Orbetello, torna l'invasione dei moscini: «Così non possiamo lavorare» | MaremmaOggi Skip to content

Orbetello, torna l’invasione dei moscini: «Così non possiamo lavorare»

Torna l’invasione dei moscini, in particolare ad Orbetello Scalo. Diego Casati, del bar Italia: «Costretti a tenere le luci spente anche quando siamo aperti»
L'invasione di moscini all'esterno del bar Italia ad Orbetello Scalo
L’invasione di moscini all’esterno del bar Italia ad Orbetello Scalo

ORBETELLO SCALO. Quella dei moscini a Orbetello è un’invasione. Dopo i problemi in laguna il proliferare di questi insetti è una conseguenza. E chissà che, dopo, non tocchi di nuovo ai ragni. È il ciclo della natura, in fondo.

Abbiamo incontrato Diego Casati, titolare del bar Italia, per discutere della difficile situazione che la sua attività sta vivendo a causa, appunto, dell’invasione dei moscini, un problema che continua a tormentare Orbetello, in particolare la zona di Orbetello Scalo

Moscini, problema che crea preoccupazione

Diego, la situazione dei moscini a Orbetello Scalo sembra peggiorata nelle ultime settimane. Cosa sta succedendo?

«Purtroppo è così, la situazione è peggiorata nell’ultimo mese. Giorno dopo giorno, i moscini sono aumentati e, nonostante tutti i tentativi, non abbiamo visto alcun miglioramento. Non ci sono stati interventi o soluzioni concrete per ridurre il problema. È chiaro che un intervento immediato è più che necessario, perché la situazione è diventata insostenibile. E non basta un’azione temporanea, c’è bisogno di qualcosa di duraturo, specialmente considerando le difficoltà che abbiamo con la laguna e con gli insetti che ne conseguono». 

Diego Casati, al centro con la barba, con lo staff del bar Italia ad Orbetello Scalo
Diego Casati, al centro con la barba, con lo staff del bar Italia ad Orbetello Scalo

I danni economici e di immagine

Dal punto di vista economico, come sta impattando questa invasione?

«Il danno economico è rilevante, ma non si tratta solo di soldi. C’è un danno d’immagine per Orbetello. Chi viene da fuori e si trova di fronte a locali chiusi o che lavorano con le luci spente, come spesso ci sta capitando in questo periodo, pensa di essere in qualche luogo sperduto. Di sera, dopo il tramonto, siamo costretti a lavorare con le insegne spente e con le luci molto soffuse, altrimenti i moscini invadono tutto».

«E poi c’è il problema della pulizia: ogni giorno puliamo tutto, soprattutto nella zona del bancone e della parte enoteca, dove abbiamo tante bottiglie in vista. E poi, quando arriva il tramonto, siamo punto e a capo, con i moscini che tornano in massa»-

Hai notato un miglioramento in questi ultimi giorni?

«Devo dire che stanotte, forse grazie alla tramontana e al primo fresco, la situazione è leggermente migliorata, ma è solo un piccolo sollievo. Non possiamo basarci sul vento per lavorare, serve una soluzione stabile. Noi abbiamo una clientela che si aspetta di trovarci aperti e operativi tutti i giorni, ma se vedono il locale al buio, la gente si preoccupa e potrebbe pensare il peggio. Abbiamo sempre lavorato con continuità e vorrei che fosse così anche in futuro».

Si cercano risposte dalle istituzioni

Hai avuto contatti con le autorità locali dopo le tue segnalazioni?

«Ho parlato con il delegato ed ex senatore Roberto Berardi e mi ha garantito un intervento celere per risolvere la situazione qui a Orbetello Scalo. Ho fiducia nelle istituzioni e nel Comune, perché in passato, quando abbiamo avuto bisogno, sono sempre intervenuti. Mi auguro che lo facciano anche questa volta, non solo per il mio locale, ma per tutta la zona, che ha bisogno di un po’ di respiro»

Diego, il tuo è un appello più che una critica, giusto?

«Esattamente. Non voglio puntare il dito contro nessuno, ma è un grido d’aiuto. Dal 2006 gestisco questo bar e ci tengo a portarlo avanti nel migliore dei modi. Questa è la mia attività, e con i problemi che abbiamo non posso permettermi di abbassare la guardia. Tutti i giorni investo tempo e denaro in questa attività, siamo diventati un punto di riferimento ad Orbetello Scalo».

«Non posso permettere che cause terze, ambientali, che possono e devono essere risolte, possono inficiare il lavoro di anni, il futuro mio e della mia famiglia».

Autore

  • Vittorio Patanè

    Redattore di MaremmaOggi. Per me scrivere è uno strumento di verità, di bellezza, è di liberta, un mezzo per esprimere ciò che altrimenti rimarrebbe inespresso. Maremma Oggi il giornale on line della Maremma Toscana - #UniciComeLaMaremma

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