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I padri carmelitani lasciano Marina di Grosseto

Il 5 marzo la Messa di saluto col vescovo Giovanni. La Diocesi sta attraversando un momento di difficoltà: tanti parroci stanno guidando più chiese, i seminaristi sono solo otto
I padri carmelitani a Marina di Grosseto

MARINA DI GROSSETO. Domenica 5 marzo il vescovo Giovanni sarà nella parrocchia di Marina di Grosseto per presiedere la Messa nella quale i Frati Carmelitani della Provincia di San Giuseppe (sud Kerala, India) daranno il loro saluto alla frazione balneare.

Vi erano arrivati nel 2008, subentrando ai confratelli carmelitani toscani, i quali – a fronte del calo di vocazioni – non riuscivano più ad assicurare un adeguato servizio pastorale in una realtà che in estate vede decuplicare le presenze.

Dopo quindici anni la convenzione tra la Provincia carmelitana del sud Kerala e la Diocesi di Grosseto cessa, dunque, i suoi effetti e i quattro padri attualmente a servizio della frazione (e anche della parrocchia di Vetulonia) saranno destinati dai loro superiori ad altri incarichi.

Il momento di difficoltà della Diocesi

«Indubbiamente – dice il vescovo Giovanni – non è un momento semplice per la Diocesi. Marina e Vetulonia si aggiungono, infatti, alla lista di parrocchie che negli ultimi mesi hanno visto il venir meno di un sacerdote o perchè defunto (come nel caso degli Olmini) o perchè ritiratisi per età (Buriano, Casotto Pescatori). Senza contare che alcuni sacerdoti reggono più parrocchie e che altri versano in condizioni di salute, che rendono già ora precario il loro servizio. Questa, però, è la situazione all’interno della quale siamo chiamati a restare ancorati alla promessa di Gesù: sono con voi tutti i giorni. E noi ci crediamo fermamente e non ci abbattiamo. Abbiamo la grazia di avere otto seminaristi e soprattutto dobbiamo avere fede e pregare perché il Signore della messe mandi nuovi operai. Il che non significa solo nuovi preti, ma una consapevolezza nuova in tutto il popolo dei battezzati, affinché sappiamo rispondere come popolo a queste nuove situazioni che ci si presentano. Il Vescovo non ha la bacchetta magica, ma soprattutto non è un uomo solo al comando! È il pastore di un gregge, nel quale tutti possono condividere la loro fetta di corresponsabilità».

«Salutiamo, dunque, con affetto e riconoscenza i Carmelitani indiani, eredi dei confratelli toscani che a Marina di Grosseto operavano dalla metà degli anni ’50. In questi mesi saranno i frati francescani a farsi carico, provvisoriamente, anche del servizio di questa realtà parrocchiale, in vista di scelte che prenderemo. Tuttavia, come si fa in famiglia, è bene che tutti siano consapevoli che – come si dice – la coperta è corta e che c’è, a partire dai preti, da ripensare il modo con cui sinora abbiamo potuto condurre la vita nelle parrocchie. Ci stiamo riflettendo seriamente, ma anche serenamente, perchè non si tratta di rispondere in termini di efficientismo, ma di fede».

Un po’ di storia

La presenza dei Frati Carmelitani nella diocesi di Grosseto risale alla metà degli anni ’50 del ‘900, quando l’allora Provinciale della Toscana, in cerca di una località  marittima dove fondare una casa per la salute di quei religiosi che necessitavano del mare, si rivolse alla diocesi di Grosseto.

Il vescovo Paolo Galeazzi fu ben lieto di accogliere una comunità di Carmelitani Scalzi, cui affidò la cura pastorale della Parrocchia di Marina di Grosseto da pochi anni costituita. 

I primi due religiosi – padre Clemente e padre Dionisio – giunsero in Maremma il 25 ottobre 1952.

Il 5 aprile 1954 venne dedicata la nuova chiesa e consacrato l’altare. Il 29 novembre 1958, dopo un solenne rito di benedizione celebrato dal Provinciale p. Giacomo di S. Anna, i tre padri della comunità presero possesso della nuova canonica edificata sullo stile di minuscolo convento, su progetto dell’architetto Ganelli. Poco dopo nacquero il centro sociale e la sala cinematografica. La sala, costruita su progetto dell’architetto Mario Nieri, fu inaugurata il 30 giugno 1960. Il centro sociale invece cominciò a funzionare nell’estate del 1972. Nello stesso anno il parroco padre Clemente fu sostituito da padre Roberto Boschi, tuttora vivente (risiede nel convento carmelitano di Pisa). Incominciò una nuova era durante la quale i superiori e i parroci che si succedettero, intensificarono il cammino di evangelizzazione introducendo il movimento neocatecumenale.

In seguito alla decisione presa dal Capitolo Provinciale dei Carmelitani toscani di ritirarsi dalla Maremma (2008), il convento e la parrocchia di Marina di Grosseto sono state offerte alla Provincia indiana del Sud/Kèrala che ha accettato l’offerta e vi ha inviato suoi religiosi, che vi hanno operato finora.

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