PITIGLIANO. «Sei un morto che cammina, inutile alla società», «Morirai di sporco, spero presto per te» e ancora «Morite, l’ultimo e poi via». Queste sarebbero le frasi che Carmine Battiloro, Mirko Tosi, Marinela Ciasar e altri quattro operatori socio sanitari avrebbero detto a 21 ospiti di una casa di riposo nel viterbese, nell’Alta Tuscia, a Latera. Gli anziani sarebbero stati maltrattati, picchiati e insultati dai sei.
Oggi, giovedì 23 gennaio, si è tenuto l’interrogatorio da parte del gip, durante il quale il pitiglianese di 23 anni, Carmine Battiloro, si è avvalso della facoltà di non rispondere. Le accuse arrivano da alcuni ex dipendenti della struttura, che avrebbero denunciato i maltrattamenti nell’aprile 2024. Da qui sono partite le indagini dei carabinieri di Capodimonte e poi gli arresti dei carabinieri della compagnia di Montefiascone e del Nas di Viterbo.
Il 23enne rimane in carcere
Battilloro è uno dei tre operatori socio sanitari finiti in carcere e le accuse verso i sei sono di maltrattamenti e di violenza sessuale. Gli operatori socio-sanitari avrebbero picchiato, insultato e minacciato gli anziani ospiti della casa di riposo. In un caso uno di loro avrebbe preso un anziano per il collo e lo avrebbero minacciato di morte. Momenti di terrore immortalati dalle telecamere installate dai carabinieri.
Indagini, coordinate dal pm Flavio Serracchiani, che hanno portato all’arresto di Battiloro, Tosi e Ciasar e altri 3 operatori socio-sanitari che sono stati sospesi, due per un anno, con l’aggiunta di interdizione alla professione socio sanitaria, e uno per 6 mesi.
I sette operatori avrebbero legato gli anziani ai letti con delle bende, qualcuno anche per 24 ore, e avrebbero somministrato loro degli ansiolitici. Uno degli indagati avrebbe anche abusato sessualmente di un’anziana. Le immagini delle telecamere mostrerebbero una casa di riposo degli orrori, dove gli aguzzini avrebbero distrutto psicologicamente e fisicamente le loro vittime.
Battiloro, difeso dall’avvocata Ylenia Porciani del foro di Viterbo, si è avvalso della facoltà di non rispondere ed è stato riportato di nuovo in carcere.
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Collaboratrice di MaremmaOggi. Amo le bollicine, rigorosamente in metodo classico; il gin e credo che ogni verità meriti di essere raccontata. Non bevo prosecco e non mi piacciono né i prepotenti né le ingiustizie. Maremma Oggi il giornale on line della Maremma Toscana - #UniciComeLaMaremma
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