GROSSETO. È stata una festa il compleanno dell’ospedale di Grosseto, 60 anni esatti, voluto anche grazie a un ministro della sanità fiorentino, Luigi Mariotti, scomparso 20 anni fa. Ma è stata una festa caratterizzata anche dallo scontro, consumato sul palco degli interventi, fra il sindaco di Grosseto, Antonfrancesco Vivarelli Colonna e il presidente della Regione, Eugenio Giani.
Scontro nato dopo la lettera, inviata dai sindaci dei tre Comuni capoluogo dell’Asl Sud Est, Grosseto, Siena ed Arezzo, e da altri dell’area vasta (Bibbiena, Campagnatico, Follonica, Monte Argentario, Orbetello, Roccalbegna, Scarlino, Monticiano), lo scorso 24 ottobre allo stesso presidente.
Era da pochi giorni uscita la notizia delle dimissioni del direttore generale Antonio D’Urso, destinato a ricoprire un ruolo di prestigio a Trento, e i sindaci, che la notizia l’avevano appresa dai giornali, peraltro arrivata da Trento e non dall’Asl Sud Est, chiedevano maggior coinvolgimento nella scelta della nuova direzione. La lettera non ha mai avuto risposta.
Il sindaco: «Neppure consultati per la scelta del direttore generale»
E il sindaco, dal palco, ha approfittato dell’occasione per dirlo con forza al governatore Giani.
«Non vogliamo certo scegliere noi il nome – ha detto il sindaco – questo è compito del presidente Giani. Ma almeno vogliamo essere consultati. Su questo caro presidente mi hai un po’ deluso. Siamo stati tutti presi di sorpresa dalla partenza di D’Urso. Non sarebbe dovuto servire scrivere una lettera per essere chiamati in causa. Rossi, con cui c’era meno amicizia che con Giani, ci chiamò prima di fare la sua scelta. Forse non ti sono più simpatico, caro Eugenio Giani. Ti vedo andare dappertutto, ma nel Comune di Grosseto non vieni mai».
E ancora: «Ci troviamo ancora di fronte a una decisione calata dall’alto. In una gestione della Regione che è Firenze-centrica. Capisco che lì ci siano il 60% dei voti, ma non va bene così».
Giani: «Espressioni fuori luogo, consulterò tutti e 99 i sindaci»
Al sindaco ha subito replicato, un po’ stizzito, il governatore Giani: «Queste sono espressioni fuori luogo del sindaco, certe parole sono da momenti elettorali, dobbiamo fare squadra. Ma gli rispondo guardandolo negli occhi. Ringrazio Antonio D’Urso per il suo lavoro. Fino al 1° dicembre il direttore generale è lui. In questo periodo ascolterò non 11 sindaci, ma tutti e 99. Dal 2 dicembre comunicherò la mia scelta».
IL VIDEO – L’intervento del sindaco e le interviste
La festa per i 60 anni del Misericordia
Polemica e scontro istituzionale a parte, il 60° compleanno del Misericordia è stato una festa.
L’ospedale Misericordia è la «casa» della sanità pubblica della Maremma. Questo lo spirito che ha guidato le celebrazioni dei 60 anni dalla posa della prima pietra dell’ospedale di Grosseto.
A riaffermare questo principio sono state le autorità intervenute, dal presidente della Regione Toscana Eugenio Giani, all’assessore regionale al Diritto alla salute, Simone Bezzini, insieme al direttore generale Asl Tse Antonio D’Urso, al sindaco di Grosseto, nonché presidente di Coeso, Antonfrancesco Vivarelli Colonna, all’europarlamentare Francesco Torselli e al Ministro della Salute Orazio Schillaci che ha inviato un videomessaggio.
Il benvenuto di Dentamaro, poi Vanessa Incontrada e Giuliano Ferrara
A dare il benvenuto a tutta la platea nell’auditorium del «Misericordia» è stato il direttore del presidio ospedaliero Michele Dentamaro che ha illustrato i progressi realizzati in termini di servizi, strutture e professionalità dell’ospedale di Grosseto.
È stato quindi Umberto Carini a ripercorrere la storia della sanità maremmana e la genesi della costruzione del nuovo ospedale. La mattina è proseguita con i saluti dell’attrice e presentatrice Vanessa Incontrada, che ha voluto esprimere parole di apprezzamento per il personale sanitario del Misericordia: «Questo giorno è per loro».
