GROSSETO. La “fava” della campagna di sensibilizzazione del Comune sui parcheggi per disabili e per donne in gravidanza, quelli gialli e quelli rosa, finisce anche su Commenti Memorabili, la pagina Facebook con oltre 4 milioni di followers. I redattori di Commenti seguono la nostra città con attenzione, del resto.
«Come già altre volte in passato – scrivono -, Grosseto raggiunge nuovamente alti livelli di memorabilità con questo avviso alla cittadinanza». E giù migliaia di “mi piace”, centinaia di commenti e condivisioni. (QUI il post).
Si sa, il web e i social funzionano così. Alimentano il commento facile, a volte eccessivo, al punto che sono molti quelli che si creano profili “fake” ad hoc per alimentare il proprio narcisismo, spesso convinti, e sbagliano, di non essere rintracciabili.
Commenti Memorabili aveva già ospitato Grosseto in altre occasioni, dalla grottesca situazione dei pali in mezzo alla strada a Braccagni fino agli addobbi di Natale come spermatozoi.
La città divisa, ma il risultato è ottenuto
Grosseto è città che ama dividersi sui temi, anche se non sempre sono grandi temi. Ma mentre per la vicenda dell’asterisco e dei gestori dei musei le posizioni erano nette, con centrosinistra e opposizione compatti a criticare e centrodestra e maggioranza a difendere, anche se non sempre con convinzione, Fondazione Grosseto cultura, in questo caso la divisione è trasversale.
Da una parte e dall’altra c’è chi critica, sulla linea “messaggio grezzo, ci facciamo sempre riconoscere”, e c’è chi apprezza la “forza” del messaggio, in fondo non così diverso nei toni da altri usati in campagne di sensibilizzazione. O in alcune pubblicità, come quella recente di Elio e le Storie Tese per un conto corrente bancario che canta “Senza fare un… tasso”.
Ma una cosa al messaggio va riconosciuta: ha centrato nel segno.
Spesso le campagne di sensibilizzazione servono più a dare visibilità a chi le fa che ad ottenere risultati concreti. Finiscono il loro effetto poche ore dopo la conferenza stampa di presentazione, quella con i sorrisi e i loghi in mano. Si stampano un po’ di opuscoli, qualche post sui social e poi tutti la dimenticano.
Stavolta la città non parla d’altro, una parte offesa e sdegnata, una parte convinta che il messaggio funzioni.
Ma tutti, in fondo, d’ora in poi si sentiranno un po’ “fava” a parcheggiare in uno stallo per disabili.
LEGGI ANCHE
Autore
-
Direttore di MaremmaOggi. Dopo 30 anni di carta stampata ho capito che il presente (e il futuro) è nel digitale. Credo in MaremmaOggi come strumento per dare informazione di qualità. Maremma Oggi il giornale on line della Maremma Toscana - #UniciComeLaMaremma
Visualizza tutti gli articoli