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«Pochi agenti della stradale e mal utilizzati sull’Amiata»

L’opinione del segretario del Silp Fabbrini sulla questione sicurezza: «Ad essere sacrificata è la sicurezza sul versante Grossetano. Va istituito un commissariato a Castel del Piano» 
Il segretario del Silp Cgil Stefano Fabbrini e una pattuglia della polizia stradale

CASTEL DEL PIANO. «I furti che si sono verificati sull’Amiata – spiega Stefano Fabbrini, segretario del Silp Cgil – sono un problema diffuso e particolarmente avvertito dalla popolazione». 

Quello di cui si parla meno è come viene gestito il personale della polizia stradale della caserma di Arcidosso. «Non solo se ne parla meno, ma viene deliberatamente sottaciuto – è l’opinione di Fabbrini – il fatto che il personale della polizia stradale della caserma di Arcidosso viene prevalentemente utilizzato per coprire i turni di pattugliamento sulla E78 nel tratto Grosseto-Siena e sulla strada statale Aurelia. Scelta che penalizza naturalmente il controllo del territorio sul versante grossetano della montagna, dove invece con ogni evidenza sarebbe necessario garantire una presenza visibile più assidua».

Previsti tre pensionamenti

Dei 14 agenti attualmente in forza al distaccamento di Arcidosso nel corso del 2025 almeno tre andranno in pensione, «acuendo ulteriormente i problemi», dice Fabbrini.

«A questo inefficiente impiego del personale di polizia stradale, poi, va aggiunto il problema del declassamento della compagnia dei carabinieri di Arcidosso avvenuto qualche anno fa. A seguito del quale i colleghi dell’Arma non possono più garantire un intervento h24, dovendo intervenire dalla sede di Pitigliano – dice il segretario del Silp – Al di là delle parole d’ordine e della propaganda, in particolare nella zona dell’Amiata il tema della prevenzione dei crimini e della sicurezza viene sistematicamente sottovalutato da parte dello Stato, con gravi responsabilità del ministero dell’Interno. Scaricando sugli Enti locali problemi che non gli competono sul piano istituzionale, per quanto Comuni come quello di Castel del Piano si siano assunti l’onere di adottare il sistema di controllo dei veicoli “targa manent”. Non affrontare con forze adeguate il tema della sicurezza, oltretutto, genera il fenomeno della diffusione di sentimenti razzisti da parte di chi strumentalizza furti e rapinecommessi da stranieri». 

La proposta: «Un commissariato a Castel del Piano»

«La sottovalutazione della gravità del quadro è evidente si si considera che in una delle province più vaste d’Italia come quella di Grosseto, ad eccezione del capoluogo, non ci sono altri commissariati – dice ancora Fabbrini – A fronte di realtà come quella di Siena dove ce ne sono due. Gli unici presidi di polizia nella provincia sono infatti i distaccamenti di polizia stradale che però svolgono funzioni specifiche. Per questo – conclude Fabbrini – sarebbe auspicabile l’apertura di un commissariato per l’Amiata, con sede ideale a Castel del Piano, che garantirebbe servizi importanti a tutta l’area, soprattutto in termini di sicurezza». 

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