Pescano nella riserva di Giannutri, denunciati | MaremmaOggi Skip to content

Pescano nella riserva di Giannutri, denunciati

Trecento metri di reti davanti all’isola in piena area protetta. Il presidente Sammuri: «Segnalate a noi, non postate sui social»
L'imbarcazione sanzionata davanti a Giannutri
L’imbarcazione sanzionata davanti a Giannutri

GIANNUTRI. Avevano calato 300 metri di reti davanti a Giannutri, in piena riserva naturale, quindi in un’area interdetta alla pesca.

Domenica 1 ottobre, al termine di un’operazione il cui inizio era scattato nella tarda serata del giorno precedente, le vedette della Guardia di finanza della sezione operativa navale di Porto Santo Stefano, hanno individuato e successivamente fermato e sanzionato come da norme in vigore, il comandante di un’imbarcazione da diporto battente bandiera extra UE per aver violato le stringenti restrizioni che regolano le attività all’interno del Parco nazionale dell’Arcipelago toscano nell’Isola di Giannutri (DPR 22.07.1996) comprese il transito, la sosta e la pesca.

Gli stessi militari hanno altresì rimosso e posto sotto sequestro tre tese di reti da posta per un totale di circa 300 metri, calate in piena zona 1 del Parco Nazionale (riserva integrale). Le stesse verranno messe a disposizione dell’Autorità giudiziaria per gli accertamenti ritenuti opportuni.

Parte delle reti sequestrate
Parte delle reti sequestrate

Sammuri: «Grazie della segnalazione e grazie a chi ha operato»

Il presidente del Parco Nazionale Giampiero Sammuri ha immediatamente ringraziato le forze dell’ordin.

«Faccio i complimenti al reparto operativo aeronavale della Guardia di finanza, con particolare riferimento al reparto di Porto S. Stefano, per il brillante intervento e ringrazio i cittadini che ci hanno segnalato la presenza dell’imbarcazione in zona 1».

E il presidente invita a segnalare alle autorità, non a postare sui social…

I pescatori di frodo gettano le reti davanti a Giannutri (una delle foto postate sui social)
I pescatori di frodo gettano le reti davanti a Giannutri (una delle foto postate sui social)

«Rivolgo solo l’invito, in casi analoghi, a segnalare eventuali infrazioni solo al  Parco e alle forze dell’ordine, perché l’improvvida diffusione di tali informazioni con le indagini in corso potrebbe rendere meno efficaci le attività investigative».

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