GROSSETO. La “super Luna del Castoro” sarà l’ultima delle quattro previste per il 2024: si potrà osservare la sera del 15 novembre, e dalle 22.30 chi lo vorrà potrà farlo con un collegamento in diretta via internet, con il commento dell’astrofisico Gianluca Masi.
Perché si chiama super Luna
La Luna sarà piena circa 34 ore dopo il suo passaggio al Perigeo (alla minima distanza dalla Terra a circa 360.109 km. La distanza media è invece di poco più di 384 mila km.
La Luna sarà così un pò più vicina, più luminosa e un po’ più grande del solito.
La sovrapposizione tra Luna piena e il passaggio al Perigeo viene popolarmente indicata come “super Luna”.
Un termine che in sé non ha alcuna valenza scientifica: in astronomia infatti, si preferisce parlare di Luna piena al Perigeo, ma senza dubbio l’appellativo di “super Luna” ha un fascino particolare.
Masi: «Un’occasione per scoprire il fascino del cielo»
Proprio Masi è ormai un’ospite fisso in molte trasmissioni, specialmente sulla Rai, per spiegare cosa avviene nel cielo: dall’aurora Boreale alla super Luna.
«Quella offerta dalla super Luna è una preziosa occasione per invitare a recuperare, la consapevolezza del paesaggio del cielo – ha detto l’astrofisico Gianluca Masi – per il grande pubblico anche dalla città, di solito poco favorevole per la visione delle stelle a causa dell’inquinamento luminoso».
Proprio Masi, responsabile del Virtual Telescope Project con il suo telescopio di meno di due metri di diametro è riuscito a riprendere un quasar (un nucleo galattico attivo che ospita un buco nero super massiccio in accrescimento), oltre le lunghezze d’onda del visibile. Ed è pronto anche a far vedere la super Luna.
Grazie alle condizioni uniche della volta celeste mancianese è stato ottenuto un risultato di rilevanza internazionale e l’astrofisico Masi, con l’Amministrazione comunale sta lavorando per tutelare proprio quel cielo, un unicum nel panorama nazionale e non solo, un luogo dove è possibile vedere le stelle come le vedevano gli antichi.
Il potente occhio del telescopio
«Mai prima d’ora un telescopio di meno di due metri di diametro si era spinto così lontano nello spazio e indietro nel tempo – ha spiegato Gianluca Masi – Nell’aprile 2024 il nostro team aveva diffuso un altro eccezionale risultato, l’osservazione del quasar più lontano rilevabile alle lunghezze d’onda della radiazione visibile».
«A ottobre è stata compiuta un’altra impresa ancor più memorabile, l’osservazione del quasar PSO J006.1240+39.2219, nella costellazione di Andromeda e più lontano del quasar visto ad aprile. Questo oggetto è così distante che la sua luce, osservata oggi dalla terra, è partita 12,9 miliardi di anni fa, quando l’universo aveva 800 milioni di anni, contro l’età attuale stimata in 13,7 miliardi di anni. L’osservazione di simili oggetti estremi presenta una doppia difficoltà: si tratta di sorgenti eccezionalmente deboli, data l’immensa distanza dalla Terra, che non si rivelano nel visibile, bensì nell’infrarosso».
Osservazioni con un telescopio di solo 350 mm di diametro, e stato possibile solo grazie alla purezza del cielo notturno di Manicano.
«A nostra conoscenza, mai un telescopio dal diametro inferiore ai 180 centimetri si era spinto così in profondità nello spazio e nel tempo – ha aggiunto Masi – noi ci siamo riusciti. La nostra osservazione, a quanto ci risulta, è inoltre la più profonda mai effettuata da uno strumento operante dal territorio italiano. Frutto del Virtual Telescope Project, a cui contribuisce significativamente la qualità del sito osservativo di Manciano, il più puro da inquinamento luminoso dell’Italia peninsulare».
L’orgoglio del sindaco di Manciano Morini: «Masi appassionato professionista»
«Gianluca Masi è un’eccellenza del settore – ha detto Mirco Morini sindaco di Manciano – il nostro cielo, come diciamo da tempo, deve essere tutelato perché è veramente un patrimonio non solo per noi che viviamo a Manciano ma per tutti e per la ricerca scientifica. A nome di tutta l’amministrazione e della mia comunità ringrazio Gianluca di cuore, che oltre ad essere un eccellente e appassionato professionista è una persona meravigliosa che ama il nostro territorio».
La “super Luna” è sia la Luna piena che la Luna nuova, a patto che si verifichi con il nostro satellite prossimo alla minima distanza dalla Terra. La Luna nuova non è però visibile nel cielo. L’unica super Luna osservabile è dunque quella piena (a meno che non si verifichi un’eclissi di Sole in corrispondenza della “super Luna” nuova, come accadde nel marzo del 2016). Nel 2024 le superlune sono ben nove: quattro piene e cinque nuove.
«La prossima “super Luna” apparirà circa il 5% più grande e un pò più luminosa della media – ha aggiunto Masi – ma solo un osservatore esperto potrebbe, forse, rendersene conto. Si tratta di variazioni tutt’altro che eclatanti, e tuttavia aggiungono fascino all’evento».
La super Luna del 15 novembre sarà ospite delle stelle dell’Ariete e del Toro, costellazioni collocate nella metà settentrionale dello Zodiaco.
Come vedere la super Luna in diretta con il telescopio
Il Virtual Telescope Project riprenderà e mostrerà in diretta la super Luna del Castoro con i suoi strumenti installati a Manciano, con il commento dell’evento dell’astrofisico Gianluca Masi a partire dalle ore 19.30. La partecipazione è gratuita collegandosi al sito https://www.virtualtelescope.eu.
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Giornalista di MaremmaOggi. Ho iniziato a scrivere a 17 anni in un quotidiano. E da allora non mi sono mai fermato, collaborando con molte testate: sport, cronaca, politica, l’importante è esagerare! Maremma Oggi il giornale on line della Maremma Toscana - #UniciComeLaMaremma
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