PIOMBINO. Fissata per il 22 aprile la conferenza dei sindaci e della Società della Salute da parte della presidente Sandra Scarpellini. Alla riunione sarà affrontato il caldo tema dell’organizzazione dell’ ospedale unico, presenti anche i vertici dell’Asl provinciale con la presidente Maria Letizia Casani.
I ritardi della Regione
La proposta era stata presentata in un documento a firma di tutti i sindaci presenti nella conferenza già nel luglio del 2023, ma che poi non ha trovato la dovuta considerazione. Il presidente Eugenio Giani dopo l’incontro con i sindaci del 12 novembre scorso non è più intervenuto sull’argomento.
«Forse non si è accorto che ormai i ritardi nella riorganizzazione hanno compromesso tutto il sistema – si legge in una nota del Comune – compresi i servizi essenziali. La Lista Ferrari sindaco e tutta la maggioranza del comune di Piombino, sindaco in testa, non ha mai calato i livelli di attenzione con iniziative ed impegno per portare avanti le istanze di una riqualificazione dell’ospedale. In questo inizio di legislatura sono state presentate due mozioni a firma della maggioranza, che inspiegabilmente il PD non ha votato».
Ferrari: «I medici non si trovano»
Non è concepibile per Ferrari che la Regione Toscana, a cui spetta il totale controllo di spesa e programmazione del comparto sanità, continui ad ignorare le esigenze del territorio.
«Non possiamo assolutamente transigere sugli investimenti decisi unanimemente nel 2023 dai sindaci delle Valli Etrusche. Senza tali risorse la sopravvivenza dell’ospedale unico è seriamente compromessa con gravi danni dei cittadini – dice il primo cittadino – Inutile che la Regione si nasconda dietro la difficoltà nel reperire personale disponibile, in realtà, i sanitari non ci vogliono venire, o addirittura scappano, per le condizioni in cui verte tutto l’ambito territoriale. Inconcepibile investire quasi mezzo miliardo per il nuovo ospedale di Livorno, limitrofo al comparto di Pisa con il fiore all’occhiello della struttura di Cisanello, abbandonando a se stessa il resto della provincia».
Emergenza cardiologia e pronto soccorso
Distante 90 km da Livorno ed oltre 70 da Grosseto, l’ospedale di Piombino, senza reparti attrezzati ed adeguati, costringe i cittadini ad un rischio maggiore rispetto a quelli che vivono nella Toscana centrale.
«Promesse disattese, il pronto soccorso sta ancora aspettando ed altri reparti come la cardiologia oramai sono in totale dismissione. La Regione è in netto ritardo – concludono – ma non si può trattare di solo ritardo: a pensar male si fa peccato ma a volte ci si azzecca. È arrivato il momento di mettersi ad un tavolo e definire il futuro dell’ospedale unico, non si può più aspettare, ma soprattutto non possiamo permettere che la periferia della provincia di Livorno sia considerata la Cenerentola della sanità toscana».