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Occhi di gatto: «Altro che Mao. Il Comune chiude le colonie feline»

Occhi di gatto scrive alla Baccetti chiedendo la convocazione della commissione: «Stanno chiudendo le colonie feline. Volontari lasciati soli a gestire il problema»
Gatti randagi in città
Gatti randagi in città

GROSSETO. L’associazione Occhi di gatto non ci sta. E protesta per la situazione dei gatti randagi in città, oltre 3000, a fronte di sole 600 sterilizzazioni effettuate.

Inoltre – dicono – il Comune sta chiudendo alcune colonie feline.

Per questo, a margine della cerimonia della premiazione per “Il mio Mao”, scrivono una lettera alla presidente della III commissione consiliare “Affari animali” Simonetta Baccetti, e, per conoscenza, ai consiglieri membri della III commissione, Ludovico Baldi, Manuele Bartalucci, Rita Bernardini, Cecilia Buggiani, Gabriella Capone, Marilena Del Santo, Amedeo Gabbrielli, Giacomo Gori, Lorenzo Lauretano, Carla Minacci, Valerio Pizzuti, Gino Tornusciolo.

Chiedono una commissione consiliare aperta alla partecipazione delle associazioni per la tutela degli animali ed il contrasto del randagismo felino.

«Per un Mao che si celebra – dicono – ce ne sono centinaia abbandonati in città».

Occhi di gatto: «Il Comune chiude le colonie feline»

«Altro che “Il mio Mao”! – scrivono da Occhi di gatto – L’Amministrazione comunale di Grosseto sta chiudendo alcune colonie feline e sta rifiutando il censimento di altre; un ostacolo alle attività dei volontari che cercano di aiutare tanti altri gatti “Mao”, lontano dai riflettori».

«È quanto ci viene segnalato da alcune custodi di colonie feline, recapitandoci le lettere e le determinazioni dirigenziali prodotte negli ultimi mesi dal Comune di Grosseto».

Affrontare l’emergenza randagismo felino

L’associazione Occhi di Gatto rinnova «l’appello urgente al Comune di Grosseto affinché affronti l’emergenza randagismo felino e adotti misure concrete per la tutela di tutti gli animali».

«Secondo i dati ufficiali, nel 2023 sono stati censiti oltre 3.200 gatti liberi a fronte di soli 600 interventi di sterilizzazione da parte dell’Asl. Nel 2024 la situazione è ulteriormente peggiorata, con un incremento significativo del numero dei gatti da sterilizzare e delle cucciolate abbandonate. Il 2025 non sarà da meno».

«Sono trascorsi tre mesi dalla manifestazione di protesta sotto al municipio ma, nonostante i ripetuti appelli delle associazioni di volontariato, l’Amministrazione comunale non ha ancora adottato misure adeguate per arginare questa emergenza. Il peso della gestione degli animali randagi continua a ricadere esclusivamente sui volontari, ormai allo stremo delle forze e costretti a sostenere ingenti spese personali per garantire cure e sterilizzazioni».

Baccetti convochi la commissione

«Per queste ragioni chiediamo alla presidente Simonetta Baccetti di convocare con urgenza la III commissione consiliare in modalità aperta alla partecipazione di tutte le associazioni di tutela degli animali operanti sul nostro territorio – di cui alleghiamo l’elenco ed i riferimenti – insieme all’assessora, al dirigente e alla funzionaria dell’ufficio affari animali, con un ordine del giorno che preveda:

  1. la verifica sul rispetto della normativa vigente in materia di colonie feline;
  2. la modifica e l’aggiornamento del regolamento comunale per la tutela degli animali, che in alcuni punti appare in contrasto con la normativa vigente (attraverso la redazione di una proposta di deliberazione consiliare);
  3. l’impegno del sindaco e della giunta a promuovere una efficace campagna di sterilizzazione dei gatti liberi e di proprietà, in modo da contrastare il proliferare del randagismo (attraverso la redazione di una mozione consiliare);
  4. l’individuazione di locali adeguati per il ricovero temporaneo e lo stallo dei gatti in difficoltà, oltre a risorse economiche per le cure veterinarie (attraverso la redazione dei relativi atti amministrativi);
  5. l’istituzione della Consulta per gli animali, per garantire un dialogo costante tra l’Amministrazione e le associazioni che operano sul territorio, attraverso la presa in esame della proposta di deliberazione consiliare di iniziativa popolare già depositata presso gli uffici del Comune di Grosseto;
  6. la raccolta e la discussione di proposte per il benessere dei cani e la tutela della fauna selvatica presente sul territorio comunale, al fine di garantire un’adeguata protezione e gestione di tutte le specie animali.

L’emergenza non può più aspettare. Se il Comune non adotterà misure concrete nei tempi più brevi possibili, saremo costretti ad intraprendere nuove azioni per portare questa grave situazione all’attenzione dell’opinione pubblica e delle istituzioni competenti».  

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