PITIGLIANO. La decisione dell’apertura dell’ospedale di comunità Covid a Pitigliano, è arrivata dopo un fine settimana segnato dalle polemiche e dalle proteste. Ad assestare il colpo di coda sono stati i sindaci di Pitigliano e di Sorano, Giovanni Gentili e Pierandrea Vanni, che avevano già espresso la propria contrarietà.
Pur essendo il loro parere non vincolante i sindaci hanno ricordato al direttore generale che l’ospedale di Pitigliano, per la presenza del solo reparto di medicina, per come sono dislocati i vari servizi e per le caratteristiche stesse dell’edificio diventa di fatto ospedale Covid con tutte le inevitabili conseguenze a iniziare dalla sospensione dei ricoveri in medicina.
Per quanto riguarda il futuro del reparto di medicina, nel prendere atto positivamente della decisione del direttore generale di indire il concorso per direttore del reparto «ricordiamo nuovamente che non ha nessun medico interno in servizio – dicono i due primi cittadini – L’unico rimasto si è dimesso in questi giorni. È una situazione che va avanti da molto tempo e che la Asl sembra sottovalutare. Tutto il nostro impegno sarà rivolto, anche nelle sedi competenti, perché appena ci saranno le condizioni sia chiusa l’attività Covid e definito con certezza il futuro delle attività dell’ospedale di Pitigliano, che non può essere “riscoperto” dalla Usl quando ci sono situazioni di emergenza».
Autore
-
nasce dall'idea di Guido Fiorini e Francesca Gori Notizie in tempo reale, turismo, economia, sport, enogastronomia, ambiente, informazione MaremmaOggi il giornale on line della Maremma Toscana - #UniciComeLaMaremma
Visualizza tutti gli articoli