Il giornalista Giuliano Ferrara ha ricordato e condiviso con il pubblico la sua esperienza come paziente al Misericordia: «Io sono molto più vecchio di questo ospedale e anche grazie a questo ospedale ho incontrato professionisti capaci e rassicuranti e quando, dopo un intervento, mi resi conto che mi avevano rasato la barba, subito pensai che mi avessero regalato anche il tempo per farla ricrescere».
Nel corso della mattinata anche un momento di ricordo di una grande benefattrice dell’ospedale Misericordia, Raffaella Carrà. Presenti in sala Sergio Japino e il figlio Gianluca Pelloni Bulzoni.
La tavola rotonda moderata da Barbara Palombelli
Interessanti gli scambi nella tavola rotonda moderata da Barbara Palombelli con Nicola Draoli presidente ordine degli Infermieri, Paola Pasqualini presidente ordine Medici e Odontoiatri, Venere Coppola per l’ordine delle Ostetriche, Jacopo Zanardi presidente ordine dei Farmacisti, Michela Franceschini per l’ordine TSRM e Renato Fortunato Tulino direttore del dipartimento di Medicina Generale Asl Tse.
Nella mattinata che la presentazione del libro di Cristina Gimignani «Maremma bianca, 60 anni di buona sanità», l’intervento di Massimo Bergamasco, professore ordinario della Scuola Superiore Sant’Anna Pisa su Ospedale e metaverso, oltre ad un annullo postale celebrativo.
Nel pomeriggio la cittadinanza ha potuto prendere parte all’iniziativa «Ospedale aperto» e alle dimostrazioni di chirurgia robotica. Le iniziative proseguono anche nella giornata di domenica 17 novembre, a partire dalle ore 10 con la piantumazione dell’albero sul luogo della posa della prima pietra.
D’Urso: «Ospedale frutto di alleanza fra pubblico e benefattori locali»
«L’ospedale Misericordia di Grosseto rappresenta il frutto di un’alleanza civile, quella fra l’iniziativa statale, quella degli enti locali e quella altrettanto significativa dei benefattori locali – ha dichiarato il direttore generale Asl Tse, Antonio D’Urso – già al tempo, nell’impronta genetica di questo punto di riferimento, si cimentano l’azione pubblica e quella privata che ancora oggi, da una parte attraverso l’azione dei professionisti e dall’altra con l’apporto delle associazioni di volontariato, rende l’ospedale di Grosseto la casa di tutte le persone bisognose di cure».
Giani: «Qui punte di vera eccellenza»
«È per me un piacere ed un onore rappresentare la Toscana – ha detto il presidente della Regione, Eugenio Giani – in questa due giorni di celebrazioni e festeggiamenti per i 60 anni del presidio ospedaliero di Grosseto. In questo arco di tempo questa struttura è cresciuta, così come tutta la sanità toscana, fino a raggiungere punte di vera eccellenza, come nel caso della chirurgia robotica, campo nel quale Grosseto rappresenta un riferimento a livello italiano. Ma l’ospedale Misericordia, con l’insieme di strutture collegate, rappresenta anche un sicuro punto di riferimento per tutta la Maremma e per la Toscana meridionale. Buon anniversario a tutti».
Bezzini: «Futuro di crescita per la sanità maremmana»
«È giusto celebrare questi primi sessanta anni – ha aggiunto l’assessore regionale al diritto alla salute, Simone Bezzini – di una storia di grande significato e di accompagnare la sanità maremmana forti del percorso fatto fin qui, orgogliosi del suo presente e nella continua ricerca di garantirle un ulteriore futuro di crescita, attenti a conservarne, perché così vogliamo fare, il carattere specialistico, nel quadro di un sistema sanitario regionale che vogliamo, pubblico, universale e in grado di curare tutti coloro che vi si rivolgono con fiducia, fornendo ad ogni cittadino la professionalità che i nostri operatori sanitari garantiscono ogni giorno».
