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Nieto a Cerulli: «Porto Ercole messo in secondo piano»

Marco Nieto replica a Cerulli: «Dopo un anno ha fatto poco o niente. E Porto Ercole è penalizzato rispetto a Santo Stefano»
Marco Nieto fra Anna Laura Fedele e Maria Sabatini, sullo sfondo Porto Ercole
Marco Nieto fra Anna Laura Fedele e Maria Sabatini, sullo sfondo Porto Ercole

PORTO ERCOLE. Non si è fatta attendere  la risposta a stretto giro di posta  del capogruppo in consiglio comunale  “Per l’ArgentarioMarco Nieto, al sindaco  Arturo Cerulli, che qualche giorno fa aveva rilasciato delle dichiarazioni al nostro giornale. 

Del gruppo fanno parte anche Anna Laura Fedele e Maria Sabatini.

Nieto: «Anche Cerulli sta facendo molto poco» 

Il sindaco Cerulli ha definito gli anni della giunta Borghini come anni di assoluto immobilismo.

Cosa ha da dire in proposito?

«Non possiamo negare – spiega Marco Nieto – che ci sia stato un certo immobilismo, non nei termini che ha indicato il sindaco Cerulli. Crediamo, invece, che  ci sia stato un deficit di comunicazione, ovvero, non è arrivato alla gente quello che l’amministrazione Borghini  nel periodo che ha governato ha fatto». 

«Tuttavia – afferma Nieto –  non possiamo dimenticare neanche i dieci anni precedenti sotto la guida di Arturo. Durante i quali non ho visto grandi cambiamenti, né a Porto Ercole né a Santo Stefano. E, per la verità,  anche in questo primo anno di amministrazione, molte delle  problematiche principali non sono state né affrontate né risolte».

«Le prime che mi vengono in mente  sono i parcheggi e la gestione dei rifiuti, rimaste irrisolte e, anzi, si sono aggravate. Il Piano economico e finanziario (Pef) aumenta ogni anno di 200-300 mila euro, gravando sulle tasse dei cittadini. La raccolta differenziata è solo al 30%, un dato che ci posiziona come fanalino di coda nella provincia e nella regione Toscana. Giusto per fare due esempi rilevanti». 

Porto Ercole è  in secondo piano rispetto a Porto Santo Stefano

Quale è stata la tua/ vostra percezione nel momento in cui Arturo Cerulli  ha parlato di Porto Ercole e del brand Argentario?

 «Siamo trattati come una frazione di secondo ordine – spiega Marco Nieto -. La  sensazione condivisa da molti residenti di Porto Ercole, che è emersa a mio avviso anche nelle dichiarazioni del sindaco, è che siamo in secondo piano rispetto a Porto Santo Stefano. Noi siamo convinti che entrambe  le frazioni debbano avere pari dignità, ognuna con le sue esigenze specifiche. Di fatto per Porto Ercole non è così». 

«Legalmente – continua nell’analisi Nieto – non possiamo separarci dal comune di Monte Argentario a causa del numero insufficiente di abitanti per formare un nuovo comune.  E questa non è certo la nostra priorità, né intenzione. Tuttavia, è fondamentale che le due frazioni ricevano attenzione e risorse equamente distribuite. Non possiamo continuare a basarci sulla proporzione 1 a 3 in base alla popolazione. Se Porto Ercole ha bisogno di 2,5 milioni di euro nel 2024, quei fondi devono essere stanziati».

«Così  come occorre un intervento sulle condutture idriche, ci sono perdite ovunque e gran parte del paese  nel 2024, per non parlare di molte  strade  piene di rattoppi e molto pericolose.   Non basta la politica dei piccoli interventi estetici,  di facciata ; servono azioni concrete e trasparenza nella gestione».

Messa in sicurezza del porto e strutture abbandonate, problemi da risolvere

Quali sono le altre  priorità per Porto Ercole?

«La messa in sicurezza del porto è fondamentale, così come occorre  intervenire sulle strutture abbandonate come le ex scuole elementari e l’ex asilo di Casoli.  C’è molto da fare. Detto questo è essenziale gestire meglio i fondi pubblici, assicurandosi che i servizi vengano effettivamente forniti. Ad esempio, le navette per i parcheggi sono importanti, ma devono rispettare gli orari stabiliti, altrimenti si spreca denaro pubblico e si delude la cittadinanza».  

«Infine, cosa fondamentale è garantire che le risorse siano distribuite equamente e che le necessità di Porto Ercole siano prioritarie quando necessario. Serve una politica attenta e determinata che consideri le reali esigenze di entrambe le frazioni.  Auspichiamo una svolta».

«Vorrei ribadire che noi di “Per l’Argentario” crediamo vi sia necessità di un cambiamento radicale nella gestione del Comune, quella che noi chiamiamo svolta argentarina, che porti ad  un reale progresso e miglioramento della qualità della vita per tutti i cittadini».  

Una visione di sviluppo inclusiva 

«Il futuro politico di Porto Ercole e di Porto Santo Stefano passa attraverso il nostro movimento, trasversale, che si propone di abbracciare idee, programmi, persone indipendentemente dai partiti politici. Il nostro obiettivo – rimarca Nieto – è essere inclusivi, ascoltare tutti i cittadini, fare in modo che partecipino attivamente e contribuiscano al nostro progetto». 

«Il nostro movimento politico-culturale denominato  “Per l’Argentario” non è contro nessuno, vuole essere un luogo di discussione politica aperta, dove coinvolgere le persone in un progetto comune. Abbiamo una visione, un progetto per l’Argentario che vogliamo costruire giorno dopo giorno con tutti i cittadini . Crediamo fermamente nel fatto che  ognuno deve sentirsi protagonista del proprio destino.  Per questo  lavoreremo per un  coinvolgimento attivo della comunità per costruire un futuro migliore».

Autore

  • Redattore di MaremmaOggi. Per me scrivere è uno strumento di verità, di bellezza, è di liberta, un mezzo per esprimere ciò che altrimenti rimarrebbe inespresso. Maremma Oggi il giornale on line della Maremma Toscana - #UniciComeLaMaremma

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