TALAMONE. La vicenda del progetto per il porto di Talamone si infittisce sempre di più. Perché ieri, martedì 12, il Tar della Toscana ha accolto il ricorso urgentissimo presentato dall’avvocato Pierluigi Chech che, inaudita altera parte (cioè senza consultare la controparte) chiedeva una sospensiva in attesa di discutere… sulla sospensiva.
Questo perché la discussione al Tar è in programma il 21 novembre e i termini per la presentazione delle osservazioni al progetto del porto o per presentarne di alternativi scadono prima, il 18.
Il Tar ha accolto il ricorso urgentissimo, per cui fino al 21 il procedimento è sospeso.
Oggi, mercoledì 13, invece, il Comune precisa la propria posizione, chiarendo che il Difensore civico non ha “condannato” l’Amministrazione, ma l’ha solo invitata a riesaminare l’istanza di accesso agli atti.
E in tutta questa storia non manca un piccolo giallo, con un comunicato stampa arrivato martedì 12 in redazione alle 9,13 in carta intestata Consorzio Il Molo di Talamone, o almeno con il logo, tanto da farla sembrare originale, che oggi, mercoledì 13, il presidente del Consorzio, ammiraglio Sergio Biraghi, smentisce di aver inviato.
Il Tar: tutto rinviato al 21 novembre
Il ricorso urgentissimo, come detto, si basava sul fatto che, con l’udienza fissata per il 21 di novembre, non ci sarebbero stati i tempi per renderla “efficace”. Visto che i 90 giorni dalla pubblicazione dell’avviso (19 agosto) per le osservazioni sarebbero scaduti il 18, tre giorni prima.
Scrive il Tar: «Considerato che, in ogni caso, appare opportuno giungere alla camera di consiglio collegiale, già fissata, ove sarà possibile un esame complessivo della vicenda contenziosa nel contraddittorio delle parti, re aduch integra (in sostanza: per fare in modo che la decisione non comprometta la questione in discussione dinanzi al collegio), evitando quindi che il termine evocato risulti già integralmente esaurito;
accoglie l’istanza di misure cautelari provvisorie limitatamente alla sospensione dell’ulteriore decorso del termine di 90 giorni ex DPR n. 509/1997 per la presentazione di osservazioni o progetti alternativi;
rinvia alla camera di consiglio già fissata del 21 novembre 2024».
Dopo l’udienza del 21, con il contraddittorio fra le parti, il Tar deciderà se confermare o revocare la sospensiva.
Nel caso della conferma della sospensiva, tutto sarebbe rinviato all’udienza nel merito. Ci vorrà, come minimo, un anno e mezzo, forse due. Con il procedimento fermo.
Nel caso della revoca della sospensiva, il procedimento andrebbe avanti, recuperando i giorni “sospesi”, quelli dal 12 al 18. Quindi dal 21 ci sarebbero altri 6 giorni per presentare osservazioni o progetti alternativi.
Il Comune precisa: «Solo un invito a riesaminare l’istanza di accesso agli atti»
In relazione alle notizie apparse sulla stampa relativamente al provvedimento del Difensore civico in materia di accesso agli atti presentato dalla ASD Diportisti Sportivi di Talamone, l’Amministrazione comunale ritiene opportuno formulare le seguenti precisazioni:
«Il Difensore Civico, contrariamente a quel che si è letto in alcuni commenti degli interessati, non ha imposto al Comune di Orbetello l’esibizione di documenti “secretati”, non ha emesso una “condanna” in nome della trasparenza amministrativa né ha sancito il diritto dei richiedenti a ricevere la documentazione tecnica da loro richiesta, ma ha semplicemente invitato il Comune a riesaminare l’istanza dei richiedenti nel bilanciamento degli interessi di tutti i soggetti coinvolti».
«E ciò alla luce di una interpretazione estensiva della richiesta di accesso agli atti, che il Difensore civico ha ritenuto implicitamente estesa anche ad atti e documenti non specificamente indicati né richiamati».
«Il Comune di Orbetello, attenendosi al principio per cui la domanda di accesso agli atti non può essere generica, ha trasmesso tutti gli atti ostensibili specificamente richiesti».
«Il Comune non ha “secretato” alcun atto o documento, poiché tutta la documentazione ostensibile è stata pubblicata sin dal mese di agosto 2024 nella Gazzetta Ufficiale dell’Unione Europea e nella Gazzetta Ufficiale della Repubblica Italiana, si è inoltre proceduto alle pubblicazioni sul Burt e sul sito del Comune di Orbetello».
«Il provvedimento assunto dal Difensore civico non contiene alcuna “condanna” (noi non abbiamo usato questa parola, ndr) del Comune ad esibire la documentazione tecnica a corredo dell’istanza ex D.P.R. 509/1997, ma un invito a riesaminare l’istanza di accesso agli atti alla luce della interpretazione estensiva che lo stesso Difensore civico ha ritenuto di darne, ritenendola comprensiva anche della documentazione tecnica non specificamente richiesta all’Ente. Quindi, in conclusione, nessuna documentazione tecnica è stata richiesta e non c’è alcuna condanna, o imposizione da parte del Difensore civico».
Il Molo di Talamone: «Mai inviati comunicati stampa sulla vicenda»
Sulla vicenda c’è anche un piccolo giallo. Perché ieri, martedì 12, alle 9,14 è arrivata un’email con un comunicato stampa in carta intestata, molto simile a quella ufficiale e con il logo, del Consorzio Il Molo di Talamone.
Comunicato nel quale viene usata, appunto, la parola “condanna” che il Comune contesta.
Comunicato, però, anche pieno di dettagli che solo chi avesse avuto in mano il provvedimento del difensore civico avrebbe potuto conoscere.
Mancando la consueta firma del presidente, ammiraglio Sergio Biraghi, abbiamo scelto di non pubblicarla.
Tanto la notizia del provvedimento del Difensore civico l’avevamo trovata da soli.
E, oggi, ancora in carta intestata, anche se leggermente diversa dall’altra, arriva la smentita dello stesso ammiraglio Biraghi. Che scrive anche al Comune di Orbetello.
«Con la presente, quale presidente del consorzio il Molo di Talamone – scrive Biraghi -, a seguito di quanto pubblicato sulla stampa in data odierna, tengo a informarvi che il nostro consorzio si dissocia da tali articoli. Noi non abbiamo fatto alcun comunicato stampa, non abbiamo rilasciato dichiarazioni o commenti sull’accaduto».
«Pronti ad agire contro chi ha assunto ruoli che non ricopre»
«Il tutto in considerazione dei buoni rapporti sempre tenuti con codesta spettabile Amministrazione. Ci stiamo informando e nel caso agiremo contro chi ha diffuso notizie false e/o ha assunto ruoli che non ricopre, non gli competono e che possono solo danneggiare il consorzio stesso».
«Con la nostra abituale trasparenza, nell’interesse dei nostri soci, ci siamo attivati nelle opportune sedi per comprendere se il percorso intrapreso sia in linea con tutte le normative attuali. Ma solo questo e, ribadiamo, senza alcun atto di clamore mediatico».
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Direttore di MaremmaOggi. Dopo 30 anni di carta stampata ho capito che il presente (e il futuro) è nel digitale. Credo in MaremmaOggi come strumento per dare informazione di qualità. Maremma Oggi il giornale on line della Maremma Toscana - #UniciComeLaMaremma
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