ORBETELLO. Nella cittadina lagunare c’è chi lavora per mandare la giunta Casamenti a casa. Le ultime problematiche sulla laguna e l’invasione dei moscerini con tutto quello che si portano dietro sembra aver rinvigorito l’opposizione, che ora prepara il ribaltone. Che poi ci riesca è un altro discorso, ma le grandi manovre sono partite.

La scadenza naturale della legislatura è nel 2027, come a Grosseto.

I problemi si accumulano e l’opposizione sembra  pronta a farsi avanti, dopo qualche tempo si è fatta più attiva, più presente nella vita politica cittadina.

Saranno le elezioni regionali vicine, sarà la voglia di dimostrare che la sinistra ad Orbetello è presente. Sta di fatto che dopo mesi il Pd insieme alle altre forze di opposizione stanno “alzando la voce”.

La domanda che sorge spontanea, per dirla alla Marzullo è: chi sarà la persona che si metterà a capo della coalizione di centrosinistra,  chi sarà il volto della sfida al centrodestra per le prossime elezioni ? E soprattutto… da dove arriverà?

L’idea: prendere un pezzo della maggioranza

Sulle pagine social, tra i vicoli della laguna si mormora che il Pd locale, primo partito dell’opposizione alle ultime Europee, stia valutando un’opzione inusuale: candidare un esponente dell’attuale maggioranza.

Dopo sette anni di amministrazione Casamenti, con una giunta sempre compatta e senza strappi, si pensa che uno di loro possa essere il nuovo volto del centrosinistra. Trasformismo o harakiri politico? Ora, proviamo a immaginare la scena. Un assessore o un consigliere di Casamenti si sveglia una mattina, si guarda allo specchio e dice: “Sai cosa? Da oggi sono progressista”.

Tra le voci più insistenti, quella che dice ci sarebbero abboccamenti dal centrosinistra locale per offrire la candidatura a sindaca a una donna della maggioranza. Nel centrodestra sono due le donne, Chiara Piccini e Maddalena Ottali. Su quest’ultima è da tempo che si vocifera, e anche il sindaco Casamenti ha avuto modo di smentire categoricamente queste eventualità, visti  i rapporti che esistono tra loro. Lo stesso si può dire di Chiara Piccini.

Comunque questa non sarebbe la prima volta che una giunta di sinistra viene appoggiata da elementi del centro destra “trafugati”.

Marco Capitani, conoscitore della vita politica lagunare di questi anni , lo ricorda, perché il dibattito è partito. E  non verte solo su chi sia la possibile persona pronta al grande  salto, ma anche sugli sviluppi che questo comporterebbe nello scacchiere politico lagunare.

«Ricordo – dice Capitani – che nella vittoria della Paffetti, unica parentesi di centrosinistra negli ultimi sei lustri, fu determinante la “transumanza” di voti di Carlo Vaselli e Marcello Stoppa, (Polis e Nuovo Millennio)».

Il dibattito è aperto

Naturalmente, stiamo parlando di  illazioni, che però stanno trovando sempre più conferme. Se risponderanno al vero o meno presto lo sapremo, perché spesso certe voci tendono ad autoalimentarsi, rimbalzando da un social ad un altro, da un cellulare e un gruppo Whatapp all’altro. Ma ad oggi, questo è quello che in laguna si vocifera e neanche tanto sottovoce.   

Va anche rimarcato che in molti pensano che  se il Pd e il centrosinistra vogliono davvero rappresentare un’alternativa, devono trovare la loro leadership tra chi ha sempre condiviso quei valori e non tra chi, fino a ieri, difendeva l’attuale amministrazione. Le vie tortuose, si sa, raramente portano alla meta. Meglio una strada chiara, diretta.