GROSSETO. Se n’è andato giovedì 21 luglio, nella sua casa di Firenze, Stefano Giglio, poliziotto della questura di Grosseto, ex calciante del calcio storico fiorentino. Giocava con i rossi di Santa Maria Novella. Da qualche tempo, Giglio aveva scoperto una terribile malattia che non gli ha lasciato scampo.
A settembre, sarebbe dovuto rientrare al lavoro. Ma la malattia non gli ha lasciato scampo.
Sono i suoi colleghi, gli agenti delle volanti che con lui hanno condiviso anni di servizio, a disperarsi oggi. «Era un gigante buono», dicono.
Giglio, poco più di un anno fa, aveva cominciato ad avere qualche problema di salute. Si era sottoposto ad accertamenti e aveva cominciato così la sua lotta contro la malattia. Una lotta che però non è riuscito a vincere.
Originario di Firenze, Stefano Giglio è stato per anni in servizio in questura a Grosseto e anche durante il periodo della sua malattia, quando poteva, veniva in città dove aveva tantissimi amici. Lascia un figlio, Samuele, appena diciottenne.
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