ORBETELLO. La sua voce inconfondibile, da oltre 20 anni, ogni 15 agosto, accompagna il Palio marinaro di Porto Santo Stefano. E si diffonde via satellite dovunque ci sia un appassionato della manifestazione simbolo dell’estate argentarina. 

Paolo Mastracca, giornalista e commentatore televisivo, quest’anno, per la prima volta ha accompagnato anche la serata conclusiva del 52° Carnevaletto da tre soldi a Orbetello, domenica 13 marzo. Sul palco insieme al presidente dell’omonima associazione, Giorgio Stefanizzi, ha presentato lo show finale, con vincitori e i premi speciali. Mettendoci tutta la passione che lo contraddistingue.

Così, uno dei premi è andato anche a lui. Una targa in argento, che l’associazione ha voluto assegnargli per ringraziarlo del contributo alla riuscita della serata.

«Confesso che salire sul palco e sentire il grande entusiasmo che saliva dalla piazza mi ha emozionato», dice Mastracca. «È stata la mia prima volta al Carnevaletto, un’esperienza che mi ha riempito di gioia. Ringrazio Giorgio Stefanuzzi che mi ha voluto omaggiare con questo riconoscimento, ma il merito della riuscita della serata va tutto a lui, vero mattatore sul palco, e all’impeccabile organizzazione. Io ero la sua spalla», conclude Mastracca.

Nel 2019 è arrivato il Guzzo d’oro 

Non è la prima volta che Paolo riceve un premio. Nel 2019 è stato insignito del Guzzo d’oro, il riconoscimento istituito dall‘Ente Paolio marinaro dell’Argentario per rendere omaggio alle persone che hanno contribuito, con passione e impegno, a valorizzare la manifestazione.

E Paolo Mastracca di passione ce ne ha messa davvero tanta in 20 anni di telecronache al cardiopalma, accompagnate da interviste, commenti e approfondimenti.

La voce del Palio è lui, ribattezzato per l’occasione “Il Galeazzi del Palio marinaro”, in riferimento alla storica telecronaca di Giampiero Galeazzi nella gara che regalò l’oro olimpico ai fratelli Abbagnale, nel 1988 a Seoul. 

Come il mitico Galeazzi, anche Mastracca resta senza fiato all’ultimo colpo di remi. «La passionalità delle gente e del tifo mi coinvolge e mi lascio trasportare. E confesso che il calore degli orbetellani, domenica sera, non è stata da meno», conclude.