GROSSETO. Siamo costretti a scrivere cosa è successo fra noi di MaremmaOggi e il Grifone, l’Us Grosseto 1912.
In particolare con la società che c’era a fine agosto, non con quella che c’è adesso. Che, però, ha mantenuto le stesse posizioni. Al punto da pubblicare un post (con i commenti bloccati, non si sa mai) in cui accusa un nostro collaboratore, Giancarlo Mallarini.
QUI IL POST DELL’US GROSSETO 1912
Il quale, in una diretta Facebook, ha solo raccontato la verità.
Il compito dei giornalisti è quello di scrivere le cose che vedono. E che sentono. E magari di indagare a fondo. Non certo pubblicare le cose che fanno comodo alle società sportive. Noi siamo fatti così.
Vale la pena ricostruire cosa è successo.
Articoli che davano fastidio
Gli articoli di Mallarini, in agosto, davano fastidio alla vecchia società. Perché raccontava il caos che poi, puntualmente, si è verificato, con la cessione, le fughe, le dimissioni. Un’emorragia: proprio questa parola dava tanto fastidio alla vecchia dirigenza unionista.
Alla luce dei fatti, Mallarini aveva ragione.
In due occasioni, in quel periodo, il nostro collaboratore Giancarlo Mallarini è stato avvicinato dall’addetto stampa della società che gli ha detto «Occhio a quello che scrivi, perché ci potrebbero essere conseguenze». Magari non era il suo pensiero, forse era stato imbeccato da altri, ma le frasi sono state queste.
Anche a me, presente in un’occasione al centro di Roselle, in una stanza chiusa, ma con un testimone, è stata detta la stessa frase: «Occhio a quello che scrivete». Per poi, di fronte alla mia reazione, virare su un più morbido: «Dateci una mano».
E quando si minacciano i giornalisti di conseguenze per quello che scrivono, il clima non è bello. Mettiamola così.
Un collega che tutti conoscono in Maremma
Le conseguenze sono legate alla posizione di Giancarlo Mallarini. Che, in Maremma, per fortuna, tutti conoscono. Fa il giornalista da decine di anni, non ha mai avuto peli sulla lingua o freni nello scrivere. Un giornalista vero, di razza.
Mallarini aveva deciso di smettere di scrivere. Non è più un ragazzino, e per qualche anno ha posato la penna. E ci sono anche altre motivazioni, strettamente private. Così la sua iscrizione all’ordine è scaduta.
Ma si sa, l’entusiasmo resta, questa professione quando ce l’hai nel cuore, non ti molla più.
Così è tornato in campo, iniziando a collaborare con noi e, come un ragazzino di vent’anni, ha ripreso da capo l’iter per riavere la tessera di nuovo. Nonostante il suo lungo passato servono di nuovo i due anni di collaborazione con una testata.
Lui ha già quasi quattro mesi all’attivo, regolarmente retribuiti con ritenuta d’acconto come vuole l’Ordine dei giornalisti. Insomma, tutto in regola. I corsi di cui parla la società nel post si fanno solo al termine dei due anni, non durante.
Questo “status” di “aspirante giornalista”, secondo le regole dell’Ussi e dell’Ordine, consente di richiedere l’accredito.
Il nostro piccolo errore, che riconosciamo, è stato chiedere l’accredito per una sola gara di Coppa Italia (con l’Orvietana, a metà agosto) allegando la foto della vecchia tessera di Giancarlo e non un altro documento. È stato solo un errore materiale, visto che l’iter per rinnovarla era partito già da giugno, oltre due mesi prima.
Ma l’accredito annuale è stato correttamente chiesto con un semplice documento d’identità e la dichiarazione del direttore. Come il regolamento prevede.
E di una cosa state certi, scriveremo ancora tutto quello che succede.
In fondo non c’è da inventarsi nulla, basta osservare ed ascoltare.
Autore
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Direttore di MaremmaOggi. Dopo 30 anni di carta stampata ho capito che il presente (e il futuro) è nel digitale. Credo in MaremmaOggi come strumento per dare informazione di qualità. Maremma Oggi il giornale on line della Maremma Toscana - #UniciComeLaMaremma
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