CAMPAGNATICO. Prima sarebbe stato tolto il cartello installato dalla precedente amministrazione comunale di Campagnatico nella piazza della frazione che invitava i giovani e i meno giovani ad evitare rumori molesti, soprattutto la sera, poi sarebbe stato messo mano al regolamento comunale, per aumentare i giorni della sagra. Ad Arcille, uno dei feudi del neoeletto sindaco Elismo Pesucci, il pomo della discordia è di nuovo la sagra. A sollevare un polverone sono stati i consiglieri di Insieme per Campagnatico, l’ex primo cittadino Luca Grisanti, Marco Cinelli e Claudio Gabbolini.
Schiamazzi e pallonate fino a notte fonda
C’è una lettera, inviata da parte di alcuni abitanti della frazione ai consiglieri di opposizione, che denuncerebbe il disagio vissuto da chi abita ad Arcille. E che denuncia: «Schiamazzi, urla e musica a tutto volume fino a notte tarda, bambini che giocano a pallone importunando persone e rompendo vari oggetti e che rispondono a chi li riprende che loro possono fare ciò che vogliono perché glielo ha detto loro il sindaco. E chi c’è dietro a tutto questo? Il Pesucci e chi sennò? Non appena divenuto sindaco ha fatto da sindaco togliere il cartello che era stato collocato dalla vecchia amministrazione nella piazza di Arcille con il quale si invitava al rispetto di basilari e civili regole di comportamento per il quieto vivere di tutti – scrivono – Come a dire che ognuno può fare quello che vuole, senza regole e in barba al rispetto per gli altri».
La questione della sagra di Arcille e della struttura che l’amministrazione comunale di Campagnatico concede al Comitato di festeggiamenti è al centro della polemica. «Pesucci ha usato durante tutta la campagna elettorale, e tutt’ora usa, la struttura – dicono – come se fosse cosa sua».
Il giallo delle pulizie dopo la festa
Il 14 giugno non sarebbe passata inosservata la presenza degli operai della Campagnatico servizi srl, società partecipata al 100% dal Comune, per ripulire l’intera area dopo che aveva ospitato la festa della vittoria del sindaco. «Gli operai erano lì per pulire l’area senza il consenso del presidente della Campagnatico Servizi Srl – scrivono ancora – e assolutamente fuori da ogni regola, perché quegli operai li paghiamo tutti noi cittadini con le nostre tasse e ci sembra a dir poco inopportuno che siano stati mandati a pulire le risulte della festa elettorale del Pesucci in una zona privata».
Organizzazione ossessiva e maniacale di sagre e eventi: è questo secondo il gruppo di abitanti di Arcille che ha scritto la lettera ricevuta dall’opposizione, il problema che la frazione sta di nuovo vivendo. E la prova sarebbe anche nella modifica del Regolamento delle sagre, che era stato approvato dalla vecchia amministrazione e che regolamentava i tempi e i periodo di svolgimento, eliminando ogni restrizione in modo da poter e fare sagre quasi ininterrottamente e senza il minimo controllo di tempi, modi e rispetto delle regole.
«Il suo interesse nell’essere presente e gestire ogni associazione del territorio direttamente o attraverso suoi familiari o suoi fedelissimi fino a firmarsi coordinatore della chiesa per organizzare un pranzo, rievocando una festa non più celebrata da anni, qualche domanda ce la fa sorgere – aggiungono – Sicuramente lui risponderà di essere un paladino del volontariato, ma francamente la versione ci convince molto poco, anzi questa sua ossessione, questa sua mania qualche sospetto ce lo insinua».
Strada chiusa fino a metà ottobre
C’è poi lo stop alla circolazione delle auto verso la piazza fino a metà ottobre, con cadenza quindicinale, per permettere lo svolgimento delle sagre. Stop messo nero su bianco con un’ordinanza della polizia municipale che ogni giorno decreta la chiusura al traffico in piazza a partire dalle 14. «Chi ha bisogno della farmacia – scrivono – non può arrivare in piazza, così some se qualche anziana vuole essere accompagnata a farsi i capelli». Problema, questo, che sarebbe stato sollevato proprio dalla parrucchiera della frazione.
«Tutte le volte che ci sono queste manifestazioni viene chiusa la strada e la mattina presto ci sono spesso le transenne in mezzo alla strada perché nessuno le toglie e i posti per i disabili vengono occupati dai giostrai – scrivono ancora – Nessuna regola viene osservata, si potrebbe andare avanti chissà per quanto ad elencare storture e violazioni di norme o, se non proprio violazioni, escamotage per aggirare le norme. Vengono impiegati decine e decine di “volontari” come addetti alla cassa, alla cucina, ai tavoli, al bar, alle pulizie, sono grandi e bambini che spesso in maniera spontanea parlano di compensi ricevuti per invogliarli a fare i “volontari”. Ma è tutto regolare? Chi deve controllare ? Possibile stare in un FarWest?».
L’attacco dell’opposizione
Mentre gli abitanti di Arcille che hanno protestato chiedono più controlli, i consiglieri della lista Insieme per Campagnatico, tornano all’attacco. «Durante il nostro mandato – dicono – avevamo fatto un regolamento che riguardasse la durata e lo svolgimento delle sagre ma è sempre stato cercato ogni escamotage possibile per aggirarle, costringendoci addirittura ad interrompere una sagra per qualche giorno perché logicamente non erano stati rispettati i previsti tempi di durata – dicono – Nel 2020 a causa del Covid, decidemmo con una delibera consiliare e su indicazione anche della Prefettura, di annullare tutte le sagre nel nostro territorio. Tutte le associazioni del territorio (di Marrucheti, Montorsaio e Campagnatico) furono totalmente d’accordo con questa scelta mentre l’Associazione Festeggiamenti di Arcille scatenò l’inferno».
Alcuni componenti dell’associazione, entrarono in aula durante il consiglio comunale per protestare: all’ordine del giorno c’era l’approvazione del divieto.
«Ci uniamo al gruppo di cittadini di Arcille che ci ha contattato e chiediamo a gran voce – dicono – un controllo delle istituzioni competenti sulle varie problematiche rappresentate, essendo l’amministrazione comunale di Campagnatico in evidente conflitto di interessi nella vicenda».
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