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Piatti di Pirite, la cena dei minatori apre Girogustando

La cena Piatti di Pirite negli ex Bagnetti di Gavorrano il 26 giugno, unirà all’enogastronomia una full immersione nel passato minerario della nostra terra
Mercoledì 26 la grande cena Piatti di Pirite, l'anteprima di Girogustando
Mercoledì 26 la grande cena Piatti di Pirite, l’anteprima di Girogustando

GAVORRANO. Una cena esperienziale, un tuffo nel passato minerario delle Colline Metallifere. La cena Piatti di Pirite che si svolgerà negli ex Bagnetti di Gavorrano il 26 giugno, sarà un vero e proprio evento che unirà all’enogastronomia una full immersione nel recente passato minerario della nostra terra.

«Questo evento speciale unisce le eccellenze enogastronomiche ad una particolarità del territorio quale il mondo delle miniere – dice Riccardo Breda, presidente della Camera di commercio della Maremma e del Tirreno –. In linea con la filosofia che da sempre anima questo storico progetto, Piatti di Pirite è un’anteprima della rassegna Girogustando all’interno di Vetrina Toscana, il ricco calendario di eventi che prenderà il via dal 26 giugno».

La cena aprirà Girogustando, la rassegna enogastronomica realizzata da Cat Confesercenti Toscana, con Confesercenti Grosseto, Camera di Commercio della Maremma e del Tirreno attraverso Vetrina Toscana, il progetto di Regione e Unioncamere Toscana che promuove ristoranti e botteghe che utilizzano i prodotti del territorio.

Ogni appuntamento di Girogustando vedrà protagonista un ristorante della Maremma, con un ristorante ospite.

Sette ristoratori per Piatti di Pirite

Piatti di pirite si discosta però parzialmente dal format classico: i ristoratori saranno sette, la cena sarà preceduta da alcune visite guidate, e verrà servita nel caldaino di metallo che era il contenitore in cui le mogli davano il pranzo al marito che lavorava in miniera.

«Questa cena sarà un cumulo di emozioni – racconta il direttore provinciale di Confesercenti Andrea Biondi -, perché offre un valore aggiunto a livello esperienziale. I commensali potranno visitare il museo in galleria del parco minerario di Gavorrano e chiederemo alle guide nella narrazione di soffermarsi sul pasto dei minatori che certo che non avevano la mensa. Questa cena è stata resa possibile anche grazie al patrocinio del comune di Gavorrano, e la collaborazione dell’associazione ristoratori di Gavorrano e della Pro loco».

«Dopo la visita guidata al museo in galleria e la passeggiata al Teatro delle rocce, alle 20 ci sarà l’aperitivo con i vini dell’azienda La Pierotta attraverso al collaborazione con il Consorzio tutela vini di Maremma. I piatti saranno inseriti all’interno del caldaino, che poi resterà ai commensali come ricordo. Tra l’altro ringraziamo il Parco nazionale delle Colline Metallifere per averci messo a disposizione le loro guide per le visite».

Mondei: «Vorremmo che diventasse un appuntamento fisso»

Francesca Mondei, assessore del comune di Gavorrano che ha patrocinato l’iniziativa precisa: «Ci teniamo che questa sia una prima edizione: vorremmo diventasse un appuntamento fisso. Ci piace l’idea di fare da collante per tutti i soggetti del territorio. Il turismo esperienziale si sta affermando e questo evento è un primo passo. L’idea è quella di creare un legame emotivo tra persona e territorio andando a rievocare la tradizione culinaria di questa terra. Negli ultimi anni abbiamo lavorato sull’idea di far conoscere Gavorrano all’esterno: vogliamo mettere insieme i nostri prodotti tipici e le nostre bellezze».

«Ho notato, nella mia esperienza ventennale di guida, che quando i turisti arrivano è difficile che restino indifferenti – afferma Fabiola Favilli presidente del Parco minerario Colline Metallifere – e questa è un’iniziativa perfetta che abbraccia vari ambiti: l’enogastronomia, la nostra storia, la nostra natura, un territorio che non ci siamo fatti scippare dall’industria, oltre alla collaborazione tra più soggetti. Per questo dico “Buona la prima” e spero che questa esperienza si ripeta il prossimo anno».

«Da 24 anni Vetrina Toscana, il progetto della Regione, in collaborazione con Unioncamere, racconta l’aspetto culturale dell’enogastronomia. I legami con l’arte, il paesaggio e con la storia, perché i nostri piatti tradizionali fanno parte della nostra identità – affermano da Vetrina Toscana -. Un evento incentrato sulla cucina dei minatori è sicuramente un bel modo per raccontare una parte importante del “vissuto” di questo territorio. La collaborazione di così tanti cuochi, impegnati in un racconto “corale”, incarna lo spirito della rete di Vetrina Toscana che promuove il turismo enogastronomico attraverso la regia di Toscana Promozione Turistica coadiuvata da Fondazione Sistema Toscana».

«Sono orgoglioso perché c’è la possibilità di far conoscere il modo di cucinare dei ristoratori della zona, per far sentire le qualità in cucina di tutti – afferma Sandro Signori presidente dell’associazione ristoratori -. Sono figlio e nipote di minatori e questo mi emoziona: far mangiare nel caldaino le nostre pietanze è una cosa unica. Il caldaino era qualcosa che veniva portato da casa e magari, il giorno di festa, c’era qualcosa di particolare come capiterà la serata della cena».

E questo qualcosa, magari a Natale o nei giorni di festa poteva essere il tortello maremmano, che farà parte del ricco menù della serata.

«Il tortello veniva preparato nelle ricorrenze festive – racconta Massimiliano Mei, presidente dell’associazione per la tutela e la promozione del tortello maremmano – presentarlo in questa occasione mi fa particolarmente piacere. Abbiamo avviato un percorso di valorizzazione che speriamo ci porti all’Igp».   

Per prenotare: 0564-438811 0566-263319

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