Il ministro Schillaci: «Professionisti competenti e umani»
Nel suo video intervento, il ministro della Salute, professor Orazio Schillaci, ha ringraziato tutto il personale sanitario dell’ospedale Misericordia: «In questi 60 anni – ha detto nel videomessaggio il ministro – la struttura ha saputo crescere e innovarsi grazie al contributo di professionisti competenti ed umani. È diventata il punto di riferimento per la salute e il benessere della comunità grossetana e di tutto il territorio maremmano. I cambiamenti epidemiologici, demografici e sociali intervenuti ci chiedono di portare avanti un processo radicale e coraggioso di modernizzazione del nostro servizio sanitario nazionale».
Il sindaco Vivarelli Colonna: «Questa è un’eccellenza, ma va risolta la carenza di personale»
«Il Misericordia è luogo di eccellenza: merito dei medici e di tutto il personale sanitario, professionisti che operano con spirito di sacrificio, impegno e determinazione. Lo fanno nonostante le scelte infelici fatte da una politica troppo spesso miope e incline a volte a produrre cambiamenti eccessivi e distorsioni, altre volte schiava dell’immobilismo e della conservazione dello status quo. Lo fanno nonostante una cronica carenza di personale che dev’essere risolta. Nella nostra sanità servono più medici, più infermieri, più personale. Dobbiamo ascoltare l’allarme lanciato da chi nella sanità ci lavora e dagli stessi cittadini che lamentano liste d’attesa interminabili e disservizi dovuti alla cronica carenza di organico ospedaliero».
Torselli: «Da qui partono le sfide del futuro»
Il deputato al Parlamento Europeo, Francesco Torselli, ha espresso parole di ringraziamento per il percorso compiuto fino ad oggi: «Ringrazio per l’opportunità di presenziare ad un momento così importante e partecipato per la comunità tutta. Questo ospedale non è solo un’eccellenza a livello regionale, ma rientra in una dimensione nazionale sanitaria che l’Europa tutta guarda con ammirazione. Da luoghi di eccellenza come questo partono le sfide che ci attendono nel futuro prossimo: dalla robotica alla medicina di ultima generazione, al tema, importantissimo, dell’invecchiamento della popolazione alle nuove cronicità ed al mutamento dei bisogni specifici della salute».
Valeri: «Siamo un’eccellenza nazionale»
«È un’occasione molto importante con numerose autorità per questa celebrazione dei 60 anni – dichiara la direttrice amministrativa Antonella Valeri – Un occhio al passato per tutti i professionisti a cui va il nostro ringraziamento, ma un occhio anche al presente e al futuro perché rispetto a 60 anni fa tanto è cambiato e adesso questo ospedale è un’eccellenza nazionale».
De Luca: «Punto di riferimento anche per i turisti»
«Questa giornata segna un punto di unità fra l’ospedale e la comunità locale – dichiara la direttrice sanitaria, Assunta De Luca – Questo è il luogo di riferimento di tantissimi turisti che ogni estate affollano la maremma. Negli ultimi tempi abbiamo dato spazio a processi di umanizzazione dei percorsi di cura all’interno dell’ospedale, con migliore segnaletica e nuovi ambienti, abbiamo migliorato le prese in carico dal territorio, consentendo alle persone un accesso più facile alle cure, rendendo questo ospedale sempre più vicino alle persone».
Dentamaro: «È anche la festa di tutti i professionisti»
«Una giornata importante di ringraziamento e anche di festeggiamento per tutti i professionisti sanitari che garantiscono attraverso il loro lavoro quotidiano un’assistenza sanitaria di eccellenza per la popolazione della Maremma e non solo. Questa occasione è anche per ringraziare tutto il mondo della sanità grossetana sempre in prima linea, sempre al fianco della cittadinanza. Ringrazio tutte le persone intervenute, fra i quali gli ex primari e i direttori generali, sanitari e amministrativi della Regione Toscana. Un grazie in particolare l’istituto alberghiero Leopoldo di Lorena per la collaborazione nella realizzazione dell’evento», dichiara il direttore di presidio Michele Dentamaro.
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Direttore di MaremmaOggi. Dopo 30 anni di carta stampata ho capito che il presente (e il futuro) è nel digitale. Credo in MaremmaOggi come strumento per dare informazione di qualità. Maremma Oggi il giornale on line della Maremma Toscana - #UniciComeLaMaremma
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