Pnrr, parla il presidente Ance: «Siamo molto indietro» Skip to content

Pnrr, parla il presidente Ance: «Siamo molto indietro»

L’allarme di Massimo De Blasis: «Molti lavori in Maremma, ma siamo indietro nella tempistica». I problemi a reperire la manodopera
Massimo De Blasis, presidente dell'Ance
Massimo De Blasis, presidente dell’Ance

GROSSETO. Un momento di grande preoccupazione: li definisce così, questi primi mesi dell’anno 2023, il presidente dell’Ance di Grosseto, Massimo De Blasis, eletto nell’assemblea dei soci dell’ottobre scorso, al posto di Rossano Massai, peraltro divenuto presidente regionale.

Nonostante il rapporto annuale della Camera di Commercio dica che il settore edile è stato quello trainante dell’economia grossetana, almeno nel 2022, il nuovo anno è iniziato con una serie di difficoltà che rischiano di vanificare quanto di buono fatto nell’anno concluso da poco. 

A dominare il quadro di incertezza per il presente e il futuro è prima di tutto la cancellazione del bonus, quello che era il superbonus 110, soprattutto perché l’impossibilità di scontare i crediti sta mettendo in ginocchio molte aziende e femando tanti cantieri, con inevitabili problemi sulle famiglie che pensavano di poter fare i lavori senza spendere un euro.

Altro tema che preoccupa è il nuovo codice degli appalti, “disegnato” dalla commissione speciale del Consiglio di Stato, senza un preventivo confronto con le associazioni di categoria e che, su alcuni punti, dovrebbe essere rivisto, soprattutto in vista dei primi appalti del Pnrr.

Inoltre ci sono seri problemi con il reperimento della manodopera, sempre più difficile da trovare, ma anche con alcune categorie professionali fondamentali per il settore, come per esempio i geometri.

«Accade nonostante questa professione – dice Massimo De Blasis – sia molto cambiata e sia sempre più interessante, sicura e anche tecnologica. Noi scontiamo una sorta di cattiva pubblicità, tanto che gli italiani non si avvicinano più al mestiere. E nel settore professionale le scuole non riescono a coprire la richiesta. Eppure una cosa è certa: chi esce dai geometri (ora Cat, Costruzioni ambiente e territorio, al polo Manetti Porciatti, ndr) trova subito lavoro».

Massimo De Blasis è uno che il mestiere lo conosce bene. L’azienda di famiglia, fondata dal padre Vittorio oltre 60 anni fa, e che lui guida in prima persona dal 1986, con sede a Gavorrano, ma anche a Roma e Frosinone, realizza lavori idraulici, impiantistici, edili, stradali e restauro di beni immobili sottoposti a tutela.

De Blasis: «Viviamo un momento delicatissimo»

Il momento è molto delicato – spiega il presidente – e tante imprese sono in difficoltà: «Ci sono tante aziende – spiega – che hanno iniziato lavori e ora sono in sofferenza perché non riescono più a cedere i crediti alle banche».

«Ci sono tanti cantieri fermi ai primi Sal (stato avanzamento lavori, che viene firmato dal direttore dei lavori, ndr), sia perché non ci sono i soldi per andare avanti, sia perché ci sono pesanti ritardi nelle consegne dei materiali. E per un’azienda rischiare di chiudere perché non arrivano i suoi crediti, è davvero brutto. Si stima siano 90mila le aziende in difficoltà a livello nazionale, tante anche in Maremma».

Un problema che si riverbera sui condomini, quindi sulle famiglie: «Tanti lavori sono stati fatti proprio perché era stato assicurato che sarebbero stati a costo zero, anche se la filosofia del superbonus doveva essere, oltre al rinnovo del patrimonio edilizio e l’efficentamento energetico, quella di favorire le fasce meno abbienti della popolazione. E ora proprio quelle vanno in difficoltà. Come Ance crediamo che una soluzione vada trovata».

De Blasis: «Pnrr, siamo molto indietro»

Adesso, però, dovrebbero arrivare i primi lavori del Pnrr, ce ne sono tanti previsti anche in Maremma.

«Sì, ci sono molte cose in arrivo, ma in tante zone siamo in ritardo. Molte amministrazioni comunali scontano le difficoltà di gestione di più appalti insieme. Serve un’accelerata. La Provincia ha fatto partire i primi cantieri, ma l’impressione è che non sia rimasto molto sul territorio, in termini di appalti. Peraltro adesso è in arrivo il nuovo codice degli appalti».

Un testo redatto da una commissione speciale del Consiglio di Stato. Si spera che, almeno, venendo dai massimi giudici amministrativi, sia costruito per evitare la maggior parte dei contenziosi al Tar.

«Lo stiamo valutando in questi giorni, perché contano di farlo entrare in vigore già a metà aprile. Il problema è che, nel momento della stesura, non c’è stato un confronto preventivo con le associazioni di categoria e gli enti appaltanti. Ed è un codice complesso, con oltre 40 allegati. L’impressione è che ci siano molte cose da cambiare».

Ma al nuovo codice, in stretta relazione con il Pnrr, è legata una bella fetta del futuro economico dell’Italia: «Ci si gioca il futuro dell’Italia su queste cose. Eppure alcuni cantieri del Pnrr rischiano di partire con le vecchie regole, altri con le nuove. Alcuni aspetti non ci convincono, speriamo di ottenere alcune modifiche».

 

Autore

  • Direttore di MaremmaOggi. Dopo 30 anni di carta stampata ho capito che il presente (e il futuro) è nel digitale. Credo in MaremmaOggi come strumento per dare informazione di qualità. Maremma Oggi il giornale on line della Maremma Toscana - #UniciComeLaMaremma

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