GROSSETO. Per l’area Peep nella zona di Villa Pizzetti la Corte d’Appello di Firenze è stata chiara. Ha respinto il ricorso di una quarantina di proprietari, condannandoli a pagare anche le spese legali, circa cinquemila euro ciascuno.
La notizia è stata una doccia fredda per i cittadini.
Tra i primi a commentare c’è Stefano Rosini, uno dei consiglieri Pd al Comune di Grosseto.
«Oramai è evidente, a questo punto, come gli argomenti di campagna elettorale del centrodestra fossero quanto meno inopportuni, per non dire privi di fondamento» – dice dal suo blog.
«Le dichiarazioni fatte negli anni anche a mezzo stampa sono chiare – prosegue – E come ha ricordato anche l’ex consigliere Pd Mascagni su Facebook, le scelte fatte a suo tempo, nel 2005 quando fu approvato il piano per gli alloggi economici, forse sono all’origine del problema. E nel 2005 non c’era Bonifazi. Quando poi ad amministrare ci fu il Pd, cercammo soluzioni che parlavano di alleggerimento del carico alle famiglie, rateizzazione. Ma non promettemmo l’impossibile».
«Ma al di là di questo – continua Rosini – le dichiarazioni di quella che è l’attuale maggioranza alla guida della città, a partire dal 2016 promettevano interventi risolutivi. Sembrava tutto già fatto. Se cerchiamo online “peep rossi” se ne trovano diverse di promesse. Poi però non è stato fatto nulla in sostanza, e dopo 6 anni tocca comunque ai cittadini pagarne i risultati, purtroppo».
«La demagogia può servire a vincere le elezioni, ma mostra i suoi limiti quando si va al governo – conclude sul blog Rosini – Qualcuno di quelli che avevano promesso se ne andrà a Roma, visti i risultati elettorali. Il peggio rimane ai cittadini e alle famiglie sulle quali è caduta l’ennesima tegola, persone verso le quali esprimo la mia più sincera solidarietà».
L’assessore Rossi risponde
Fabrizio Rossi non ci sta alle dichiarazioni di Rosini, e non fa attendere la sua risposta: «Non trovando nuovi argomenti su cui attaccarmi, Rosini torna ad affrontare uno dei suoi “cavalli di battaglia” alimentando soltanto illusioni tra i cittadini che pretende erroneamente di rappresentare e che probabilmente utilizza solo per ottenere visibilità».
Rossi gli ricorda che più volte questa amministrazione comunale ha chiarito i suoi dubbi sul ricorso relativo all’area Peep Pizzetti. «Addirittura “rispolvera” gli articoli del 2016, estrapolandoli dal contesto di appartenenza pur di mettermi in cattiva luce. A cosa può portare tutto questo? Solamente a creare ulteriore confusione su un caso finito in tribunale su cui a più riprese i giudici si sono espressi dichiarando infondati i ricorsi contro l’amministrazione, così come accaduto anche sull’ultimo».
Rossi richiama alla memoria il 2013, ricordando a Rosini quando stava in maggioranza. «Tutti sanno che la torbida vicenda era stata denunciata dal sottoscritto nel lontano anno 2013. Sotto il suo naso venne fatto il pasticcio. Le responsabilità non furono certo del Comune, ma delle cooperative che, negli anni, non avevano ben chiarito quale fosse il conguaglio da pagare, riversando sugli ignari cittadini il costo finale esorbitante del prezzo del terreno».
«Fin dal 2016 attenti sull’area Peep»
«Nel luglio 2016, come siamo abituati a fare fin dal primo giorno all’amministrazione di questa città – precisa Rossi – la vicenda aveva avuto tempestivamente tutte le nostre attenzioni, con il via libera anche alla formazione di una commissione d’indagine straordinaria (presieduta da un consigliere comunale del Movimento 5 Stelle a dimostrarne l’imparzialità) che potesse far luce su eventuali aspetti da chiarire: dall’approfondimento era emerso che il Comune di Grosseto aveva svolto correttamente il proprio ruolo nella vicenda Peep Pizzetti».
«Nessuno di quelli che ha fatto ricorso ha ottenuto sentenza favorevole»
«Dopo il responso – ricorda Rossi – mi ero attivato con gli istituti di credito affinché chi non fosse stato in grado di pagare il conguaglio dovuto fosse trattato dalle banche a tassi agevolatissimi. Molti cittadini purtroppo, magari invitati improvvidamente da qualche epigono grillino a proseguire contro quanto ormai pareva ovvio, hanno proseguito nei ricorsi contro l’amministrazione anziché contro le cooperative, che avevano omesso nei contratti con i cittadini il reale costo da sostenere. Ebbene, non c’è stato nessuno che si sia rivolto alla giustizia ordinaria che abbia ottenuto una sentenza favorevole».
«Questa amministrazione a più riprese ha messo in guardia gli sfortunati protagonisti della vicenda da certi sobillatori che, per altri interessi, hanno convinto gli acquirenti a fare ricorsi ad oltranza alimentando il miraggio che alla fine non vi fosse da pagare niente. Purtroppo – conclude Rossi – ce ne dispiace, la magistratura ha confermato quanto noi avevamo già ipotizzato dopo la relazione della commissione d’inchiesta. Lo sbadato consigliere Rosini, in cerca di visibilità con scarsi risultati, la smetta di seminare superficialità e invettive sconclusionate, e prima di parlare si documenti».
Autore
-
nasce dall'idea di Guido Fiorini e Francesca Gori Notizie in tempo reale, turismo, economia, sport, enogastronomia, ambiente, informazione MaremmaOggi il giornale on line della Maremma Toscana - #UniciComeLaMaremma
Visualizza tutti gli articoli