e attualmente titolari dell’80% delle concessioni per i pontili.
La riunione ha come oggetto la questione relativa alla trasformazione della darsena talamonese in porto turistico.
Lo rende noto Unimpresa, che da settimane sta seguendo da vicino gli sviluppi della vicenda relativa alla discussa trasformazione dell’approdo di Talamone in porto turistico.
Porto di Talamone, primo confronto ufficiale
«Si tratta del primo, importante confronto ufficiale e pubblico – commenta il presidente di Unimpresa, Giovanna Ferrara – dopo che, a Ferragosto, l’amministrazione orbetellana, guidata dal sindaco Andrea Casamenti, ha dato il via libera a un’istanza di concessione che pare concedere una corsia preferenziale a una sola società ammessa alla gara».
«All’incontro di venerdì prossimo, il Comune sarà rappresentato dall’assessore Luca Teglia: sarà una fondamentale occasione per dare alcune, cruciali risposte e chiarimenti sulla procedura in corso. Chiediamo, pertanto, di partecipare all’incontro, così da poter rappresentare al meglio le istanze del tessuto economico locale».
Verso la concessione in blocco dell’intero porto
«L’iter avviato formalmente tra il 13 e il 20 agosto potrebbe portare, dal prossimo gennaio, la Società Porto Turistico di Talamone, i cui soci rappresentano solo il 20% degli attuali titolari delle “licenze marittime” del molo, a ricevere, in blocco, tutte le concessioni relative ai pontili; verrebbe così tagliata fuori la stragrande maggioranza di chi, oggi, opera nel porticciolo maremmano e gestisce, con soddisfazione dell’utenza, i 600 posti barca disponibili».
«L’assessore Teglia avrà la possibilità di dare, a tutti i rappresentanti del Consorzio che prenderanno parte all’incontro, le risposte alle due lettere ricevute a fine agosto, con le quali venivano da un lato sollevati alcuni dubbi sulla gara e, dall’altro, venivano chieste le ragioni che avevano spinto il Comune di Orbetello a modificare nettamente direzione rispetto al consolidato indirizzo politico».
«Da quando è stata avviata la discussione sul rifacimento del porto, alcuni anni fa, infatti, sia il sindaco sia gli assessori interessati alla vicenda si erano sempre espressi, anche pubblicamente, affinché al progetto del nuovo porto talamonese partecipassero tutti. Una promessa che era stata condivisa anche in seno al consiglio comunale e che, invece, per ragioni che, tra pochi giorni, potranno finalmente essere chiarite, è stata inspiegabilmente disattesa» aggiunge il presidente di Unimpresa.
Salviamo Talamone: «Perché gli atti del progetto sono secretati?»
Il Comitato Salviamo Talamone chiede che la giunta guidata dal sindaco Andrea Casamenti riapra senza indugi il tavolo congiunto fra tutti gli operatori della cittadina della Maremma.
«L’appuntamento del 20 settembre è, comunque, la prima risposta dell’amministrazione comunale orbetellana alle nostre denunce e ai dubbi che, assieme all’associazione nazionale Unimpresa, che ringraziamo per l’impegno profuso in queste settimane, abbiamo sollevato in merito alla trasformazione dell’approdo talamonese in porto turistico».
«Resta ancora da chiarire, però, la fondamentale questione della secretazione degli atti concernenti il progetto presentato dalla Società Porto Turistico di Talamone, il cui iter è stato avviato attorno al 20 agosto in modalità non sufficientemente trasparenti: 14 tavole su 18 della documentazione presentata non sono state pubblicate sul sito internet del Comune, per non meglio precisate ragioni di riservatezza industriale».
«La giunta Casamenti deve altresì chiarire come intende applicare il recente provvedimento del governo che ha prorogato di tre anni, al 30 settembre 2027, le attuali concessioni demaniali marittime: con la procedura in corso per il rifacimento del porto maremmano, infatti, esiste il concreto rischio che tutte le attuali “licenze” per i pontili vengano assegnate in blocco alla Società Porto Turistico di Talamone, con lo spiacevole risultato di tagliare fuori l’80% dei soggetti privati e delle società sportive dilettantistiche oggi operanti nel porticciolo in provincia di Grosseto».
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