Uccisa al piano terra della villa
È stato un processo indiziario quello che si è celebrato nel tribunale di Grosseto, dov’è stato condannato all’ergastolo Antonino Bilella. Il custode agrigentino era stato accusato di aver ucciso la donna e di averne fatto sparire il cadavere, che non è mai stato ritrovato.
L’omicidio sarebbe avvenuto proprio al piano terra della villa, dove la donna era stata chiamata quella mattina proprio da Bilella. Lei, probabilmente, voleva mandarlo via, non essendo soddisfatta del lavoro svolto nella tenuta e stanca dei suoi continui approcci e delle sue attenzioni morbose.
Bilella si era invaghito della Benetti, lo aveva dimostrato in varie occasioni, seppur goffamente, tentando di regalarle un anello d’oro, comprandole fiori, invitandola a mangiare il gelato. La cercava decine di volte al telefono, con vari pretesti.
Lei lo aveva sempre rifiutato. Forse lo ha fatto anche la mattina della scomparsa, o forse gli ha detto che non voleva più che lui stesse a Villa Adua e Bilella si è sentito perso. Ma come l’ha uccisa e con quale arma è ancora un mistero. Ancora, anche dopo la sentenza della Cassazione, che ha confermato l’ergastolo al custode.
Secondo le indagini dei carabinieri, Bilella avrebbe ucciso la donna nell’appartamento della villa. Poi avrebbe caricato il suo corpo nell’auto dov’è stata trovata quella traccia di sangue che lo ha incastrato.
I terrerni attorno alla villa venduti a una società
Dopo che il tribunale ha dichiarato la morte presunta di Francesca Benedetti, Villa Adua è passata ai figli della donna, Giulio ed Eleonora. Così i figli hanno deciso di vendere il podere, cioè i terreni attorno alla villa, alla società agricola Potassa srl che ha acquistato gli 11 ettari di terreno per 130.000 euro.
Al contratto, stipulato di fronte al notaio Sergio Graziosi di Follonica, è allegato anche il certificato di morte di Francesca Teresa Benetti. La data di morte è quella del 4 novembre 2013, il giorno in cui è scomparsa dopo essere stata proprio a Villa Adua. La località della morte però, non è riportata sul certificato rilasciato dal Comune di Follonica: al suo posto c’è scritto “non conosciuto”.
Autore
-
Redattrice di MaremmaOggi. Da bambina avevo un sogno, quello di soddisfare la mia curiosità. E l'ho realizzato facendo questo lavoro, quello della cronista, sulle pagine di MaremmaOggi Maremma Oggi il giornale on line della Maremma Toscana - #UniciComeLaMaremma
Visualizza tutti gli articoli