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Nuovo vescovo in Maremma: le 2 domeniche di ingresso

Il 1° marzo don Bernardino Giordano sarà ordinato vescovo. Il 23 e il 30 marzo prenderà possesso di Orbetello e Grosseto
Il vescovo Bernardino Giordano prende possesso della Diocesi il 23 e il 30 marzo
Il vescovo Bernardino Giordano prende possesso della Diocesi il 23 e il 30 marzo

GROSSETO. Due date da cerchiare di rosso nei calendari delle Chiese sorelle di Pitigliano e Grosseto: 23 e 30 marzo. Due domeniche nelle quali le due diocesi unite in persona episcopi accoglieranno il loro nuovo pastore Bernardino Giordano.

Le date degli ingressi sono state concordate nei giorni scorsi dallo stesso vescovo eletto, che al convento dei Passionisti, a Monte Argentario, ha incontrato per la prima volta i collegi dei consultori delle due diocesi. Nella fase di transizione tra il congedo di un vescovo e l’arrivo del nuovo, l’unico organismo che – per diritto canonico – resta operativo in una diocesi è il collegio dei consultori. Ed è per questo che il vescovo eletto ha desiderato avere questo incontro, servito soprattutto a conoscersi reciprocamente, ad iniziare un dialogo e a preparare i passi verso l’accoglienza.

23 marzo ad Orbetello, 30 marzo a Grosseto

Dunque, nel pomeriggio di domenica 23 marzo il vescovo eletto prenderà possesso della cattedra della diocesi di Pitigliano-Sovana-Orbetello, secondo modalità e orari che saranno resi noti nelle prossime settimane. Il 30 marzo, la domenica successiva – cosiddetta “laetare” perchè segna l’avvicinamento alla Pasqua – il vescovo eletto Bernardino prenderà possesso della cattedra di Grosseto. Da quel momento sarà a tutti gli effetti pastore e guida di entrambe le diocesi maremmane.

Come da rito, sia a Pitigliano che a Grosseto, a presiedere la prima parte della liturgia sarà il cardinale Augusto Paolo Lojudice, arcivescovo di Siena-Colle Val d’Elsa-Montalcino e vescovo di Montepulciano-Chiusi-Pienza, in qualità di metropolita. Sarà lui, una volta letta pubblicamente la bolla di nomina a consegnare la cattedra al nuovo presule, mentre sarà il vescovo Giovanni, in entrambi i casi, a passargli il pastorale. Nel momento in cui il vescovo eletto sederà sulla cattedra tenendo in mano il pastorale, quello sarà il segno dell’inizio del suo episcopato fra noi.

L’ordinazione episcopale di don Bernardino Giordano

Nel frattempo ci si prepara all’ordinazione episcopale di don Bernardino Giordano, che, come già annunciato, avrà luogo sabato 1 marzo, alle ore 15, nella cattedrale di Saluzzo, sua diocesi. A conferirgli l’episcopato sarà mons. Cristiano Bodo, vescovo di Saluzzo. Conconsacranti saranno mons. Fabio Dal Cin, arcivescovo di Loreto; il vescovo Giovanni come predecessore nelle due diocesi maremmane; mons. Franco Giulio Brambilla, vescovo di Novara e mons. Mariano Crociata, vescovo di Latina-Terracina-Sezze-Priverno e presidente dei vescovi europei, con il quale don Bernardino a lavorato a stretto contatto negli anni in cui Crociata fu segretario della Cei.

Le due diocesi non organizzeranno pullman, saranno eventualmente i singoli parroci, se lo riterranno opportuno, ad organizzare il viaggio dei propri parrocchiani. Come sta accadendo per la parrocchia di Alberese, la quale sta organizzando il viaggio verso la cittadina piemontese con visita alla cattedrale, pranzo al sacco presso una parrocchia della zona, partecipazione alla Messa di ordinazione e rientro a casa. Per info e iscrizioni: abbazia.alberese@gmail.com

Saranno anche studiate modalità per assicurare una forma di “partecipazione”, mentre nelle prossime settimane si terrà una veglia di preghiera, in contemporanea a Grosseto ed Orbetello, per accompagnare l’ordinazione episcopale di don Giordano.

 «Quel che più conta – dicono don Paolo Gentili e don Luca Caprini, rispettivamente delegati ‘ad omnia’ di Grosseto e di Pitigliano – è che le comunità tutte si preparino a queste date nella preghiera e nella riflessione, perché il dono di un nuovo pastore non sia un gesto scontato, men che meno di routine pastorale, ma la consapevolezza di essere un’unica Chiesa affidata ai successori degli apostoli per camminare insieme nella verità del Vangelo».

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