GROSSETO. L’operazione ex Marraccini va avanti. Dopo la proposta in giunta, in consiglio comunale è stata approvata all’unanimità la decisione circa il mandato d’acquisto comunale all’asta che si terrà il 25 ottobre per rilevare l’ex cinema Marraccini. La base d’asta è di circa 600mila euro, ma il Comune ha anche un diritto di prelazione.
In sostanza, se qualcuno facesse offerte più importanti, l’Amministrazione può aggiudicarsi il palazzo pareggiando la cifra. Ma, visto come sono andate le aste precedenti, è almeno improbabile che accada.
L’Amministrazione comunale, attraverso lo studio di fattibilità finanziato dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Firenze, laddove dovesse entrare in possesso dell’edificio storico inizierebbe ad essere operativa sulle questioni progettuali.
A novembre a seguito dell’eventuale aggiudicazione saranno tenute riunioni con ordini professionali e associazioni di categoria dove saranno illustrate le ipotesi di progettazione dove saranno accolte anche le eventuali proposte, osservazioni e integrazioni.
Oltre dieci anni fa un interessante progetto, “Proiezione al futuro”, fu presentato dagli architetti Stefano Giommoni ed Erica Foggi.
È chiaro che i lavori di ristrutturazione da fare sono importanti, con costi decisamente superiori a quelli di acquisto dell’immobile.
Si tratta, peraltro, di un palazzo vincolato dalla Soprintendenza (è stato inaugurato nell’ottobre del 1926). Una struttura all’avanguardia per l’epoca, caratterizzata dall’uso portante del cemento armato e da un lucernario sul tetto che permetteva la ventilazione e il regolare ricambio d’aria della sala.
Fu realizzato per volere dell’imprenditore Giovanni Marraccini, con progetto di Renato Della Rocca.
L’ultima proiezione di un film in sala risale al 2003. Da allora la struttura si è deteriorata, anno dopo anno.
Ex Marraccini, non solo uffici
L’idea portante è quella di usare il palazzo dell’ex Marraccini come sede di uffici comunali, che l’Amministrazione vuole mantenere dentro al centro storico. Quali uffici dipenderà dalla riorganizzazione in corso in questo periodo che dovrà tenere presente anche la demolizione del vecchio fabbricato dell’anagrafe, in via Saffi.
Oltre agli uffici verrà mantenuta la sala, trasformata in zona conferenze.
Ma – lo ha detto con chiarezza l’assessore Riccardo Ginanneschi in consiglio – andrà mantenuta anche la valenza storica, per cui si pensa ad un’area espositiva.
La destinazione d’uso non prevede il residenziale, quindi in nessun caso saranno fatti altri appartamenti oltre a quelli già esistenti.
«Sono fiero di questo importante traguardo – ha detto il sindaco, Antonfrancesco Vivarelli Colonna – che permetterebbe, oltre il recupero e la ristrutturazione dell’immobile Marraccini, la rivalorizzazione del cuore della città riqualificando anche l’intera via e le mura, creando così quel collegamento che c’è sempre stato tra piazza Dante e via Mazzini».
«L’edificio storico è un punto di riferimento per la città, l’idea quindi è quella di prenderlo sotto la nostra ala per farlo splendere e tornare a vivere, questo nell’ambito del grande progetto che stiamo attuando ormai da anni, ossia quello di riportare tutti i luoghi simbolo della città, gli edifici e le varie funzioni a riprendere vita soprattutto all’interno del centro storico».
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Direttore di MaremmaOggi. Dopo 30 anni di carta stampata ho capito che il presente (e il futuro) è nel digitale. Credo in MaremmaOggi come strumento per dare informazione di qualità. Maremma Oggi il giornale on line della Maremma Toscana - #UniciComeLaMaremma
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